Mandati allo sbaraglio gli agenti assassinati? di Francesco Santini

Mandati allo sbaraglio gli agenti assassinati? Versioni in contrasto sulla strage di Viareggio Mandati allo sbaraglio gli agenti assassinati? Due poliziotti sostengono: sapevamo che i banditi ricercati erano nella casa di Querceta - Il questore nega: i nostri uomini furono colti all'improvviso, durante una perquisizione ' Dal nostro inviato speciale) I Viareggio, 23 ottobre, 'Netta. e senza indecisione. ! emerge nella strage di Viareg- ; gio la versione che, ancora oggi, non è quella ufficiale. Di I nuovo stamane, per telefono,1 il"ministro deHlntemó"GuÌIha sollecitato «severità e deci-] . |sione» nell'inchiesta; di nuo vo stamane, e ormai inspiega burnente, il questore di Lue ca, Raffaele Gargiulo, ha con fermato ai cronisti la sua ver sione, ferma a un mitra che spara d'improvviso, in una 1 casa che appare disabitata e falcia tre uomini della po lizia Viareggio ! chiamata allo 1 sciopero generale, è in lutto: ; nella sala del consiglio comu- naie sono allineati i corpi del brigadiere Mussi e degli ap-! puntati Lombardi e Femiano. Vestono la divisa: hanno ac- i canto, con le vedove, i figli, e 1 una città intera sfila dinanzi a loro. Ma al dolore si aggiun- ge ora la rabbia, la consape- volezza che tre padri di fami- glia sono stati chiamati a pa-gare con la vita il prezzo di ini dovere che, questa volta, non nascondeva un insidia imponderabile. Gente muta, immobile nellincertezza, e un |solo commento, sempre lo istesso: «Allo sbaraglio, man- !dati allo sbaraglio». ;Per catturare (in casa di |Giuseppe Federigi) Massimo|Battini del quale gli inquirenti non ignoravano la pericolosità, l'operazione è stata preparata con cura. Il piano scatta all'alba di ieri. Ottanta uomini si raccolgono da tutta la Toscana negli uffici della polizia stradale di Viareggio. Sono 21 le perquisizioni ordinate dal magistrato per sgominare la banda di rapinatori che svaligia da tre mesi a questa parte gli istituti di credito toscani, ma c'è la consapevolezza che Massimo Battini, il più pericoloso, sia nel bosco di Querceta e soltanto su questo obiettivo si concentrano 20 uomini: 13 in tuta mimetica ^reparto mobile SffirSer^S5S««^SSs fi tiro dei mttra. la macchia che circonda il rifugio; sette della polizia giudiziaria, per compiere la perquisizione e arrestare il bandito. t il noi ronartn r-pWp <=i pnmiSnndS, ti rìnttnr ^^cì^ASiÌmbalai ta<i™?« ™>™ non "li nomini ir, hnVahpVp il rtphnip rerinTn rii ™nnf-chi ìpnara la nn^, rpsrn ripi hn£n t a d villetta di Federigi, squadrata in fretta dal disegno di un geometra, non è ancora finita: mancano alcuni infissi, la scala esterna è in legno traballante, i mattoni ancora nudi delle mura perimetrali sono preparati soltanto su un lato per accogliere l'intonaco, ma di certo l'edificio non appare disabitato. Vasi di fiori alle finestre, biancheria stesa ad asciugare su un filo teso nell'aia, dove due cuccioli di un cane lupo vengono incontro festosi. Ci sono due auto parcheggiate, un cavallo e nella stalla. Gli uomini della polizia, per arri- vare al primo stanzone, non fanno fatica: ce soltanto una tenda a isolarlo dallesterno. „i„r,o^i« ™a n° ' " r^Svh? ■Jr^-f , P°r[d a vet" L"e trtn Z°ra ■ re'sio delia palazzina ancora in- compieta. «Venite fuori, siamo della polizia — dice il dottor Vene- zia — dobbiamo fare una per- quisizione». Si affaccia, in mutande, Giuseppe Federigi. Va incontro agli agenti, è quasi nudo, e assicura: «Un atti- mo. ci vestiamo, e siamo da to!'». Tra gli uomini c'è l'agente Guarini che racconta: «Era spogliato, ha chiesto il tempo ' d'infilarsi i pantaloni, è rienirat° c !la chiuso a chiave la P°'''a, a v?tn»- E' Passato Qualche-minuto e la prima1 scarica di proiettili è risuonata nel silenzio: cade, con i tre ; Poliziotti uccisi sul colpo, il mmaresciallo Giovambattista dCrisci le cui condizioni, anco- ira stasera, sono gravissime, tIl dottor Venezia e l'agente ! lBelmonte escono precipitosa- 'mente dallo stanzone, la guar- rdia Guarini si apposta in un cvano laterale. «Avevo il mitra cinceppato — ci ha dichiarato min ospedale — e per salvarmi mi sono gettato dalla fiac¬ mstra». Mostra l'ingessatura ! che eli sostiene il piede fratturato e commenta: «Certo. *■' andato bene: potevo mo''ire anch'io ». Quindi questa la verità: sette uomini, Federigi che si presenta, dice che si vuole vestire ed è lasciato rientrare nella stanza dove è nascosto Bat¬ tcc; ndctini. Si da tempo ai due, gli si ■ consente di impugnare i mi- ■ tra. di sparare ali improvviso: una leggerezza pagata con la. vita di tre uomini e con un fe- ; rito molto grave. Per il Que-: store di Lucca, pero, le cose. non sono andate cosi come 1 hanno raccontata i testimo- : ni. Ha ripetuto che soltanto; m tre sono entrati nella casa; 'e subito sono stati abbattuti a colpi di mitra. Né ha cambiato versione di fronte alle contestazioni dei cronisti. Il dottor Raffaele Gargiulo, ! questore di Lucca, si è appel lato in principio alla buona fede; si è arroccato quindi, ma senza smentire, sulle notizie che ha detto di aver raccolto subito dopo i fatti; infi- ; ne si è detto fuori dalla vicen- ? da: «Non sono io parte in \ causa — ha dichiarato — coordinava l'operazione il dottor Capasso della Criminalpol di Firenze, l'inchiesta è condotta da un ispettore ge- \ nerale del ministero dell'Interno, non ritengo quindi dì dovermi informare su quanto è accaduto: c'è in corso infine un'indagine dell'autorità giù iMa7Ù7"k~ ìé7Y7ompUo'dì\sentire i venti uomini che i hanno partecipato all'opera- ! zione». Ha insistito dicendo che soltanto tre uomini sono entrati nella casa e non sette. Gli è stato domandato, allora, dove fosse stato trovato il maresciallo Crisci, ferito all'addome. Si è limitato a rispondere: «Sono dettagli sui quali non so dire, indaga l'autorità giudiziaria». Gli è stato domandato se fosse informa to che per errore al sottuffi ciale ferito sono state strette ai polsi le manette. Secco, ha dichiarato: «Non mi risulta».1 Quando gli è stato detto che " Fedengi. pnma di sparare era uscito fuori dinanzi a sette uomini che facilmente lo avrebbero potuto immobilizzare, ha concluso: «E' un particolare che apprendo in questo momento». Francesco Santini 1l; | Il maresciallo Crisci, ferito nella strage di Forte dei Marmi (Tclcfoto Ansa)

Luoghi citati: Forte Dei Marmi, Lucca, Toscana, Venezia, Viareggio