"Viviamo ormai in condizioni ai limiti della sopravvivenza"

"Viviamo ormai in condizioni ai limiti della sopravvivenza" Lanzo, convegno sull'occupazione "Viviamo ormai in condizioni ai limiti della sopravvivenza" « La situazione è tale da rendere indispensabile la nostra partecipazione attiva e il nostro impegno politico e sociale che deve concretizzarsi in una lotta democratica, ma decisa, che coinvolga tutte le forze ». Con queste parole, il sindaco di Lanzo, comm. Antonio Stucchi, ha inaugurato ieri mattina il convegno sull'occupazione nella zona. | i 1 Vi hanno partecipato rappresentanti di j tutti i comuni circostanti, della Regione i e della Provincia, delle Comunità monta- I ne Valli di Lanzo e Val Ceronda e Casternone, uomini politici di tutti i partiti di sinistra, dal pei a Avanguardia Operaia s Democrazia operaia. Fra il pubblico, coni posto nella maggioranza di lavoratori che stanno « vivendo direttamente » la crisi della vallata, anche alcuni piccoli imprenditori della zona e sindacalisti torinesi. La zona interessata al convegno è molto vasta ed è una delle più pesantemente provate dall'attuale fase di recessione. Va dalla prima cintura di Torino al confine con la Francia, comprende una quarantina di comuni e oltre 18 mila lavoratori dipendenti nell'industria (contro poco più di 1500 nell'agricoltura) su una popolazione comples siva di circa 80 mila residenti. Proprio in i questa zona si trovano numerose delle aziende che da un anno a questa parte han- | no occupato le cronache sindacali Magic i Chef, Seimart, Officine di Ceres, Cartiere I Burgo di Germagnano, Ipca, Rumianca, Va- ! lentini Gomma, Magnoni, Remmert, Vallesusa, sono solo alcuni dei nomi delle indùstrie che versano in difficoltà. Il sindaco di Lanzo ha ricordato come nel- | le valli si viva ormai in condizioni « che I rasentano i limiti della sopravvivenza », e questo a causa di « grossi errori nell'intervento pubblico che tolgono ogni possibilità di reinserimento ai nuovi disoccupati ». L'assessore al lavoro di Lanzo, Arrigo Furlan, ha ricordato nella relazione intro duttiva come, nelle sole zone di Ciriè e Lanzo, siano scomparsi in un anno circa mille posti di lavoro. Secondo l'assessore, l'attuale situazione è imputabile, oltre che alla crisi nazionale ed internazionale, ad una scelta politica « che ha mortificato l'agricoltura e provocato lo spopolamento della zona montana che gravita su Lanzo, mentre gli insediamenti industriali nella bassa valle, che gravita su Ciriè, hanno causato un troppo rapido e sproporzionato sovrappopolamento » . Il segretario provinciale della Cisl-Tessili, Giurlanda, ha detto che l'attuale situazione della zona di Lanzo è la conseguenza 1i « un sistema produttivo non equilibrato » e ha ricordato la necessità di una « reale programmazione e di un diverso modo di far politica: non più seguire i disegni di tre o quattro padroni, ma le indicazioni che vengono dal basso ». Ha quindi posto in rUlev0 le „ gravì responsabilità » delle partecipazioni statali e della Gepi. Per le piccole e medie aziende ha ricordato la ne- cessità di associarsi in consorzi. | I Il rappresentante della Federazione Cgil, Cisl, Uil di zona, Racca, ha ricordato alcuni dati particolarmente gravi sull'occupazione nella zona e « rivendicato un nuovo ruolo degli enti locali » per mantenere un costan¬ te controllo sul territorio. s.

Persone citate: Antonio Stucchi, Arrigo Furlan, Magnoni, Racca, Remmert