Giovane assassinato a Roma E' forse vittima di un errore di Fabrizio Carbone

Giovane assassinato a Roma E' forse vittima di un errore La città scossa da un altro atroce delitto Giovane assassinato a Roma E' forse vittima di un errore Per la squadra mobile l'ucciso è stato scambiato per un militante di "Lotta continua" che abita nella stessa casa - L'ufficio politico smentisce Ruma. 3(1 ottobre, j Ancora un delitto atroce, poco dopo la mezzanotte .di ] ieri. La città è scossa per l'agguato che ha ucciso un giovane simpatizzante del msi al quartiere Prenestino ed ecco che da San Lorenzo giunge la notizia che Antonio Corrado, 21 anni, è stato colpito a morte da ignoti sparatori mentre rientrava a casa. Per tre quarti d'ora era rimasto agonizzante a terra, accanto alla saracinesca di un negozio. La polizia, fino alle tre di questa notte, non riusciva a chiarire il movente dell'assassinio. Il Corrado era incensurato. Diplomato elettrotecnico era senza lavoro, viveva con la madre, non si interessava di politica. Poi è cominciata a farsi strada l'ipotesi che il giovane, barba incolta e capelli ricci, fosse stato scambiato per un'altra persona. Su questo punto c'è ora aperto conflitto tra l'Ufficio politico e la Squadra mobile della Questura. Lo «scambio di persona» è — per la Mobile — l'unica spiegazione del crimine. La polizia politica smentisce invece i colleghi ed esclude la possibilità. Si è saputo che oggi, a mezzogiorno, un militante del movimento di estrema sinistra «Lotta Continua», Emilio Petruccelli. 21 anni, era stato convocato in Questura, dal dottor Balassone della «Mobile». Gli è stato riferito che i killers, con ogni probabilità, avrebbero voluto uccidere lui, ma avevano sbagliato bersaglio. Il Petruccelli, che somiglia molto ad Antonio Corrado, abita nello stesso palazzo della vittima. Questa notizia è stata riferita in un lungo comunicato di «Lotta Continua» riportato dall'agenzia Ansa. La ricostruzione della morte di Antonio Corrado è lacunosa: non si sa quanti siano gli aggressori perché nessuno li ha visti. Sono arrivati in auto o a piedi? Hanno sparato con una calibro 38, munita di silenziatore? Un solo testimone afferma di aver udito dei colpi, «ma non certo di pistola — ha detto alla polizia —. Sembravano attutiti». Sono stati due giovani del quartiere San Lorenzo, zona popolare vicina al cimitero del Verano, a scorgere il Corrado a terra. «Credevamo fosse ubriaco — hanno detto Tebaldo Pellori e Luigi Pace —, poi abbiamo capito. Era ancora vivo. Lo ha portato via un'ambulanza». E' stato rintracciato Giuseppe Iannelli, 19 anni, amico dell'ucciso. Sono state ricostruite le ultime ore di vita del Corrado. Con Iannelli era andato al cinema a vedere «Il giorno più lungo di Scotland card». Erano usciti a mezzanotte e, a piedi, avevano percorso poca strada, poi si erano divisi. In via dei Sardi gli ignoti killer avevano teso l'agguato: tre colpi di pistola. Un proiettile è stato recuperato. Cosi è morto, apparentemente senza motivo, Antonio Corrado: scriveva poesie per «hobby»; tutti nel quartiere concordano nel definirlo un bravo e simpatico ragazzo. Aveva una malattia all'occhio destro e stava perdendo la luce. Esiste un collegamento tra questo delitto e l'altro contro il giovane simpatizzante missino di via Gattamelata? L'ultimo omicidio è stato compiuto per vendicare Mario Zicchieri? E' ancora presto per dirlo. Si vedrà se l'ipotesi di un «errore di persona», portata avanti dagli uomini della squadra mobile, prenderà corpo nelle prossime ore. Fabrizio Carbone

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