Lo "scandalo" delle gemelle

Lo "scandalo" delle gemelle La polemica sulla Raffaello e la Michelangelo Lo "scandalo" delle gemelle La cessione, dicono alla società Italia e alla l'in ma re. è un affare - Ma resta la questione politica e morale: si attende un intervento ufficiale del governo italiano (Dal nostro corrispondente) Genova, 21 settembre. La settimana che s'inizia domani sarà decisiva per la sorte delle due ex ammiraglie «Michelangelo» e «Raffaello», la cui vendita, da parte della società «Italia» (con il placet della «Pinmare»), ad un discusso gruppo finanziario che vorrebbe applicare sulle due unità un ancor più discusso sistema di terapia contro il cancro, è oggetto di vivaci polemiche. I compratori, cioè la società «Ig Tronado» di Vaduz e l'agenzia marittima «Veimbcke Charterin» di Amburgo, sorrette da una holding finanziaria internazionale (capitali israeliani, tedeschi, americani, australiani e svizzeri), ostentano la massima calma e sicurezza. L'inventore del sistema «Ig Tronado» — cura del cancro attraverso l'appli- j cazione al malato di radiazioni di microonde —, l'ingegnere tedesco J.W. Guettner, sembra molto sicuro di sé: «Ho sempre trovato ostacoli alla mia invenzione — ha detto — e il mondo scientifico è diviso. Non è una riovità per me. Sono disposto a qualsiasi confronto con chi abbia competenza in materia». Nel contempo però, il disinvolto ingegnere evita le domande che riguardano il suo burrascoso passato: denunce, arresti ed espulsioni dal Liechtenstein, denunce nella sua città natale, Amburgo, « grane » mediche e giudiziarie persino in Australia. Evita di parlare d'una bancarotta che lo ha avuto come protagonista e si trincera dietro la barriera dell'incomprensione del mondo scientifico « ufficiale ». Per meglio difendere la sua tesi, d'accordo con i soci della agenzia « Veimbcke » che sono acquartierati da una settimana all'hotel « Colombia » di Genova, ha fatto venire dalla Germania un giornalista già collaboratore del gruppo Springer, Kurt Eigener che dovrà curare le « pubbliche relazioni » delle due future cliniche-galleggianti. Eigener, che è giunto a Genova in giornata, nei prossimi giorni organizzerà una serie di incontri con la stampa per meglio propagandare il sistema. Non solo: per domani mattina è atteso un incontro interessante. L'ing. Guettner avrà un lungo colloquio con il prof. Alberto Veronesi, di Milano, presidente del centro italiano tumori. Il clinico milanese porrà una serie di domande tecniche specifiche all'«inventore» del «Tronado» per accertare la serietà delle sue intenzioni e della sua scoperta. Altri incontri si succederanno a breve distanza: il mondo scientifico italiano e internazionale sembra intenzionato a chiarire una volta per tutte i dubbi e le incertezze nate con la clamorosa notizia della vendita delle due « ammiraglie » e della loro relativa trasformazione in cliniche. Ma sino a che punto il discorso strettamente scientifico può influenzare le decisioni già prese dall'Italia» e dalla «Pinmare»? C'è stata una interrogazione del pei per chiedere la sospensione del «visto» governativo all'affare e l'apertura d'una inchiesta. C'è un'ondata di diffidenza sollevata dall'opinione pubblica. Ma è sufficiente a bloccare un contratto, indubbiamente vantaggioso, già firmato e praticamente concluso, dal momento che appare abbastanza improbabile che il governo italiano fosse all'oscuro dei dettagli della trattativa? Da parte della società Italia e della Finmare si insiste sulla tesi deH'«ottimo affare». E' stato rivelato ieri a Roma, sia dall'amministratore delegato della società Italia comandante Furio Zonza, sia dal presidente Emanuele Cossetto, che le offerte in concorrenza —arabi, canadesi, russi — sono state tutte molto basse: nessuno ha superato la cifra di tre miliardi per nave. La demolizione renderebbe, secondo calcoli approssimativi, poco più di un miliardo e mezzo per nave. I sedici miliardi offerti dalla società di Vaduz sono dunque un prezzo ottimale, superiore ad ogni aspettativa e impensabile in questo momento critico di crisi dei noli e dei trasporti marittimi. Resta la questione politica e quella morale che hanno un peso non irrilevante dal momento che troppe nubi si sono addensate sulla personalità dei compratori e soprattutto riguardo alle loro intenzioni per l'avvenire: il governo italiano, a questo proposito, ha il dovere di dire, ufficialmente, una parola definitiva. S. b.

Persone citate: Alberto Veronesi, Emanuele Cossetto, Furio Zonza, Kurt Eigener