Le ultime beffe di Germi

Le ultime beffe di Germi PRIME VISIONI SULLO SCHERMO Le ultime beffe di Germi Amici miei di Monicelli, film scritto da Germi prima della morte Amici miei, di Mario Monicelli, con Ugo Tognazzi, Gastone Moschin, Philippe Noirei, Bernard Blier, Adolfo Celi, Duilio Del Prete, Milena Vukotic, Angela Goodwill, Silvia Dionisio. Italiano, colore. Cinema Arlecchino - Cristallo. Prima di lasciarci, Pietro Germi aveva approntato a tavolino il disegno d'un film corale, comico-amaro, non troppo lontano da Signore e signori, che con animo commosso e mano ferma l'amico Monicelli ha incarnato nei modi apprezzabilissimi di cui si parlò, dal festival di Taormina, nel luglio scorso. Quanto più nella vita il regista ligure si andava facendo chiuso, ombroso, alieno dalla pratica degli uomini, tanto più lo attirava un cinema di comunicazione popolare, dalle marcate inflessioni salaci e dalla robusta comicità. Sul remoto moralista di In nome della legge e II cammino della speranza, sul lontano satirico d'una Sicilia arcaica, si era accesa l'anima d'un goliardo, che pei tramiti monicelliani è puntualmente passata in que-1 st'opera postuma. Nel titolo è una traccia di perorazione. «Amici mici — sembra dire Germi dall'ombra in cui si trova — ridiamocela ancora una volta». E poiché in nessuna parte d'Italia, come in Toscana, la facezia è ancora coltivata con quello spirito d'arte che le diedero il Sacchetti il Lasca il Manetti e altri immortali novellieri, ec- co dunque la storia di quat-tro fiorentinacci dei giorni nostri, consorziati nell'eserci- zio della beffa. Certo la diffe- renza da quei progenitori è grande. In loro, ciascuno assi- curato al proprio mestiere, la celia era purissima e oggetto a se stessa appunto come l'arte (l'arte, in ispecie, architet- tonica); nei pronipoti invece è un espediente consolatorio, un diversivo psicologico pernon piangere, ahimé, sul prò- prio fallimento. Era inevitabi- le che si dovesse pagare que- sto scotto romantico col ri- schio congiunto d'un certo manierismo da «commedia all'italiana» e anche d'un qualche affastellamento di esempi tle beffe), dal momento che nessuno di essi è così concentrato e autorevole, così veramente artistico, da bastare per se stesso. Capiameni o «nuovi pesci» come allora si diceva, dunque sì; ma tutti quanti andati a scuola, magari soltanto primaria di angoscia esistenziale, e insomma molto meno «buffi» (in senso palazzeschiano) di quel che si potrebbe supporre. Di mezza età e fiorentinissimi (ma d'un fiorentinismo prudentemente temperato nei dialoghi e talvolta sparente) un capocronista, un architetto, un barista, un nobile decaduto, superano la difficoltà d'estrazioni tanto diverse nella gioia comune di ritrovarsi insieme e ordire burle («zingarate» le chiamano) a se medesimi e agli altri. Possono essere: irrompere come geo- -1 metri in un paese, prenderci i le misure, far credere ch'esso - ' sarà presto demolito per dar - ; luogo a un'autostrada; intro- j è dursi non invitati in un party I - j e farvi i propri comodi anche a o - intestinali; schiaffeggiare di j seguito, quando il treno si ! muove, tutti i viaggiatori af- i facciati ai finestrini; coinvol- e gere un vecchietto, sbafatore , di pasticcini, in una farsa r1 gangsteristica e così via, per - j trovate di gusto oscillante ma - : sempre squadrate. Non speri- ' fichiamo oltre, per non gua- j stare il divertimento dello o spettatore. i e e o i i a o i o La bella brigata finalmente si smaglia con la morte, che pare essa stessa una burla, di Perozzi (il personaggio che racconta); si smaglia fino a un certo punto, che ai suoi funerali gli amici, più commossi che compunti, pensano già a nuove «zingarate». Monicelli ha interpretato Germi non solo nella novella d'un vitellonismo riveduto e corretto, ma anche nella cura e il trattamento pastoso dei personaggi e nella guida degli interpreti. Finissimo Noiret (Perozzi), un attore francese cui giova- i I no le italiche bisbocce, cir- à i o - condato da un fidato Tognazzi (linguisticamente ameno), da un volonteroso Moschin, da un brioso Del Prete, e più discosto da un sapido Celi e da un efficace Blier. Fra le poche donne, accanto alla Vukotic, si rivede la Tamantini. Fotografia di Kuveille, musica di Rustichelli. 1. p.

Luoghi citati: Italia, Sicilia, Taormina, Toscana