Ambrosetti squadra che non trema

Ambrosetti squadra che non trema RUGBY - Festa grande al Motovelodromo per il ritorno dei torinesi in serie A Ambrosetti squadra che non trema Oltre duemila gli spettatori - 1 padovani del Petrarca la spuntano per 22 a 12 grazie alla precisione ed alla potenza di Boccaletto nei calci piazzati - Gli elogi del trainer avversario, Geremia, alle "matricole" - La formazione diretta da Bowring deve procurarsi un "calciatore" E' tornato il grande rugby sul tradizionale terreno dei Motove'udromo. Un ritorno salutato da una folla di appassionati che hanno trasformato in un'autentica festa della pallovale l'incontro tra l'Ambrosetti Torino ed il Petrarca Padova. Oltre duemila spettatori, attirati anche dalla fama degli illustri avversari, hanno assistito alla partita che doveva essere la « prova della verità » per la neopromossa squadra di casa. Il verdetto del campo parla chiaramente a favore degli ospiti veneti (come del resto era largamente previsto) ma dall'incontro i torinesi non si aspettavano certo un'impossibile vittoria: il loro obiettivo, molto più realistico, era quello di dimostrare a se stessi ed ai loro tifosi, fin dalla prima giornata del campionato, che essi non sono disposti a recitare la parte della squadra-materasso. Ebbene, malgrado il risultato di 12 a 22, la squadra di Travaglini e Fogliato il suo obiettivo l'ha centrato: al punto che, se potesse contare nelle sue file uno specialista nei calci piazzati, lo scarto al termine degli ottanta minuti di jioco avrebbe addirittura potuto essere irrilevante. L'andamento dell'incontro alla resa dei conti ha detto esplìcitamente che il lavoro del giocatore-allenatore Bowring può approdare ad eccellenti risultati. La grinta, il fiato, l'impostazione tattica già ci sono; mancano ancora in troppi dei quindici giallohlù quelle doti di esperienza e di mestiere che nessun traineir può improvvisare, ma che si possono acquisire soltanto col tempo, col progredire del campionato, nel clima dei confronti con i più titolati avversari. Proprio l'inesperienza, sfociata in alcuno ingenuità, è stata determinante nel corso di tutto il primo tempo chiusosi con il secco punteggio di 12 n 0 a favore del Petrarca: un risultato che non corrispondo all'andamento molto più equilibrato del gioco. Già al 7' i veneti erano in vantaggio: abilissimo Boccaletto a spedire tra i pali un pallone calciato da circa 5U metri. ma altrettanto ingenuo BoscoIo I a provocare la punizione per avere trattenuto la palla cadendo. Malgrado l'Infortunio i torinesi non si perdevano d'animo e sapevano controbattere con sicurezza le azioni a percussione degli ospiti sospinti ed organizzati dal tortissimo francese Pardiés e dal nazionale Boccaletto, due terze linee di alto livello. I gialloblù, ben giostranti attorno ai due gallesi Bowring e Waskett, al solito grintoso ed inesauribile Rossini, illuminati dallo intuizioni dell'» apertura » Fogliato, riuscivano in più di un'occasione a perforare le linee difensive petrarchine. Ad un certo punto (dopo due sfuriate dei tre quarti ospiti Crepaz e Scalzotto) i torinesi perdevano addirittura due ottime occasioni per pareggiare prima e portarsi in vantaggio subito dopo. Al 16' ed al 13' infatti Orlando, da posizione centrale non riusciva ad infilare due calci piazzati concessi dall'attento arbitro Tavelli. E l'Ambrosetti pagava subito a caro prezzo l'assenza nelle sue file di un «piede centrato». Al 27' ed al 29' infatti due identiche opportunità non sfuggivano al potente Boccaletto che portava a 9 i punti per la sua squadra. Reagiva ancora l'Ambrosetti con due belle azioni di Zgrablic. Orlando. Boscolo. Fogliato