La Pro non sa lottare

La Pro non sa lottare La Pro non sa lottare Battuta (2-0) nella ripresa a Cremona - Bianchi evanescenti a centrocampo e affannati in difesa - Troppo isolate le punte (Dal nostro inviato speciale) Cremona, 21 settembre. Pro Vercelli abbonata alle sconfitte ed incapace di lottare; i-2, una settimana fa al Robbiano con la «matricola» Treviso, 0-2 oggi a Cremona. Un inizio d< campionato davvero sconfortante per le bianche casacche che si ritrovano senza un punto a fondo classifica. Il trainer Fornasaro dovrà ora darsi da fare per calmare al più presto con i risultati, una tifoseria piuttosto ostile. La Pro è scesa a Cremona per acciutrare un pareggio, senza il difensore Balocco e l'attaccante Poggio, entrambi infortunati. Con gli uomini contati, con una formazione d'emergenza, l'u undici i> piemontese non è riuscito a compiere il miracolo. Un vero peccato, considerato che i padroni di casa non si sono presentati in campo con idee bellicose, nonostante fossero reduci dall'insuccesso di Padova. L'incontro si è sviluppato sul filone della monotonia, quasi si trattasse di una sfida infrasettimanale di allenamento: timide azioni d'assaggio, schemi prevedibili, pallone che ha viaggiato fin dall'inizio ai tre all'ora nella metà campo, senza che nessuno tentasse di smarcarsi. Due squadre, insomma, che si sono accontentate di stare alla finestra, che quando hanno osato di più hanno commesso grossolane ingenuità. Naturalmente il pubblico di Cremona non ha gradito l'esibizione dei grigiorossi ed i fischi si sono sentiti. E" sembrato però che le due protagoniste fossero completamente distaccate dalla componente-folla, che nel football ha un'importanza non trascurabile. I cenni di cronaca, relativi al primo tempo, si ricordano a mente. Al 14', su calcio d'angolo battuto da Mondonico, Jusslch sfiora l'autorete mandando la sfera a colpire l'incrocio dei pali. Al 34', ancora Mondonico sveglia l'ambiente. Riceve un crosso da Si ioni e gira al volo verso la porta di Molli che respinge a fatica. Poi i primi 45 minuti si chiudono senza sussulti, lasciando ben poche emozioni allo spettatore. Durante l'intervallo si discute sul gioco alla paesana che i due collettivi hanno saputo offrire, sull'anticalcio sempre più presente ad ogni livello. Un esempio viene proprio dalla Pro Vercelli. Si è trincerata in una tattica attendistica, abolendo qualsiasi tentativo offensivo. Le «punte» Cavagnetto e Manini sono apparse troppo isolate per poter impensierire la retroguardia avversaria. Il centrocampo è sembrato il punto più dolente. Troppo leggere sono risultate le trame di Rossetti, Scandroglio (ha una mezza attenuante nel fatto d'essere militare) e Bonanomi, discontinui nell'interdizione e nel rifornimento. Anche la difesa merita il processo per una condotta di gara basata sull'affanno. La Cremonese, accortasi dei limiti degli ospiti, ha operato con un pizzico di convinzione nella ripresa. Al 60' la situazione si è sbloccata. Il terzino Cesini, dopo aver scambiato con Finardi, è sceso di prepotenza verso l'area vercellese ed ha battuto Molli con un tiro basso ed angolato. Per la Pro Vercelli è caduta di colpo la speranza di poter tornare a casa con un risultato utile. Jussich e soci hanno tentato invano di rimediare a! guaio. Ci sarebbero pure riusciti, se Bodini non avesse alzato con la punta delle dita una punizione-bomba d'unica conclusione decente dei vercellesi) di Ma ruzzo, A 4 minuti dalla fine è giunto il secondo gol degli uomini di Rota, il gol che ha premiato la maggior decisione dei lombardi. Autore, Finardi, che ha concluso felicemente un invito di Tamborini. I giocatori della Pro sono rientrati negli spogliatoi a capo chino. E' ancora presto per dare giudizi definitivi. C'è chi tira in ballo la preparazione, chi parla d'un problema d'amalgama dopo il rinnovamento dei ranghi. Il campionato comunque non concede con facilità delle chances di rimonta. Ferruccio Cavallero Cremonese: Bodini; Cesini, Barboglio; Sironi, Miani, Cassago; Braglia (Tamborini dal 51'), Finardi, Mondonico. Frediani, Bortot. Pro Vercelli: Molli; Jussich, Merli: Marangon, Codogno, Rossetti; Maruzzo (Sadocco dal 75'), Scandroglio, Manini, Bonanomi. Cavagnetto. Arbitro: Marino. Reti: Cesini al 60' Finardi alme'.

Luoghi citati: Cremona, Padova, Treviso