Come sfruttare il sole

Come sfruttare il sole NUOVI PASSI NELLA RICERCA DI ALTRE FONTI ENERGETICHE Come sfruttare il sole In un convegno a Porto Cervo anche l'industria ha fatto sentire la sua voce - L'esperimento di un ricercatore che ha costruito a Genova una centrale eliotermica - Una società, che presto aprirà uno stabilimento a Olbia, propone speciali pannelli (usati come tetti o parte delle facciate delle case) che utilizzano l'energia solare per riscaldamento ed altri usi domestici iDal nostro inviato speciale) Porto Cervo, 21 settembre. « Quando abbiamo mal di testa prendiamo un cachet, quando abbiamo freddo bruciamo. Ma tra qualche decennio, esauriti boschi, petrolio, carbone, non resterà nulla. Non possiamo aspettare gli anni bui per pensarci, dobbiamo incominciare oggi a studiare le tecnologie che ci consentano di utilizzare e sfruttare nuove fonti di cilore, di energia. Perché queste fonti esistono. Due, ad esempio, sono illimitate e gratuite: il sole e il vento ». Da quando — autunno '73. guerra de! Kippur — ; Paesi che lo producono sono diventati i veri padroni del loro petrolio (risorsa energetica numero uno per l'Occidente) quello delle fonti alternative è diventato uno slogan per i politici, una cantilena per gli economisti. Ma il problema, una volta enunciato e risolto a livello teorico, doveva coinvolgere l'industria, la sola in grado di trasfoì-marc un prodotto di laboratorio in un bene commercialmente valido. Ma sinora l'industria aveva taciuto. bone ecc.). si vanno via via esaurendo. « dal cielo arriva ogni anno sulla terra — ha detto il prof. Gretz. ricercatore tedesco che lavora al Centro Euratom di Ispra — una quantità di energia di undicimila volte superiore al consumo totale dell'umanità ». Date queste premesse, l'obbiettivo di trovare il modo di sfruttare il sole diventa un imperativo categorico. Qualcuno, precorrendo i tempi, ci aveva già pensato una quindicina di anni fa. Il solilo istituto americano, si penserà. No: Gianni Francia, professore di matematica all'Università di Genova, al quale, stavolta sì gli americani, hanno chiesto di acquistare tutto quanto ha realizzato finora. Probabilmente Francia accetterà, dal momento che in Italia nessuno più gli dà un soldo per continuare gli esperimenti. Dunque vediamo che cosa si è fatto a Genova, e più precisamente fra le serre di S. Ilario. Molto sinteticamente, il prof. Francia ha costruito una centrale che prodxice energia elettrica usando, invece del combustibile, il calore del sole. I raggi vengono captati da una serie di specchi mobili, concentrati su una caldaia, producendo così il vapore necessario a far funzionare una normale turbina. Quando S. Ilario venne costruita, un chilowattora era molto più caro di uno prodotto con i sistemi convenzionali. Dopo la elisi del petrolio, la centrale eliotermica e diventata una fonte alternativa valida, concorrenziale. Intendiamoci però sul termine alternativa: non si pensa di sostituire alla quasi totale dipendenza dal petrolio di oggi una quasi totale dipendenza dal j sole domani. Si pensa invei ce che la società futura debba poter disporre di una pluralità di risorse energetiche, tra le quali il sole dovrebbe soddisfare una buona percentuale del fabbisogno. Altra percentuale potrebbe essere coperta dallo sfruttamento del vento. Il prof. Mura, dell'Università di Cagliari, ha accennato ad alcuni tipi di centrale eolica, il più diffuso dei quali è quello della turbina azionata da un'elica a due o tre pale. E' chiaro che non dappertutto c'è il vento. Ma c'è — ha sottolineato il prof. Gretz — ad esempio in India. C'è in alcune zone del Terzo Mondo, il cui consumo di energia prò capite è di 0,015 calorie, contro le 5 dell'Europa e le 10 degli Stati Uniti. 1 stati costruiti in modo da j poter essere usati come tetti j o parte di facciate. La diffe| rema, dal plinto di vista ecoI nomico, è evidente: è vero che spendo centomila lire al metro quadrato per i pannelli, ma è anche vero che posso fare a meno delle tegole. In più ho buona parte dell'acqua calda e del riscaldamento che mi occorrono senzu spendere una lira. Da questi sintetici appunti appare chiaro in quanti modi sia possibile utilizzare il sole. Il fatto, oltre che l'economia nazionale (contenimento del deficit petrolifero), tocca tutti noi ancor più direttamente: può farci risparmiare elettricità per lo scaldabagno e gasolio per la caldaia. A meno che... Sì, il dubbio si insinua in ciascuno di noi: solo lo Stato può produrre elettricità, solo lo Stato può esplorare (o concedere di esplorare) il sottosuolo alla ricerca di idrocarburi, lo Stato ha imposto una tassa su chi, per necessitò, usa un | generatore di corrente proprio, è tassata persino lu fiammella dell'accendisigari. Lo Stato, viste le chances della eliotermica, non finirà per sostituire all'inni di Ma- \ meli O' sole mio, e per mettere una tassti sulle giornate di sereno? Gianni Gambarotta Ipotesi sull'esp

Persone citate: Gianni Francia, Gianni Gambarotta