Eliminato nella spietata lotta tra i "boss per il racket dei sequestri, gioco e donne

Eliminato nella spietata lotta tra i "boss per il racket dei sequestri, gioco e donne Una pista precisa della polizia per l'esecuzione di "Toni,, Riccobene Eliminato nella spietata lotta tra i "boss per il racket dei sequestri, gioco e donne Si cercano, nella "mala" milanese, due persone "direttamente coinvolte nel delitto" - Probabilmente "Toni" era uscito dal carcere per dare la scalata ai vertici: forse si è scontrato con la mafia dei rapimenti Dopo cinque anni di carcere tentava di riconquistare un posto di preminenza net giro ileMa « mala » internazionale e si e scontrato con qualche « noss » divenuto nel frattempo troppo grosso per lui. elle gli lui dichiarato guerra. Ha pagato con la vita la sua sete di potere. Per gli inquirenti questa è l'ipotesi più attendibile: Francesca Riccobene è stato punito con la morie per un peccato di superbia perpetrato contro le « eminenze grigie » che controllano i traffici criminali dell'Italia del Nord. Le indagini su questa nuova, efferata esecuzione nel mondo del crimine organizzato hanno imboccato una strada precisa: sono ricercati due pregiudicati che secondo i capi della Criminalpol di Torino e Milano, i vicequestori Montesano e Sgarra « potranno dire; cose molto interessanti sul delitto. Uno, addirittura potrebbe essere l'autore materiale dell'omicidio del Riccobene ». Sulla loro identità è tenuto il massimo riserbo, ai cronisti è stato concesso soltanto di sapere: « Si tratta di vecchie conoscenze :lcl!a questura milanese. I loro nomi e fotografie sono su tutti i bollettini di ricerca per una serie di rapine. E' gente del Sud. molto legata alla malavita italofrancese che governa il Settentrione. Non è escluso anche clic abbiano contatti con la mafia ». Per tutta la notte Milano è sta| ta setacciata, la caccia però non ha dato i frutti sperali. Gli ito| mini della Criminalpol, della ic mobile » di Torino e Novara hanno « visitato » night, ristoran; ti, alberghi, pensioni, sono state i controllate migliaia di persone. 1 Un'operazione in grande stile che si è conclusa all'alba. Con gli occhi rossi di sonno il dott. Moni tesano ha affermato: « No, i due | delinquenti non sono caduti nelI la rete, ma abbiamo raccolto in' formazioni utili. 11 cerchio si ! stringe, la cattura è soltanto riì tardata di poco ». Ottimisti pure il dott. Fersini , ed il dirigente d?lla « mobile » di Novara, dott. De Marsia: «Con quei due singolari ne salteranno fuori delle belle. La spietata uccisione di Francisco Riccobene non è un semplici regolamento di conti tra banditi di mezza tacta. E' stata la punizione inflitta ad un "boss" che non si accontentava del suo regno e voleva diventare un capo incontrastato. I risultati delle indagini non cessano di stupire, fare luce su questa vicenda significherà aver messo a nudo tanti aflari della malavita ». Chi era in realtà Francesco Riccobene, detto « Toni »? Di certo non un semplice protettore o; i! vi l■ d) MI pdi l! dI t| Lj l; «; .'| mi gI « o rapinatore; già prima di finire ; in galEra, nel dicembre del '70, I ! vantava amicizie potenti nel «mi- ■ i lieo» marsigliese: la protezione : ■ di Giuseppe Rossi, detto Joe le ! ) Maire, lo aveva sempre accolli- | I pagnato nella carri?ra. Racket ; della prostituzione internazlonai le. contrabbando di gioielli, forse ] ! di stupefacenti, dovevano costiI tuire gli interessi di « Toni ». ' | L'accusa di aver ucciso la vigi- I j lià di Natale il segretario del : ; « Sindaco » p;r incarico di que- ! ; .'ti. i cinque anni di galera pri- I | ma dell'assoluzione avevano ta- i i gliato fuori dal giro Riccobene? I « Non del tutto — dichiarano gli I inquirenti — anche dalla prigione deve essere riuscito a controllare qualcosa del suo regno ». Nell'alloggio di via Petrarca dove vive la moglie, la polizia ha trovato vecchie agende con i nomi di Luciano Liggio e Frank Coppola. I quadernetti risalgono a qualche anno fa, quando Liggio era latitante e Coppola non si era ancora invischiato nell'affare Mangano. Quando cioè i due « boss » imperavano ancora incontrastati ai vertici internazionali della mafia. Che legami avevano con il Riccobene, quali mansioni gli avevano affidato? « Probabilmente Toni — ipotizzano alla questura di Milano — occupava già un posto importante nella gerarchia se poteva permettersi contatti con gente del calibro di Liggio e Coppola. Inoltre, cinque anni di carcere tagliano fuori dal giro soltanto se non si hanno amicizie influenti. E il Riccobene ha dimostrato di averle: e ad un ottimo livello se no. come avrebbe fatto a reinserirsi tanto in fretta nel mondo criminale? E' uscito in luglio, dopo pochi giorni viaggiava già per tutta Italia, era sempre accompagnalo da angeli custodi. Il classico comportamento di chi, con alle spalle un protettore di vaglia, riesce subilo a rioccupare una posizione, di prestigio ». Ha voluto però strafare ed ha firmato la sua condanna a morte. Prostituzione, contrabbando, racket delle bische erano i suoi campi d'azione, forse non si è più accontentato, ha cercato di infilarsi nel migliore affare che oggi offre la malavita: i sequestri, senza però averne il permesso da chi amministra quel settore: la mafia. b l fll Pi ii dll bil di N Toni Riccobene • Il fratello Pietro (a sinistra) col capo della « mobile » di Novara

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