I rugbisti azzurri superano la Polonia il punteggio è largo ma scarso il gioco

I rugbisti azzurri superano la Polonia il punteggio è largo ma scarso il gioco A Treviso (28-13) applauditi solo gli spunti individuali I rugbisti azzurri superano la Polonia il punteggio è largo ma scarso il gioco (Dal nostro inviato speciale) Treviso, 25 ottobre. E' andata bene, come doveva andare: 28-13 per l'Italia contro la Polonia. La superiore esperienza del collettivo azzurro ed alcuni spunti Individuali sono stati sufficienti a decidere un incontro che sul piano spettacolare non si può certo definire esaltante né per ritmo né per continuità di azioni. Del resto, l'allenatore federale Roy Bish ieri era stato esplicito: questa volta più che sul gioco avrebbe puntato sul risultato. Quel che contava era il progredire nella Coppa Europa per nazioni ed il bersaglio è stato quindi centrato. Può darsi dunque che la forma¬ zione azzurra sia stata condizionata proprio dalla limitatezza dell'obiettivo che si era prefisso; in definitiva, non essendo stato troppo difficoltoso trovare la via del successo, non si è ritenuto opportuno spingere a fondo. DI conseguenza, a farne le spese è stato proprio lo spettacolo globale. Se è vero che non sono mancati alcuni spunti che hanno strappato applausi a scena aperta al competente pubblico trevigiano, resta il fatto comunque che in fase di bilancio, più che il gioco concertato ed affiatato dei reparti, si è costretti a sottolineare le prove dei singoli protagonisti. L'ammirazione incondizionata di tutti i presenti è stata prepoten- temente attratta ancora una volta da Elio De Anna, un tre quarti dalla struttura atletica eccezionale, un autentico fuoriclasse che non sfigurerebbe certamente nemmeno se losse schierato nelle più forti nazionali del mondo. Tutte le cinque mete degli azzurri hanno visto il medico friulano recitare una parte di primo piano. Con le sue veloci sgroppate In progressione, l'atletico tre quarti I è in grado di fare il vuoto: una volta lanciato, diventa poi addirittura inarrestabile. Il compito della squadra ita- I liana è stato notevolmente agevolato dalla scarsa consistenza tecnica dei rivali polacchi, dotati di una eccezionale preparazione atletica e potenzialmente già indirizzati verso un buon rugby, ma \ oggi ancora troppo inesperti. Co- i munque. anche gli ospiti hanno messo in mostra alcune individualità di eccellente levatura. Il giorno, ad esempio, In cui le due ali Banaczek e Manko. nonché l'estremo Jan Jageniak, potranno avvalersi di una collaborazione più attenta dei loro compagni, certamente creeranno difficoltà a molti avversari. Ben presto l'incontro ha assunto un andamento monocorde (con gli azzurri già in vantaggio al 4') quindi, ripetiamo, non vi è stato bisogno di ricorrere al forcing. Per questo il pacchetto dei nostri avanti raramente ha dovuto impegnarsi a tondo, né ha dovuto fare ricorso a particolari accorgimenti tattici; comunque, quando è stato necessario aumentare la oressione. sono emersi sugli altri Mazzucchelli (autore anche di due mete). Bonetti e Cossara. Con loro meritano una segnalazione anche Marchetto (tre volte arrivato in meta). Lessano e l'estremo Caligiurl. Giuliano Califano Italia: Caligiuri; Marchetto, Vezzani, Lessano II, De Anna II: Ponzi, Kalancia; Bonetti, Cossara, Laraldl; Mazzucchelli, Sedrigo: Bona, Serracin. Altichieri. Polonia: Jageniak; Manko, Pawlec, Cowalik (dal 54' Krolinski), Banaczek: Malarczyk, Dodrzynski; Gorzynski, Kopyt, Jagieniak: Ostaszewskl, Olepniczak; Kasinski (Marna) dal 67'), Celinski, Stachurko. Arbitro: Cismas (Romania). Marcatori: al 9' Mazzucchelli m.n.t.; al 20' Marchetto m.t. da Caligiuri: al 32' Banaczek m.n.t.; al 38' Mazzucchelli m.t. da Ponzi: al 44' Banaczek c.p.; al 47' Marchetto m.t. da Caligiuri; al 67' Marchetto m.t. da Caligiuri; all'82' Krolinski m.t. da Banaczek.

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