Parte bene lo Junior, male la Pro

Parte bene lo Junior, male la Pro Risultati a sorpresa nella prima giornata del campionato di serie C Parte bene lo Junior, male la Pro L'Albese soltanto su calcio di punizione viene raggiunta a Cinzano dal Seregno (Dal nostro inviato speciale) Cinzano, 14 settembre. L'Albese, raggiunta soltanto su punizione, sfiora a Cinzano — // campo che ospiterà tutta la stagione degli azzurri — // primo successo pieno. Ospite è il Seregno, squadra di tutto rispetto, tanto da essersi guadagnata nella scorsa stagione un apprezzabile quarto posto. Un 1-1 che dunque la bene sperare per la matricola di Ferretti e Moschino. E' il primo riconoscimento dell'intelligente lavoro svolto dai responsabili della società: i due tecnici, il segretario Saglietti, il presidente Provia, l'architetto Barberis; quest'ultimo segue l'Albese ormai da otto anni ed ha portato la squadra dalla prima categoria alla serie C. un traguardo che. per una cittadina di trentamila abitanti, senza alcuna tradizione calcistica, è da considerarsi più che onorevole. Nella recente campagna acquisti Barberis, che ha abbandonato la carica di presidente ma che è sempre vicinissimo alla società, ha imposto, d'accordo con Moschino e Ferretti, ma In disaccordo con una minoranza di tiiosi, una politica di austerità. La piazza di Alba chiedeva due •marpioni', ma i "marpioni' all'Hilton si pagano a caro prezzo e poi si corre anche il rischio che in provincia vengano a lare le soubrettes. Dunque ad Alba sono arrivati soltanto dei giovani. Oggi, per fare un esempio, in campo c'erano ragazzi al di sotto dei 23 anni, fatta eccezione per il portiere Rottoli, che ne ha ventotto. e. Luciani, venticinque. E' un primato che poche squadre possono vantare e dimostra il coraggio e la logica di chi è attualmente chiamato a dirigere la squadra. Già nella scorsa stagione, in quarta serie, aveva vinto il titolo di capocannoniere la punta albese Gobetti, che l'anno prima ave¬ va giocato in promozione e solo per metà campionato. Una mossa azzeccata che dota adesso la squadra di un sicuro goleador. Strumia. il giovane terzino che tanto oggi si è latto valere, due anni or sono era riserva nel Bacigalupo. La scorsa stagione ha ricoperto nell'Albese il difficile incarico di jolly difensivo che gli e valsa quest'anno una maglia di titolare. La rosa dell'Albese è composta, tra titolari, riserve e giovani, di ventitré giocatori: ben quindici sono i nomi nuovi della stagione appena iniziata, e tutti giovani. Contro il Seregno, uno dei migliori in campo è stato il libero Manzln, un altro dei tanti acquisti azzeccati. Tra i nuovi in campo, oggi, anche il finto centravanti Moretti, autore della rete, che si è però in molte occasioni sacrilicato in un proficuo lavoro. Su tutti il portiere Rottoli, il «marpione- che forse il pubblico di Alba non si è ancora reso conto di possedere. Rottoli, dicevamo, e Liviano Luciani, vero ispiratore del gioco azzurro, l'uomo che oggi ha tenuto saldo, anche con l'apporto di Saioni, il centrocampo giocando oltretutto in una posizione leggermente arretrata rispetto a quella abituale. Il bilancio, insomma, dell'esordio di campionato è positivo. E dovranno tacere quei tifosi che. sfruttando alcuni passi falsi nel pre-campionato, avevano già trovato il modo di contestare l'operato dei dirigenti. La squadra, nelle amichevoli di inizio di stagione, non ha mai potuto giocare, a causa di numerosi infortuni, con la stessa formazione. La mancanza di intesa, l'assenza del centravanti arretrato Palilla. tacevano temere per