Tensione, poi pianti di gioia

Tensione, poi pianti di gioia Tutta la gara, minuto per minuto, nel box dei vincitori Tensione, poi pianti di gioia Gli autografi di Clay (Nostro servizio particolare! Monza, 7 settembre. La giornata di Lauda e Regazzoni è incominciata presto. Sveglia alle 7,30, colazione abbondante con caffelatte e prosciutto, piccolo «briefing» con Luca Montezemolo e, verso le 9,30, partenza per l'autodromo. Poi il temporale, con la paura che la corsa dovesse venire sospesa, cosi come lo erano state le prove libere proseguite soltanto per tre o quattro giri. Quindi, verso le 14, col tempo rimesso al bello, la pista asciutta, cominciano i preparativi per la corsa. Ecco in sintesi la cronaca di questo 46' G. P. d'Italia, come l'abbiamo seguito dai boxes della Ferrari: dall'inizio sino alla vittoria di Clay Regazzoni, alla laurea in campionato del mondo di Niki Euforia in Austria per il trionfo di Niki Vienna, 7 settembre. Dopo cinque anni (cioè dopo Jochen Rindt), l'Austria ha di nuovo un campione mondiale di Formula 1. E' Niki Lauda, laureatosi oggi a Monza. Radio e televisione hanno dedicato trasmissioni speciali al Gran Premio d'Italia. I giornali del pomeriggio pubblicano in prima pagina ed anche in quelle interne fo- tografie e articoli di cronaca, [ d'illustrazione e di commento su Lauda, di cui elogiano l'abile condotta di gara e sulla corsa che lo ha consacrato campione del mondo. : « Ho fatto più firme Lauda e della sua rossa «312 T». Ore 15. Dietro ai boxes, la piccola roulotte della Ferrari è assediata dai cacciatori di autografi e da fotografi dilettanti. Clay sulla porta firma i pezzi di carta che gli porgono. «Basta ragazzi! E' tre giorni che scrivo. Ho fatto più firme che chilometri in macchina». Montezemolo lo invita a stare calmo. Clay: «Mica facile, sono piuttosto agitato, sto andando a vincere». Lauda sistema dell'adesivo sul suo casco. 15,05. C'è il sole. Niki va nel box seguito poco dopo da Clay. 15, 10. I meccanici, sotto la guida di Cuoghi, capomeccanico di Lauda, e di Borsari, responsabile della vettura di Regazzoni, sostituiscono i pneumatici da pioggia con gli «slicks». Clay confabula con Tomaini, l'esperto tecnico, e con Borsari. Tutto intorno un ? sacco di gente non addetta ai la- lì vori che disturba soltanto. M§ 15,16. Vanno in moto i motori | delle due Ferrari. Clay mette I tappi di gommapiuma nelle orecchie. Le vetture sono ancora sollevate posteriormente sui cric e si controllano le ruote appena cambiate. Nell'abitacolo della numero 12 di Lauda è sedute Cuoghi. 15,20. Clay prende casco e calotta ignifuga. I motori girano ancora per qualche secondo, poi vengono spenti. Si lucidano gli alettoni mentre portano anche la terza vettura, il «muletto» che Mon Residatic(s tezemolo fa tener pronto per ogni i evenienza. Mauro Forghieri avverte che si faranno due giri prima i del via. 15,31. Lauda e Clay si calano ne- : gli abitacoli e mettono in moto. ' che chilometri » - L'ab Regazzoni parte per primo, Lauda | si accoda per i due giri di riscal- ! damento dei motori e dei pneuma- j tici. Poco dopo tutti i concorrenti ; (si è fatto un solo giro) si ferma- ; ' | no per l'allineamento. Clay e Lau- ] ! da giungono per ultimi essendo j j partiti in questa posizione. Lauda i ; ha bucato la gomma anteriore si-1 ; nistra che viene rapidamente so-1 ' stituita. Partirà con quest'ultimo pneumatico freddo. Sante Ghedini Ipredispone i cartelli di segnalazio-1 ne. Ora mancano 2 minuti al via. ! 15,46. Scattano le vetture. Al i ; primo giro le due Ferrari — nel ; l'ordine Regazzoni e Lauda — pas; sano in testa. La folla applaude. : Forghieri si tiene il mento guarj dando ansiosamente all'uscita del' la parabolica già in attesa del secondo passaggio. 