Portogallo: attentati della destra Le forze armate in stato d'allarme

Portogallo: attentati della destra Le forze armate in stato d'allarme Bombe contro proprietà di simpatizzanti di sinistra Portogallo: attentati della destra Le forze armate in stato d'allarme Lisbona. 2>' ottobre. Il generale Otelo Saraiva de Carvalho ha reso noto che le forze armate portoghesi sono 1 in stato di allerta da questa mattina. Il provvedimento è stato preso «in connessione con le bombe di estrema destra nella capitale, con vari e non confermati rapporti circa l'attività di ex agenti segre- ti del Nord, con gruppi di zingari armati al centro e illazioni circa un possibile colpo di Stato a Sud». In effetti, numerose cariche \ esplosive sono scoppiate in i Portogallo contro proprietà i dì simpatizzanti di sinistra. A Lisbona cinque automobili dì ufficiali di marina sono state fatte saltare in aria con delle cariche di relativa potenza. A Nogueira de Maia, una cittadina del Nord, l'obiettivo è stato il negozio di un appartenente alla sinistra. Ad Alcacer do Sai, a 100 chilometri da Lisbona, una carica molto potente è scoppiata all'interno dei locali dell'ufficio per la riforma agraria. Le esplosioni, che sembrano essere di marca di destra, sono avvenute in coincidenza con le voci sulla possibilità che la sinistra tenti un colpo di Stato. Tutti ì permessi sono stati revocati e i militari sono consegnati in caserma. Il comandante del Copcon ha detto che il maggior pericolo per il Paese viene dalla destra. «La destra vorrebbe fare un colpo di Stato ma non ne ha la forza. Potrebbe invece trarre vantaggio da un avventuroso colpo fatto dall'estrema sinistra. Questa è la nostra grande paura. Io spero che non avvenga», ha detto De Carvalho. Il generale Carlos Fabiao, dal canto suo, ha scartato l'ipotesi di un tentativo di prendere il potere da parte della sinistra, «perché la sinistra perderebbe», ha detto. Egli teme che l'indisciplina fra i militari metta in pericolo l'unità dei soldati con la conseguente disgregazione davanti ad un attacco della destra. Nella capitale circola la voce che la manifestazione di ieri sera, cui hanno partecipato 30 mila comunisti e simpatizzanti di siìiistra, sia la prima ìnossa delle sinistre per cercare di rovesciare il governo dell'ammiraglio Pinheiro De Azevedo. Nelle prime ore del mattino si è riunito nella capitale il Consiglio della rivoluzione, in seguito alla dimostrazione di civili e militari, contrari al governo dominalo dai socialisti. Scade oggi la settimana di amnistia indetta per convincere i possessori di armi da fuoco a consegnarle alle autorità. Se poche armi sono state effettivamente consegnate, uno dei più noli gruppi armati ha detto che diventerà clan■destino per evitare di essere perseguito legalmente. Il generale De Carvalho ha detto di temere la decisione del gruppo estremista che potrebbe preludere ad una «lotta per la vita o per la morte». Le brigate rivoluzionarie vivevano nella clandestinità sotto il regime precedente a quello sorto con la rivoluzione, ed ora esse tornano a sfuggire a quelle che saranno le leggi, probabilmente dure, che saranno messe in vigore per chi possiede illegalmente delle armi. «Le brigate sono pronte a rispondere alla violenza reazionaria che la borghesia sta preparando per scaternarla contro le classi lavoratrici», ha detto la leader delle brigate.. Isabel Do Carmo. «Oggi più che mai esistono le condi¬ zioni per coordinare le nostre attività con le azioni violente delle masse», ella ha proseguito. Il quotidiano filocomunista di Lisbona. O Seculo, ha detto, citando il presidente della Repubblica. Costa Gomes, che si trova ora in Jugoslavia, che un tentativo di colpo di Stato potrebbe essere tentato in concomitanza con l'indipendenza dell'Angola, prevista per il prossimo 11 novembre. (Ansa)

Persone citate: Carlos Fabiao, Carmo, Carvalho, Costa Gomes, De Carvalho, Maia, Nogueira, Pinheiro De Azevedo

Luoghi citati: Jugoslavia, Lisbona, Portogallo