e Poppo, ma era ancora il Petrarca a mettere a segno il quarto calcio piazzato al 32' col solito infallibile Boccaletto. Serie A: i risultati Tutte le "grandi" ieri hanno vinto I risultati della prima giornata dei campionato italiano di rugby serie « A ». A Torino: Petrarca-Ambiosetti 22-12. All'Aquila: L'Aquila-Amatori Catania 30-4. A Treviso: Metalcrom-Algida 13-12. A Padova: Fiamme Oro-Frascati 19-12. A Rovigo: Sanson-Parma 26-21. A Brescia: Wuhrer-Gasparello 48-6. Ambrosetti-Petrarca: palla contesa su rimessa laterale (Foto «Stampa Sera» - A. Bodo] A questo punto, cioè all'inizio della ripresa, qualcuno temeva che i torinesi si arrendessero prostrati anche psicologicamente dal pesante passivo. Qui invece è venuta fuori la vera fisionomia della squadra che se ha un pregio è proprio quello di non arrendersi mai. Già al 4' una bella apertura di Fogliato metteva in azione Boscolo: poi subito dopo un'azione Fogliato-Boscolo-Orlando-Rossini sfociava nella concessione di un calcio di punizione dai 22 metri che Puppo riusciva a trasformare: 3 a 12. Il Petrarca incitato a gran voce (e pittorescamente) dall'alle- natore Geremia, stringe un po' i tempi e si fa più pericoloso. Dopo che Puppo (11' e 13') trova modo di sbagliare altri due calci, Crepaz al 15' crea lo scompiglio nelle file torinesi: va in meta ma la segnatura è annullata. Ma la marcatura è nell'aria ed arriva un minuto dopo con una meta messa a segno da Potente e trasformata da Mattarolo. Sul 3 a 18 1 Ambrosetti non si da per vinto ed infatti al 21' accorcia le distanze (6 a 18) con un calcio di punizione realizzato da Puppo. Ma è questo il momento più bello del Petrarca che sospinto dallo stantuffo Pardiés al 25' arrotonda il punteggio a 22 punti grazie ad una meta di Mattarolo non trasformata. Ennesima reazione dell'Ambrosetti sospinto a gran voce dal pubblico ed ispirato da alcune avanzate di Fogliate. Ed il premio arriva: prima con un bel drop di Puppo (al 30) e poi (al 35') con un calcio piazzato dello stesso mediano di mischia Così il punteggio si stabilizza sul 12 a 22. Una sconfitta tutt'altro che disonorevole di fronte a così titolato avversario. Detto che il Petrarca con i suoi sei < nazionali » ha lasciato intravedere solo a tratti il suo volto di squadrone da scudetto, resta da esprimere un giudizio sui torinesi. Ci è venuto in aiuto, con lucidità da esperto, proprio Memo Geremia l'allenatore dei veneti: « Il To¬ rino Ambrosetti — ci ha detto — mi ha bene impressionato. E' una squadra allenata che tiene giù per tutti gli 80'. Secondo quello che ho visto l'altr'anno in Serie A non dovrebbe faticare a non retrocedere. Se i tre quarti avessero più esperienza e convinzione ci avrebbero messo nei pasticci. Ho ammirato il mediano Fogliato che ci ha " bucati " in un paio di occasioni: il giorno in cui le terze linee lo appoggeranno meglio farà cose eccellenti. In definitiva quella torinese è una squadra veloce, corretta ed anche simpatica. Poche altre formazioni in svantaggio per 12 a 0 avrebbero continuato a giocare in scioltezza e senza scorrettezze. Sono certo che se i ragazzi di Travaglini continueranno a prepararsi con serietà e costanza, di soddisfazioni potranno averne parecchie ». Giuliano Califano Ambrosetti Torino Rugby: Lupato (dal 50' Tagliasacchi), Manto Aldo, Oneto: Falzone, Waskett; Rossini, Manto Sergio, Bowring; Puppo; Fogliato; Zgrablic, Orlando. Boscolo I. Musti: Pizzagalll. Petrarca Padova: Piovan, Busnardo, Presutti; Brevigliero. Petrocco: Pardiés, Boccaletto, Valier; Mattarolo; Lorello; Crepaz, Rocca, Scalzotto, Potente; Vialetto (dal 50' Ballin II). Arbitro: Tavelli di Piacenza.