Strane "migrazioni,, dei parroci in Val Susa

Strane "migrazioni,, dei parroci in Val Susa Protestano al "vescovado Strane "migrazioni,, dei parroci in Val Susa Il vice-curato di Condove trasferito a Sant'Ambrogio Quello di Almese, chiamato a S. Antonino, è rimasto C'è profondo malcontento a Condove per una decisione della curia vescovile di Susa. Il viceparroco, don Roberto Bertolo, è stato trasferito a Sant'Ambrogio di Susa su disposizione del vescovo, monsignor Giuseppe Garneri (già dimissionario da due anni). Appena appresa la notizia, i giovani del paese hanno costituito un comitato e in un giorno hanno raccolto 1500 firme per una petizione al vescovo. Sabato mattina una delegazione è stata ricevuta a Sìisa da monsignor Garneri. al quale è stalo chiesto che la decisione venga revocata. «Ma — dicono i "delegati" — ci siamo sentiti dire che dovevamo passare in serata a prendere la risposta». Contemporaneamente è giunta però in parrocchia a Condove una telefonata dal vescovado di Susa, con la quale si confermava la decisione assunta. Per questo, da oggi don Ber- j tolo e viceparroco a Sant'Ambrogio. Ieri, dopo la messa, davanti alla chiesa dì Condove ungruppo di impiegati operai e studenti ha diffuso un volantino in cui tra l'altro si afferma: «Il vescovo, prendendo atto della nostra richiesta, ha detto di non poter modificare la sua decisione, non tenendo conto delle esigenze della comunità e in modo particolare dei giovani. Poiché non si è compresa l'importanza della permanenza dì don Roberto da noi, invitiamo la popolazione ad esprimere la sua solidarietà al viceparroco». Don Bertolo, che si trovava a Condove da sette anni, era stato nominato per il 75-76' insegnante di religione in tutte le classi delle scuole «medie». E sembra che anche la preside sia intervenuta presso il vescovado in favore del sacerdote perché rimanesse. L'episodio di Condove non è isolato. Nelle ultime settimane c'è stata una serie di spostamenti di sacerdoti nella Valle di Susa: in varie parrocchie e anche negli incarichi. Tutto ciò ha originato malcontento nella popolazione e nel clero. Alcuni sacerdoti hanno anche osservato di noti essere stati neppure ascoltali in merito. «Non siamo stati interpellati come di-; retti interessati sui vari spostamenti, come previsto dal Concilio Vaticano II, e dagli organi costituiti dall'autorità ecclesiastica diocesana, come il consiglio pastorale e presbiterale». E' accaduto infatti che ad Almese il parroco don Ettore Ghiano improvvisamente (dopo dieci e più anni di apostolato in quel comune) si è visto spostare a Sant'Antonino di Susa in sostituzione di don Oreste Cantore. Quest'ultimo, invece, è stato chiamato a Susa come rettore del semina¬ rio, recentemente riaperto in attesa di nuove vocazioni. A Sant'Antonino la popolazione è dispiaciuta per questo trasferimento, ma ad Almese si sono avute le proteste più vivaci. Varie delegazioni, con petizioni, si sono recate in curia a Susa e vi sono rimaste fin quando la decisione è staio revocata dal vescovo. Sembra che anche il vice parroco di Borgone dovesse essere spostato ad altro incarico, ma dopo le opposizioni non se ne è fatto più niente. In alcuni altri casi non sono stati graditi gli spostamenti imposti. I sacerdoti sono rimasti nei loro incarichi e parrocchie, come ad esempio il viceparroco di Villardora, don Giarda. Don Carlo Martin, già viceparroco a Sant'Ambrogio, è stato promosso parroco a San Giorio; mentre Pier Luigi Cordola, già vicedirettore in seminario a Susa e insegnante del liceo, è stato inviato a Sant'Antonino, gr. d.

Persone citate: Carlo Martin, Ettore Ghiano, Garneri, Giarda, Giuseppe Garneri, Oreste Cantore, Pier Luigi Cordola, Roberto Bertolo