l'esordio del torneo una ennesima magra ai più pessimisti. La risposta non poteva essere più convincente. I giovani esordienti. In una serie cosi difficile come la serie C. hanno giocato con la grinta di veterani. Non aveva paura il terzino Strumia a spingersi all'attacco, non sono mancati in dilesa I marcatori Noilo e Degasperi. due veri mastini da area di rigore. Così l'Albese. dopo un primo tempo intelligente ed a tasi alterne, dove entrambi i portieri hanno corso del rischi e dove il Seregno ha perso l'occasione di imporre la propria superiorità di squadra esperta, è passata in vantaggio all'inizio della ripresa: al 3', grazie ad una azione travolgente di Lucia- I ni, il quale, liberatosi di due avI versari, smarcava con un tocco ' di rara precisione il centravanti I Moretti. Quest'ultimo anticipava j l'uscita di Banli con un bel dia! gonale rasoterra. In precedenza. I nel primo tempo, l'arbitro Marino aveva annullato un bel gol i dello stesso Luciani per fuori! gioco di posizione di Pavoni. I La reazione del Seregno frut| fava soltanto un paio di calci ! d'angolo ed i bianchi correvano \ anche il rischio di essere Infli lati dal contropiede dei padroni I di casa. Al 28'. però, al limite ! dell'area. Nollo colpiva involon; tariamente il pallone con un braccio. Erba trasformava la successiva punizione con uno splenI dido pallonetto a foglia morta. Le due squadre quindi sembravano rilassarsi, paghe della di¬ visione dei punti. Un pareggio sancito dal triplice fischio finale di Marino dopo 92' di gara. Felicità per tutti, solo parziale la delusione dei cassieri dell'Albese di fronte ad un pubblico non eccezionale. Duemila spettatori giunti a Cinzano, nonostante la pioggia, nonostante il freddo, nonostante la sfiducia di alcuni disfattisti, forse neppure tilosi. Salvatore Rotondo Albese: Rottoli; Degasperi. Strumia; Manzin. Nolfo. Saioni; Gobetti. Chiarotto (Fantini dall'86'), Moretti. Luciani. Pavoni. Seregno: Banfi: Brambilla. Fa| coetti; Vianello, Dovini. Solbiati; j Canzi. Erba. Rossi. Noris. Neda| lini (dal 46' Campagna). Arbitro: Marino. / vercellesi battuti in casa (1-2) dal Treviso, una neo-promossa (Dal nostro inviato speciale) Vercelli, 14 settembre. A Vercelli il tempo si è fermato. Fermato, per intenderci, all'ultima partita del campionato 1974-75. quando la Pro terminò con un sospiro di sollievo la sua annuale fatica, facendo pronunciare ai tifosi la tradizionale frase: «Anche quest'anno ce l'abbiamo fatta: Infatti da quel giorno nulla sembra mutato, si torna a Vercelli e si vede il solito spettacolo. Un triste spettacolo. Oggi, giornata inaugurale della serie C, i vercellesi sono incappati subito nella prima delusione stagionale, soccombendo senza attenuanti per 1-2 contro il neoDromosso Treviso, squadra non irresistibile, ma attualmente certo più quadrata di quella piemontese. Una sconfitta che ha già fatto imbestialire i tifosi di casa, i più agitati dei quali sono andati sotto la tribuna battendo ironicamente le mani al presidente Baratto, reo. secondo loro, di aver condotto una campagna acquisti non all'eltezza delle aspettative. A ben guardare comunque i mali della Pro non vengono certo dai nuovi arrivati. Poggio, Maruzzo e Cavagnetto, che oggi non hanno fatto rimpiangere la partenza dell'idolo locale Rossi, né tantomeno delle due punte Guamieri e Maioni; i guai sono sempre rappresentati dai vecchi, dai giocatori che l'anno passato si sono faticosamente trascinati i loro acciacchi lungo le trentotto partite del torneo. Partito Sadocco (quanto lo rimpiangeranno a Vercelli!) ed