15,51. Rientrano ai boxes alcuni concorrenti con i pneumatici forati. Forghieri è preoccupato: «C'è un sacco di detriti in pista portati dall'acqua, possono forare tutti. State molto attenti», dice ai meccanici. Mariella, fidanzata di Lauda, e Maria Pia, moglie di Regazzoni, tengono il conto dei giri. 15,59. Le due Ferrari hanno un be, vantaggio su Reutemann e Fit-1 tipaldi. Forghieri dice scherzosa mente ai meccanici: «Stè semper i «A"J_ ffSjH,2E? I cambiare le gomme in due secondi». «Se stanno in traiettoria — dice Cuoghi —, non forano». 16,10. Fittipaldi passa Reutemann e si fa sotto. Forghieri avverte Montezemolo e g'i dice: «La Ferrari oggi tifa per Fittipaldi». Tutto è pronto per la sostituzione delle gomme. 16,20. Il ritmo delle due Ferrari è regolare e tutti sono tranquilli. Con uno scricchiolio sinistro il tetto di una tribunetta di fronte ai boxes cede di una cinquantina ! di centimetri sotto il peso dei ti! fosi arrampicati fin lassù, che si calano in gran fretta. Alcuni ca! scano di sotto senza danni. 16,26. Forghieri fa la navetta fra | Campiche, cronometrista della Heuer, e Luca Montezemolo. Dopo qualche minuto Ghedini avverte Montezemolo che Fittipaldi si fa sotto in modo preoccupante. Luca fa segnalare a Lauda e questi riguadagna qualcosa. 16,49. Cuoghi teme per un pneumatico di Lauda e si accosta con I i t! Borsari ai bordi della pista per j vedere meglio. Non è niente, ma ! intanto Emerson è sempre più vi- j cino, e dopo qualche giro sorpas- sa l'austriaco. Montezemolo s'in- [ nervosisce leggermente, ma intan-1 to Regazzoni ha guadagnato anco ra sui due che erano in lotta. Al suo passaggio Luca gli fa cenno di rallentare. Ricorda la sfortunata i corsa dello scorso anno e non vuole ripeterla. 17,04. Mancano tre giri alla fine. Montezemolo scrolla le braccia e j respira profondamente per scaricare i nervi. . _, 17,07. Manca un giro. Clay passa |e Montezemolo leva in alto i pu- gni poi si siede su un muretto con de gambe in pista. Ghedini in pie-1di, I fotografi tutti intorno e cè un atmosfera di festa. |17.09. Ormai Regazzoni, Fittipaldi e Lauda hanno tagliato il traguardo. La confusione è grande. I meccanici della Ferrari levano in alto gli svitabulloni automatici e li fanno funzionare in segno di gioia. Cuoghi e Borsari si stringono la mano, mentre Montezemolo, con le lacrime agli occhi, abbraccia Forghieri poi Ghedini. Poi bacia Mariella sulle guance e quindi Maria Pia. Tutto il clan Ferrari ha gli occhi lucidi, i tifosi hanno scavalcato le reti e superato le barriere della polizia. Lauda e Regazzoni entrano con le due 312 T in un piccolo recinto per sottrarsi alla folla. Sono le 17,10. La Ferrari con Niki Lauda è mondiale. Mariella la " fidanzata ' braccio della folla tra Gian dell'Erba volge ogni barriera ] a-.l. una rari in a j MI1M.B» UNO rdpilld i m, i fr»llo a 1 Ira la TOIIa a IVIOnZa 1 ..„„„ 7 „0t,__K,_ , . n !? . »fj m n • I, <9- a> ,Due dipendenti della Pais 1 (Personale addetto agli impianti ! sportivi), che stavano vendendo i i biglietti di accesso all autodromo di Monza, sono stati assaliti da due rapinatori intenzionati a procurarsi, ovviamente senza pagare, i biglietti per assistere al Gran Premio. Non ci sono riusciti. Il fatto è avvenuto verso le 13, ad Agrate Brianza, sul piazzale della ditta Star, dove i due impiegati della Pais, Ivano Bozzetti, 36 anni, residente a Bollate, e Arnaldo Corbetta, 43 anni, abitante a Milano, stavano vendendo gli ultimi tagliandi d'ingresso. Si è fermata una « Mini Minor », con due giovani. Uno è sceso, ha estratto una pistola intimando ai venditori di consegnargli due bi- 1 W^^'^S^. Nella borsa, che il Bozzetti te- i neva appesa al collo c'erano i oro I venti delle vendite effettuate nella I mattinata, circa due milioni. Ivai no Bozzetti, spaventato ha reagito fuggendo. Il Corbetta. invece, si è gettato sul bandito armato.