Quel "colosso,, di Bogart

Quel "colosso,, di Bogart CRONACA DEGLI SPETTACOLI ALLATELEVISIONE Quel "colosso,, di Bogart OGGI : l'ultimo film interpretato dall'attore americano ir IER Ritratto di donna velata è il nuovo originale televisivo che per cinque sere e con cadenza bisettimanale cercherà d'interessare il pubblico con una storia magica e misteriosa alla quale sta bene lo sfondo di Volterra, «città del silenzio» con relativa citazione dannunziana («Su l'etnische tue mura, erma Volterra — fondate nella rupe, alle tue porte — senza stridore io vidi genti morte — della cupa città ch'era sotterra»), e cinematograficamente legata al ricordo viscontiano di Vaghe stelle dell'Orsa. La prima delle cinque puntate, andata in onda iersera sul Nazionale, ha, come d'abitudine, diluito un po' la materia iniziale; ma poi, con l'inizio del viaggio di Elisa e Luigi da Firenze alla città etrusca, le cose sono andate meglio; i dialo- ghetti dispersivi, i futili indugi hanno ceduto il passo ad accadimenti più suggestivi da collegarsi, volendo, a quell'enigmatica telefonata latta non si sa da chi al futuro compagno di Elisa stessa, seduta con un micio in grembo. Telefonata che diceva: «Bada alla ragazza col gatto, pericolo di morte». Un banco di nebbia che avvolga d'improvviso, nella notte fonda, una macchina che fila veloce, non è di per sé rassicurante, ma più romanzesco è che dalla bruma si stacchino le nere sembianze d'un fantomatico cavaliere ammantellato, un'apparizione da horror film, che impaurisce debitamente Elisa, mette sul «chi va là» Luigi, e fa dire a entrambi, e ai teleutenti emozionati anch'essi: «Chi mai sarà colui?». Con II colosso d'argilla (1956) Humphrey Bogart si congeda stasera dal vasto pubblico dei telespettatori. Fu, questo, diciannove anni fa, il suo ultimo film: l'attore si spegneva cinquantottenne pochi mesi dopo, ucciso dal cancro. Il colosso d'argilla venne diretto da un regista, Mark Robson, ancora oggi attivo con grossi film: è suo il recente Terremoto. «Il colosso d'argilla» è un pugile grande, grosso e tecnicamente sprovveduto: un gigante destinato a frantumarsi presto, non prima tuttavia che sulle sue spropositate misure fisiche, non integrate da un'adeguata tempra, si sia gonfiata e sgonfiata una losca speculazione dovuta a organizzatori senza scrupoli. Derivato da un romanzo di Btidd Schulberg accortamente I : esordio del giallo sceneggiato da Philip Yordan, questo «The Harder They Fall» è. più che la storia d'un campione destinato a «cadere duramente», la vicenda dell'ex giornalista sportivo Eddie Willis, che prima s'intruppa con gli organizzatori disonesti per battere la grancassa al massiccio ma non gagliardo boxeur, e poi, riconosciuto il proprio errore professionale, denuncia la montatura creata attorno allo pseudo campione. Con Bogart in una delle sue più vigorose interpretazioni, figurano nel film Rod Steiger e Jan Sterling. Mike Lane è il «colosso d'argilla», mentre a Max Baer, che fu autentico campione mondiale dei massimi (lo tolse nel 1934 a Camera), è affidato uno dei ruoli dì ri¬ lievo. vaici.

Luoghi citati: Firenze, Volterra