Trionfano i belgi a Maggiora

Trionfano i belgi a Maggiora Trentacinquemila spettatori per il G. P. delle Nazioni di motocross Trionfano i belgi a Maggiora Per la settima volta lo squadrone del Belgio è campione del mondo nelle 250, per merito soprattutto di Roger De Coster, un eccezionale protagonista - Al secondo posto la formazione cecoslovacca - Disastrosa la prova degli azzurri, giunti noni - Gli italiani si riabilitano piazzandosi secondi nella «Coppa dell'Avvenire» (Dal nostro inviato speciale] Maggiora, 7 settembre. Per la settima volta il Belgio è campione del mondo a squadre nella classe 250 ce. Per la settima volta, e ancora con Roger De Coster, il campione iridato in carica della massima cilindrata che già nelle precedenti edizioni aveva contribuito in modo determinante alla conquista del titolo. Al secondo posto di questa prova unica per il Campionato del mondo, la formazione cecoslovacca. La squadra belga, oggi, sull'impianto di Maggiora, era forte di tre campioni del mondo: lo stesso De Coster, nella 500 ce. Harry Everts, nella 250, Gaston Rahier. sempre iridato,' nella 125, con l'appoggio del quarto concorrente, Jaak Van Vaelthoven, corridore della Yamaha, di indubbio valore. Ottima la prova di tutti i componenti della «équipe» belga, ma De Coster potrebbe vantare di aver meritato da solo il trofeo. Dopo una prima «manche» sfortunata, durante la quale il campione si era infatti dovuto ritirare dopo il settimo giro per una foratura alla sua Suzuki, nella seconda tornata De Coster ha letteralmente stracciato ogni avversario, non permettendo a nessuno di insidiare la sua prima posizione. Al via della seconda «manche» (40 minuti più due giri) soltanto una leggera incertezza ha impedito all'iridato delle 500 di portarsi immediatamente in testa: alla fine del primo giro, comunque, si porta subito alle spalle del russo Poissev Gunnady. Al passaggio del terzo giro De Coster prende la prima posizione, e non la molla più fino al termine, aumentando gradualmente il vantaggio. A parte la prima guida della Suzuki, tutta la compagine belga dà l'impressione di poter dominare la manche: nei primi giri, infatti, Rahier è al terzo posto ed Everts al settimo. In grado di insidiare il trofeo ai belgi sono soltanto i cecoslovacchi, che hanno vinto la prima manche, i sovietici, che nella prima si sono comportati onorevolmente e che nella seconda mantengono Moissev e Ortchinnikov nelle primissime posizioni, gli Stati Uniti e i tedeschi della Repubblica federale. Oltre tutte le previsioni l'affluenza del pubblico: quasi trentacinquemila spettatori, che hanno affollato i bordi del tracciato, incitando calorosamente gli italiani, quelli che l'hanno meritato, ed anche i campioni stranieri. Dunque, il danno della concomitanza del Gran Premio di Monza e del tempo, piovoso per tutta la mattinata, è stato relativo. Si prevedevano trentamila spettatori, ne sono arrivati quattro 0 cinquemila in più, segno che il motocross anche in Italia ha un pubblico sul quale poter sempre contare. Non c'è Monza e non c'è pioggia che tenga. Buono il pubblico, il discorso sui concorrenti azzurri, purtroppo, è differente: la prova degli ita- i liani non è stata solo negativa, è stata disastrosa. Neppure Angiolini è riuscito a salvarsi dal naufragio, confermando la sua fama di cascacleur. in termini pra- . tici, comunque. nella prima! manche il miglior piazzamento è stato quello di Paolo Piron, al diciassettesimo posto, mentre nella seconda si è registrata la diciottesima posizione di Italo Forni. Nella classifica generale l'Italia è finita al nono posto, alle spalle, ad esempio, dei non irresistibili francesi ed inglesi. Eppure, le macchine dei piloti non sono mancate: non è mancata la Villa di Forni, né la Maico eli Angiolini. né la KTM di Miecheli o la CZ di Piron. Agli azzurri, evidentemente, fa difetto una preparazione completa, che li metta in grado di sopportare fisicamente l'ora e mezzo di gara di questa faticosa competizione. E' un tipo di sport, il motocross, che necessita più di resistenza che di forza fisica. Fortuna che a consolare il pubblico degli italiani ci hanno pensato i ragazzi « Under 21 » della Coppa internazionale dell'Avvenire conquistando una magnifica seconda posizione (alle spalle del solito Belgio) con i suoi quattro rappresentanti Viviani, Nani, Maddii e Brissoni. Un