Condannati per il furto finito in una sparatoria
Condannati per il furto finito in una sparatoria Mentre stavano svaligiando una villa Condannati per il furto finito in una sparatoria Sul più bello arrivarono i carabinieri e fecero scattare le manette - Quattro anni al principale imputato, pene minori al complice e a un amico Un furto In una villa, degenerato in rapina, ha condotto ieri in tribunale (presidente Dodero, p.m. Marciante, cane. Sacco) Antonino Pollina, 18 anni, via Spontini 16 e Filippo Ferraro, 23 anni, via Brandizzo 26. A piede libero, per la stessa vicenda, è comparso Piero Cavaliere, 20 anni, via Brandizzo 4, accusato di aver fornito a Pollina e Ferraro la macchina con la quale fu compiuto il colpo, denunciandone poi falsamente il furto. Secondo l'accusa, la notte tra il 27 e il 28 febbraio scorso, in località «Al Castello» di Valdellatorre, Pollina e Ferraro, con altri due complici rimasti sconosciuti, entrarono nella villa di Giovanni Rosso, forzando il cancello d'ingresso ed una saracinesca. Gli abitanti d'una casa vicina udirono rumori sospetti e avvisarono i carabinieri di Alpignano. Quando 1 militari giunsero sul posto furono accolti con alcuni colpi di pistola, forse sparati soltanto a scopo intimidatorio. Pollina fu subito catturato, mentre i suoi complici riuscirono a fuggire. Sotto il sedile della macchina dei rapinatori, una «132» noleggiata appunto da Cavaliere perché Ferraro e Pollina non godevano più della fiducia dell'agenzia, fu rinvenuta una pistola. In un prato vicino c'erano i bossoli di due diverse armi, una delle quali, secondo la perizia, era quella ritrovata sulla «132», appartenente a Pollina. Costui fece il nome di un certo Carmelo e di un Pier Luigi Di Marco, che non furono mai identificati. Non fu però in grado di «coprire» anche Ferrara perché costui, nell'agitazione della fuga, dimenticò sulla macchina la carta d'identità. Pollina, assistito dall'avvocato Macrì, ha ripetuto la sua confes^ sione, limitandosi a negare di aver sparato. Ferraro, invece, ha negato tutto. Difeso dall'avvocato Jelasi, ha ammesso di conoscere Cavaliere ed ha detto di aver scordato la carta di identità sulla «132» la sera prima del fatto, durante una passeggiata del tutto innocente. Purtroppo una «combinazione» del genere è difficile da far digerire. E il tribunale, infatti, non l'ha nemmeno presa in considerazione. Cavaliere, patrocinato dall'avvocato De Marchi, ha ripetuto di aver noleggiato la «132» per fare ! un piacere, sia pure compensato j con 10 mila lire. «Ma non sapevo assolutamente che sarebbe servita', per commettere un furto». Per rapina, porto abusivo di armi, guida I senza patente Ferraro è stato condannato a 4 anni e Pollina, ancora' minorenne nel febbraio scorso, a 2 anni e 6 mesi. Cavaliere, per simulazione di reato, ha avuto 8 mesi con la condizionale e la non menzione. + Assoluzione per insufficienza di prove per un professore padovano, accusato di aver ingiuriato un commissario di polizia e picchiato un agente, durante una manifestazione di Lotta continua davanti alle carceri, organizzata il 17 ottobre del 1970 a Trento, negli anni caldi della contestazione. Il processo si è celebrato a Torino (terza sezione del tribunale, pres. Maccario, p.m. Giordano, cane. Casatelli), per legittima suspicione. L'avvocato Zoncan difensore dell'imputato Giampiero Bozzollato, 41 anni, abitante a Padova in Galleria Ognissanti 10, ha esibito una ricostruzione fotografica degli avvenimenti, basata sulle fotografie scattate da un operatore del giornale « Alto Adige », presente ai fatti. Dai documenti, che sono stati in parte acquisiti agli atti processuali, non emergeva una prova certa della colpevolezza dell'imputato. Di diverso avviso sono stati i giudici nei confronti del coimputato Andrea Sardi, 25 anni, romano, che è stato condannato a nove mesi per aver incitato i manifestanti contro la polizia. Filippo Ferrara e Antonino Pollina durante il processo
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