A Roma si guarda verso l'Est

A Roma si guarda verso l'Est A Roma si guarda verso l'Est Corsini «Ad Odessa non pensino di avere avversari facili» Roma, 14 settembre. Dopo un anno di purgatorio la Lazio torna nel giro intemazionale. I fattacci di Roma fgara in casa con l'Ipsivickt costarono ai laziali l'esclusione dalla Coppa dei Campioni. Ora si ricomincia con spirito nuovo, con speranze nuove, con maggior volontà. E' tornato Climaglia, e tutti sappiamo cosa conti Chinaglia nel gioco della Lazio. Non è più Coppa dei Campioni, ma semplice Coppa Uefa. Basta però per risollevare le speranze e gli entusiasmi. L'avversario ha un nome strano, sconosciuto: Chernomorez. La città è Odessa, sul Mar Nero. I dirìgenti romani hanno tentato dì avere notizie. Hanno accolto a Roma l'allenatore della squadra sovietica Alexerov, venuto a vedere Lazio-Varese e lo hanno interrogato. Alexerov naturalmente non ha scoperto ì segreti dì gioco dei suoi, ed i responsabili biancoazzurri hanno preferito completare le iiidagini spedendo a Odessa il direttore sportivo Lavati che ha visionato i russi e relazionerà a Corsini. Per ora sì sa che il Chernomorez è undicesimo in classifica del massimo campionato sovietico (il girone è | di 22 squadre, quindi siamo : esattamente a metà graduaI toria). che è squadra molto I giovane (l'età media è di I vent'anni e otto mesi), che I fa della volocità l'arma mì: gliore e del collettivo una ! abitudine permanente. In so' stanza gli avversari della Lazio non hanno fuoriclasse, I ma corrono tutti e tutti ! combattono per il risultato. C'è un curioso episodio | che merita di essere raccon! tato. Quando il trainer russo j Alexerov venne a Roma rii masè sconcertato del gioco i della Lazio (priva di China| glia) e con una dichiarazione j forse avventata, disse che i «giocando così (cioè con ! troppi spazi liberi a centro j campo) la squadra romana i sarebbe uscita bistrattata I dal campo di Odessa». Qual| curio riferì il giudizio di Alei xerov a Corsini che rispose indispettito: «Dite pure a Alexerov che a Odessa non giocheremo come contro il Varese». Lo screzio finì subij io, ma è chiaro che i due tej cnici stanno studiando le tot| tiche opportune per la gara j di mereoledì sera (ore 19 I per la Russia, ore 1S per VI\ talìai. La Lazio è quasi pronta al j confronto. Corsini ha qual\ che riserva sulla tenuta dì | Chinaglia, ma non ha dubbi sul suo impiego nella gara. ì La squadra laziale sarà al i gran completo: mancherà [ solo Garlaschelli. tuttora a : mezzo servizio per un noioso \ malanno ad un ginocchio. ; Corsini dice: «Partiamo per ; Odessa con buone speranze». Liedholm «Il Dunav in classifica ora è meglio del Cska Sofia» Roma, 14 settembre. Non giudichiamo la Roma alla luce della prestazione di ieri. Contro il Cosmos di New York i giallorossi hanno giochicchiato alla meglio. Solo Morini si è impegnato al massimo per bloccare Pelé. Ha fatto male. La partita doveva servire da passerella al brasiliano; Morini lo ha affrontato con la grinta del campionato e non c'è stato spettacolo. La «vera Roma» comunque è un'altra. Almeno cosi sperano i suoi tifosi. Liedholm, a mente serena, appare soddisfatto solo in parte. Dice: «Ho fatto esperimenti per la gara di mercoledì contro il Dunav Russe», ma non aggiunge nulla sull'esito di queste prove. Certo l'assenza di Prati è grave. Non lo può sostituire Petrini che è un improvvisatore solo a tratti efficace, non lo può sostituire Pellegrini che — non dimentichiamolo — solo lo scorso anno militava in serie C. L'uno e l'altro sono appena le controfigure del campione assente. Non c'è dubbio: la Roma in Coppa risentirà parecchio dell'infortunio capitato a Pierino Prati. Liedholm comunque non dispera. La squadra sta fa¬ cendo progressi. Chiediamo a che punto è. Il trainer scuote la testa: «Siamo appena al cinquanta per cento del rendimento standard». Un po' poco dopo un mese e mezzo di lavoro. Il discorso potrebbe passare sulla «grana» Boni-Morini: Morini rifiuta il ruolo di terzino, Boni sfigura con la maglia n. 2. Perde forza di propulsione, la sua esuberanza viene frenata dal lavoro di interdizione e di controllo. L'argomento è scottante. Liedholm preferisce non entrare in argomento. Parliamo allora del Dunav che domani arriverà a Roma con molta grinta e tanta volontà di far bene. I bulgari sono alla prima esperienza internazionale, potrebbero soffrire l'impatto con il calcio occidentale. Liedholm di- ce: «E' una buona squadra, ha ritmo, un gioco deciso ma non scorretto». Sarà un avversario difficile? Lo svedese non ha dubbi: «Difficilissimo. Non mi voglio pronunciare sulla possibilità della Roma di superare il turno. Non faccio il mago». Liedholm ha visionato in Bulgaria il Dunav in una gara di campionato. Attualmente il Dunav ha una classifica migliore della squadra campione, il C.S.K.A., che affronterà la Juventus nella massima competizione europea. Il campionato bulgaro è alle prime giornate, non può esprimere pertanto un esatto valore dei contendenti. Caso mai indica soltanto la condizione di forma. Il trainer è deciso: «Sono in piena condizione. Hanno due ali velocissime, tre difensori che colpiscono egregiamente di testa, un centroavanti pericoloso sotto porta. C'è un biondino mezz'ala che gioca alla Re Cecconi». Vorrebbe aggiungere altro, ma teme di esagerare. Gli ospiti arriveranno domani a Roma e si alleneranno nel pomeriggio. Sperano di «provare» il terreno dell'Olimpico, ma non è ancora giunto il prescritto permesso degli uffici tecnici del Coni. La partita avrà inizio alle 20,30. La squadra della Roma è l'unica squadra italiana che mercoledì giocherà in casa. a cura di GIULIO ACCATINO e GIORGIO GANDOLFI