risultato che avrebbe potuto essere ancora più bello se Aina. di Italia B. e Nani non fossero stati vittime entrambi di cadute. Quest'ultimo, poi, quando era in testa con un discreto margine di vantaggio: una caduta che conferma forse l'inesperienza del giovane motocrossista, non ancora completamente in grado di controllare il proprio entusiasmo giovanile, In special modo quando si sente osannato dal pubblico. La Coppa dell'Avvenire ha il valore simbolico di un campionato del mondo a squadre per i giovani (classe fino a 250): la giornata odierna rappresenta dunque una speranza nel futuro oscuro del cross azzurro nel mondo. Al secondo posto del Trofeo delle Nazioni si è piazzata, come dicevamo, sorprendentemente, la Cecoslovacchia. Ha deluso, dunque, la Svezia, che poteva contare su un campione iridato del valore di Andersson, hanno deluso i russi, mentre gli Usa si sono piazzati al terzo posto, dopo aver difeso questo piazzamento sul circuito fangose del Mottaccio del Datinone e sui tavoli della giuria internazionale, alla quale la squadra della Repubblica federale tedesca aveva inoltrato reclamo per una contestata inesattezza nella formulazione della prima classifica. Alla fine l'hanno spuntata gli Usa, portando a casa la coppa di terzi classificati, che. in una gara come I quella maggiorese, dove correvano sei campioni del mondo in carica e ventiquattro campioni nazionali, può essere oggetto di vanto. Pochi gli incidenti di rilievo: ! nelle prove della mattinata, a causa di una caduta, si sono infortunati, e non hanno potuto partecipare successivamente alla competizione, il francese Nowak, che ha riportato uno stiramento ai legamenti del ginocchio destro, e l'irlandese McBride, che si è prodotto una lussazione alla spalla sinistra. Durante la prima manche il pilota belga Rahier, che fino a quel momento era in testa, è uscito di strada ed ha urtato una bambina causandole lievi escoriazioni; successivamente ha ripreso la gara, ma perdendo posizioni. Salvatore Rotondo 6) Di Stefano (Usa), su Suzuki, in 48'15"27. Seconda manche: 1) De Coster (Belgio), su Suzuki, in 46'26"54; 2) Weil (Repubblica Feder. Tedesca), su Maico, in 46'36"83; 3) Ortchinnikov (Unione Sovietica), su KTM, in 46'42"29; 4) Moissev (Unione Sovietica), su KTM, in 46'57"02; 5) Allan (Gran Bretagna), su Bultaco, in 46'59"95; 6) Pomeroy (Stati Uniti), su Bultaco, in 47'59 "37. Classifica finale a squadre: 1) Belgio, 41 punti; 2) Cecoslovacchia, 50; 3) Stati Uniti, 56: 4) Repubblica Feder. Tedesca 72; 5) Unione Sovietica, 89; 6) Finlandia, 137; 7) Francia, 151; 8) Gran Bretagna, 154; 9) Italia, 172. Coppa Internazionale dell'Avvenire: Classifica finale a punti: 1) Wromans (Belgio): 2) Everts (Belgio); 3) Maddii (Italia); 4') Nani (It.j; 5) Delcourt (Belgio); 6) Brissoni (Italia). Classifica finale a squadre: 1) Belgio A, con p. 22; 2) Italia A, con p. 29; 3) Belgio B, con 48 p.; 4) Italia B, con p. 63; 5) Francia, con p. 94. Sul circuito di Assen Classifiche Trofeo delle Nazioni ■ Prima manche: 1) Pomeroy (Usa), su Bultaco. in 46'56"31/100: 2) Ortchinnikov (Unione Sovietica), su KTM, in 47'20"44; 3) Churavy (Cecoslovacchia), su CZ, in 47'24"85; 4) Everts (Belgio), su « Puch », in 47'38"08; 5) Baborowski (Cecoslovacchia), su CZ, in 47'45"86; Cade Cecotto caviglia rotta Incidente mortale al motociclista olandese Van Der Zanden Assen, 7 settembre. Il campione del mondo di motociclismo (classe 350 ce), il venezuelano Alberto Johnny Cecotto, è rimasto ferito in un incidente avvenuto ad Assen, durante una gara delle 750 cmc. All'ingresso di una curva molto stretta, mentre era in terza posizione dietro Barry Sheen e Barry Ditchburn, Cecotto ha perso il controllo della sua Yamaha ed è caduto. Il diciannovenne campione italo-venezuelano, come ha comunicato in serata un responsabile dell'ospedale di Assen, ha riportato la frattura di una caviglia ed altre ferite più leggere. Nella stessa gara à avvenuto un'altro incidente, che ha avuto conseguenze mortali: ne è stato vittima l'olandese Nico Van Der Zanden che a soli trecento metri dal traguardo è uscito di strada finendo oltre le balle di paglia che delimitavano la pista. (Ansa - Reuter) Il fuoriclasse belga Roger De Coster, applauditissimo protagonista ieri a Maggiora Il fuoriclasse belga Roger De Coster, applauditissimo protagonista ieri a Maggiora