La rabbia amara di Vercelli per la crisi della Montefibre

La rabbia amara di Vercelli per la crisi della Montefibre La rabbia amara di Vercelli per la crisi della Montefibre Gruppi di lavoratoli hanno bloccato per alcune ore la stazione ferroviaria - Ieri un incontro alla Regione Piemonte tra politici e sindacalisti - Su novemila occupati nelle industrie cittadine, tremila hanno il posto nello stabilimento del gruppo Montedison I «La tensione tra i lavoratoj ri della Montefibre di Vercelli ! ha raggiunto un limite che sarà difficile da controllare se il. | governo e le forze politiche j non interverranno per bloccaI re subito i piani della Montedison in Piemonte». Lo hanno ripetuto ieri pomeriggio nel i corso di un incontro in Regio] ne, amministratori e sindacalisti di Vercelli, invitati dalla J giunta regionale insieme con I altri colleghi del Piemonte e i Valle d'Aosta, per esaminare ; le conseguenze della rottura delle trattative tra Montedi| son e organizzazioni sindacali. Come già riferito, la Monte: dison l'altra sera ha deciso di i chiudere il reparto «Helion» ! di Vercelli e di mettere in ! Cassa integrazione a zero ore I circa settecento operai. La notizia è rimbalzata da Roma I nella città con l'effetto dirom: pente di una bomba. Vercelli ha novemila occupati nell'industria, tremila hanno il posto di lavoro nello stabilimento Montefibre. Il taglio di quello che viene definito un «ramo secco» dalla società di Foro Bonaparte, significa per l'economia della città un colpo mortale. Le reazioni dei lavoratori sono state molto dure. L'altra mattina decine di persone hanno bloccato la ; strada statale e ieri inoltre altre decine hanno paralizzato per due ore il traffico ferroviario della stazione. «Non sono queste le forme di protesta che noi condivìdiamo — ha detto il segretario della Camera del lavoro di Vercelli, Ghisio plptshRMsmfcgperché colpiscono ! una parte dei lavoratori che noi vogliamo alleati nella nostra lotta. Ma questi episodi sono la parte emergente di un t iceberg, la tensio7ie registrai punte altissime». ! Mentre era in corso la riu-1 nione in Regione è giunta al presidente Viglione e al vicepresidente Libertini che ha diretto i lavori la notizia che il ministro dell'Industria Do- nat-Cattin aveva convocato le parti (Montedison, governo, Regione, sindacati, enti locali) il 12 novembre per la ripresa delle trattative interrotte martedì notte. «Ma che cosa andiamo a fare a Roma — ha commentato l'assessore Robotti di Vercelli — se la Montedison ha già deciso di smantellare tutti gli stabilimenti tessili (Vailesusa) e di fibre in Piemonte? Per il piano chimico è il governo che controlla la Montedison o è quesl'ultima a controllare il governo? E' chiaro che il governo non può più fare da ' ■ ■ ' ! : I 1! [ mediatore o da spettatore ' nelle trattative perché le deci- ■ sioni che emergeranno hanno ■ un contenuto strettamente ' politico». Robotti ha inoltre ! sostenuto che la Montedison non è più un'interlocutrice : valida e pertanto «penso che I sia giunto il momento — ha affermato — di chiedere le dimissioni di Cefìs e di tutto il vertice direzionale della socie11à. La linea Montedison non muterà? Allora potremmo pensare alla requisizione degli stabilimenti». ! Libertini, vicepresidente del[ la giunta regionale, ha mes- l so a fuoco la linea della I Regione sul problema MonteI dison: «E' inaccettabile il modo con cui questa società ha affrontato e rotto le trattative con le organizzazioni sindacali. Sia chiaro che noi vogliamo discutere ì piani Montedison nel quadro 7tazionale e non in quello locale e il discorso deve coinvolgere tutte le forze politiche dell'arco costituzionale. Ribadiamo che noi non siamo contrari ad eventuali ristrutturazioni e mutamenti di produzione purché concordati e programmati con serietà e impegni precisi». Libertini ha anche preannunciato l'intenzione della giunta di promuovere j un convegno a Torino con la partecipazione di tutte le Regioni italiane interessate al problema Montedison. «Non vogliamo infatti fare un discorso municipalistico convinti che la priorità d'investimenti spetti al Sud ma altrettanto convinti che si debba i salvaguardare i livelli occupa\ zionali al Nord ». Durante la riunione, alcuni I sindacalisti hanno lanciato altre grida d'allarme. In alcuni stabilimenti (ad esempio nel Vailesusa di Lanzo) c'è un : esodo massiccio di tecnici e ; dirigenti, in altri cominciano ! a scarseggiare le materie pri• me per le lavorazioni dei prodotti, in altri ancora si favoriI scono le dimissioni volontarie dei lavoratori in cambio di un bel gruzzolo di lire. Prima della riunione a Roma il 12 novembre, vi saranno assemblee, manifestazioni, incontri. Il primo si terrà oggi nello stabilimento di Vercelli e vedrà la partecipazione dei componenti il coordinamento | sindacale Montefibre. I Guido J. Paglia l I I i \ I Torino. Incontro di politici c sindacalisti con il vicepresidente della giunta regionale Libertini per la questione Montedison (foto «La Stampa » - P. De Marchis)

Persone citate: Bonaparte, De Marchis, Ghisio, Guido J. Paglia, Robotti, Viglione