Verini e l'Abarth Fiat i "perchè" di un titolo di Michele Fenu

Verini e l'Abarth Fiat i "perchè" di un titolo L'Europeo rallies torna in Italia Verini e l'Abarth Fiat i "perchè" di un titolo Il nostro pilota (32 anni, sposato) ha dimostrato di essere un vero "professionista" - Cinque affermazioni e numerosi piazzamenti gli hanno dato in anticipo la vittoria - La forza del 124 Per la nostra industria dell'auto il 1975 sul piano sportivo si va delineando come un anno ricco di successi. L'Alia Romeo ha conquistato il campionato mondiale marche. l'Abarth Fiat ha permesso a Maurizio Verini e Francesco Rossetti di ottenere il titolo europeo dei rallies. la Lancia veleggia verso quello iridato e la Ferrari, con Niki Lauda, dovrebbe domenica prossima a Monza diventare la « regina » della Formula 1. C'è chi sostiene che le affermazioni agonistiche non incrementano la vendita delle automobili, in realtà esse costituiscono un modo diretto e validissimo per affermare le qualità di un certo prodotto. Lo sport del volante presuppone, oggi più che mai, doti tecniche ed umane che formano un prezioso patrimonio. Esperienza, ricerche, progresso, prestazioni, affidabilità si legano a organizzazione, coraggio nelle decisioni, prontezza. Ed è per questi motivi che un successo non è soltanto legato al modello, alla vettura che lo ha permesso, ma è anche espressione dell'industria, della marca che con quel modello è scesa in campo. La maggioranza delle Case se ne rende conto. Tutte, o quasi, in forma diretta o indiretta, limitata al proprio paese o estese, svolgono una attività agonistica. Meglio per chi — più preparato, più deciso, più lungimirante — opera nei settori di prestigio: Formula 1, Mondiale Marche, Rallies. E' meno facile ed economico (ma, in fondo, si tratta semplicemente di scegliere come investire il proprio « budget » pubblicitario), però rende di più. Dopo l'Alia Romeo, è il momento della Fiat e dell'Abarth. Verini e Rossetti, classificandosi sabato al secondo posto nel Rally di San Martino di Castrozza vinto alla grande da Lete Pinto e Arnaldo Bernacchini sulla • superstar • dei rallies, la Lancia Stratos, hanno ottenuto in anticipo e con largo vantaggio il campionato europeo. E' questo un torneo che si articola in una ventina di gare sparse per l'Europa, con terreni e climi profondamente diversi. Hanno valore i sei migliori risultati e Verini, al riguardo, può contare su cinque successi e numerosi secondi posti. Ma se il titolo premia pilota e co-pilota, nel caso dell'Abarth Fiat si tratta di una affermazione globale, come dimostrano le cifre. La squadra torinese — che nell'ambito delle direttive tracciate all'inizio della stagione aveva il compito di vincere l'Europeo — ha schierato in 12 Maurizio Verini prove (dall'Artic Rally al San Martino) 31 spider Fiat Abarth 124 R. Oueste vetture hanno ottenuto sette affermazioni, quattro secondi posti, tre terzi e sette piazzamenti nei primi dieci classificati. Dieci i ritiri, di cui appena la metà per cause meccaniche, e ciò su un totale di oltre 16 mila chilometri di gare. Le ragioni di questi risultati positivi (cui vanno aggiunti successi a piazzamenti in gare del « mondiale • marche e del campionato italiano, in cui si trovano in testa altri due uomini dell'Abarth Fiat, « Bobo » Cambiagli e Sanfront) stanno nell'omogeneità della squadra, nell'impegno di tutti i suoi componenti, nel lavoro di preparazione svolto prima di ogni corsa e in quello assistenziale. Inoltre, lo spider 124 ha confermato di essere una vettura robusta ed alfidabile dimostrando come anche una vettura non costruita • su misura » per I rallies possa emergere in un settore tanto difficile. La macchina, che durante lo scorso inverno era stata affinata e migliorata nella preparazione agonistica sotto la guida dell'ing. Aurelio Lampredi, ha quest'anno posto in risalto particolari doti di adattabilità. Verini e Rossetti, « europei » dopo Pinto-Macaluso (1972, Fiat), Munari-Mannucci (1973, Lancia) e Rohrl-Berger (1974, Opel), hanno assunto il comando del campionato con tre consecutive vittorie: Costa Brava, Lyon-Charbonnières e Firestone I neocampioni si sono poi imposti in Jugoslavia e Polonia, mentre i compagni di squadra BacchelliScabini e Cambiaghi-Sanfront si affermavano in Bulgaria e nelle Alpi Orientali, superando la concorrenza di piloti al volante di vetture Ford, Saab, Alpine Renault, Alfa Romeo. La Casa milanese è al suo primo anno nei rallies: ha bisogno di accumulare esperienza, ma le Alletta hanno compiuto passi da gigante dall'Inizio dell'anno e si stanno rivelando molto competitive, almeno sul piano delle prestazioni. Maurizio Verini ha 32 anni. E' nato a Riolo Terme, in provincia di Ravenna, il 9 luglio 1943. Abita a Milano, è sposato ed ha una bimba di tre anni. I suoi « hobbies » sono il tennis (è un « terza categoria ») e lo sci. Ha cominciato a correre nel 1968 come co-pilota di Scabinì. Nel 1970 è entrato nell'Abarth Fiat Rally vincendo la Mitropa Cup Junior. L'anno scorso, Insieme con Gino Macaluso, ha conquistato il campionato italiano. Verini è un vero « professionista »: Intelligente, calcolatore, preparato su ogni terreno. Rossetti ha 24 anni e vive a Trieste. Scapolo, studente universitario (scienze politiche), ama l'auto come la vela. Navigatore di Bacchetti per quattro anni, in questa stagione ha trovato un perletto accordo con Verini. Con ogni probabilità Verini sarà riconfermato nella squadra torinese, che continuerà nel 1976 il suo impegno fortunato nei rallies. Cambierà, però, il modello impiegato: lo spider 124 andrà in pensione dopo una carriera industriale (i sono state prodotte oltre 100 mila unità) e sportiva eccezionale e sarà sostituito dalla 131 Mirafiori, una berilna di grande diffusione che per le sue qualità di base offre le migliori garanzie di continuare questa tradizione di successi. Michele Fenu