escluso il valoroso Balocco, per cui le lodi si sprecano (oggi ha giocato per lungo tratto col naso pesto e sanguinante dopo uno scontro col portiere avversario riportando la frattura del setto nasale), gli altri naufragano anche quando non piove a catinelle come j oggi. La difesa tanto quanto regge, se non commette svarioni come quelli di oggi: l'attacco è chiaramente ancora in fase di rodaggio, ma potrà segnare qualche gol in più dell'anno passato. Le dolenti note vengono invece dal centrocampo. Rossetti, probabilmente in ritardo di forma, non offre la necessaria spinta, men- ] tre Scandroglio e Bollanomi evidenziano le stesse pecche dell'anno passato, non sorreggendo con la dovuta continuità le due punte, spesso isolate e strette nella morza delle difese avversarie. Non si tratta di essere ingiusti nei confronti della Pro. ma onestà vuole che si dicano certe cose e chiaramente: di questo passo andrà come l'anno scorso, se non peggio. Riconosciamo pure che una serie di infortuni durante il delicato periodo di rodaggio non ha permesso ai bianchi di giocare con continuità con l'undici titolare, ma l'ossatura base, come ha più volte precisato Fornasaro, è quella dell'anno scorso. Il Treviso, al debutto in serie C. ha mostrato già una buona tenuta atletica, evidenziata ancor più dal campo pesantissimo per la pioggia. Ha tre giocatori che da soli conducono la danza per tutti: De Bernardi. Zamblanchi e Pasinato (autore dei due gol della vittoria) e una difesa accorta. Si parte sotto il diluvio, non solo in campo ma anche come al solito in tribuna stampa, con sedie a mollo e pioggia sui taccuini. Poche schermaglie iniziali e poi la Pro fa sognare i suoi tifosi. E' il 10': corner di Maruzzo e testa di Cavagnetto, che colpisce la traversa. Cinque minuti dopo è Bonanomi che tenta la fortuna da lontano impegnando a terra Pareri ini. Poi si scatena il tandem De Bernardl-Zambianchi che in due successive occasioni fa barcollare la difesa vercellese, di cui Molli non è certo un baluardo insuperabile. Il gioco ristagna per lunghi tratti. Lo ridesta al 25' Maruzzo con una girata centrale e due minuti dopo uno spunto di Bonanomi, ma Cavagnetto non è lesto a girare in rete. Ripresa, e al 60' l'infortunio a Balocco. Il difensore si getta con coraggio In tuffo verso la porta e incrocia i pugni del portiere trevigiano. La botta è violenta, ma Balocco resta in campo a tutti i costi con due vistosi tamponi nel naso. Al 67' Fornasaro sostituisce Bonanomi con Merli, ma, ironia della sorte, è proprio il diretto avversario di quest'ultimo, il solito Pasinato, a decretare la caduta della Pro. E' il 75': Jussich passa avventatamente la palla a Molli, si insinua tra i due De Bernardi, che tira e colpisce il palo, riprende Pasinato che fa centro a colpo sicuro, con la difesa tutta sbandata. Pochi minuti e la botta diventa ancora più pesante. Il solito De Bernardi batte una punizione, spiove la palla al limite dell'area la riprende al volo Pasinato ed è gol. I vercellesi sono alle corde. Reagiscono debolmente e ottengono il gol della bandiera. Il merito e la soddisfazione sono tutte di Cavagnetto che. sorpreso il portiere fuori dai pali, lo beffa con un oallonetto da lunga distanza. Fabio Vergnano Pro Vercelli: Molli; Jussich, Balocco; Marangon, Codogno, Rossetti; Maruzzo, Scandroglio, Poggio, Bonanomi (dal 67' Merli), Cavagnetto. Treviso: Paterlini; Cavasin (dalI'87' Speggiorin), Schugur; Pasinato. Frandoli. Melotti; De Bernardi. Zambianchi, Musiello, Colusso, Salati. Arbitro: D'Elia di Salerno. Alba. L'aia Gobetti in azione