Riconosciuto malato scaricava autotreni

Riconosciuto malato scaricava autotreni L'inchiesta sull'assenteismo Riconosciuto malato scaricava autotreni La denuncia della Stat di Beinasco contro un operaio che ha presentato, dall'inizio dell'anno, 7 certificati medici di inabilità Ancora una denuncia (Il una azienda per un operalo, ufficialmente In malattia, scoperto a scaricare un autotreno. E' Il terzo caso, nel giro di questi ultimi giorni, clic approda sul tavolo del magistrato. L'assenteismo da parte del dipendente coinvolge II medico della mutua che ha firmato il certificato medico clic poi risulta falso. Il 10 ottobre scorso la «Stat» (industria di stampaggio lamiere e accessori per autoricambi) di Beinasco, con sede in via Otto Marzo 6, ha denunciato alla Procura della Repubblica di Torino e alla direzione dell'Inani il proprio dipendente, Raimondo Atzel (ammalato dall'8 settembre), per assenza ingiustificata e per aver prodotto un certificalo medico (l'ultimo di una lunga serie) falso. Il pomeriggio del 10 ottobre, alle ore 16,45, Raimondo Atzei è stato trovato al lavoro assieme ad una squadra di operai addetti allo scarico di un autotreno. Dal principio dell'anno, alla data della forzata interruzione di malattia, Raimondo Atzei ha prodotto ben sette certificati, attestanti la propria impossibilità di lavorare alla «Stat». Questi i periodi di malattia: primo gennaio10 febbraio, 25-28 febbraio, 12-15 marzo, 21-24 aprile, 12-19 maggio, 15-19 luglio, 8 settembre-10 ottobre. In tutto, tenuto conto delle domeniche e delle festività, Raimondo Atzei ha totalizzato ben 64 giorni di malattia. Gli altri due casi analoghi, già segnalati, riguardano due dipendenti della «Bosco e Cochis» di San Mauro. Giuseppe Antezza, 22 anni, abitante a San Mauro, via Speranza 51, figurava malato di «dispepsia gastrica», mentre in realtà si trovava in carcere a Matera dove stava scontando una condanna per furto. Assieme all'Antezza è stato denunciato per falso il medico della mutua Paolo Garrone, 33 anni, pure residente a San Mauro, via Martiri della Libertà 45, per aver certificato la malattia dell'Antezza, dandogli cinque giorni di guarigione dal 10 ai 15 marzo e successivamente prolungando la chiusura di malattia al 16 marzo. Il 13 marzo, come ha invece appurato l'azienda, Giuseppe Antezza entrava in carcere a Matera per uscirne soltanto un mese dopo. Il processo contro il medico e l'operaio è cominciato l'altro gior. no davanti al pretore Rachell e si concluderà 11 19 dicembre, data alla quale è stato rinviato per la sentenza. Il secondo dipendente denunciato dalla «Bosco e Cochis» è Giuseppe La Bella, andato in ferie a Riesi da dove non è più rientrato, mandando alla società una serie di certificati, firmati dal modico dottor Jevolella di Riesi, che la società non ha ritenuto validi. Dopo essersi consultata con la direzione dell'Inam, l'azienda ha denunciato medico e operaio alla procura di Torino. Il pretore dottor Racheli, sul cui tavolo è arrivata la prima de nuncia, ha allargato il campo di indagine. Sul processo in corso ri fiuta, come è logico, qualsiasi commento. «Per un -pro]essionista già il solo processo è una sanzione — ammette però il magistrato —. Da qui la necessità di procedere con grande cautela in questi casi. Ma è anche necessario tutelare gli operai che effettivamente lavorano». Nel caso della «Bosco e Cochis» di San Mauro l'azienda è in cassa integrazione da 13 setti mane. Sia il La Bella sia l'Antezza, una volta scoperti si sono li¬ cenziati. c. cer.