I nipoti di Frankenstein
I nipoti di Frankenstein LA CRONACA DELLA TELEVISIONE I nipoti di Frankenstein Nel debutto di Gamma il regista Nocita non ha avuto grazia? Un anziano burocrate fa un cenno ad un altro di nessuna considerazione per lo spettatore che, appena finito di mangiare, si siede in poltrona e sorbisce il caffè mentre cominciano i titoli di testa. Una buona digestione richiede tranquillità. Invece Gamma ha afferrato il predetto spettatore e lo ha scosso ben bene, senza riguardo. Lo sceneggiato ha preso il via con la faccia terrorizzata e inebetita di un giovanotto condannato a morte perché ha ucciso un agente di polizia. Due lugubri tizi lo prelevano dalla cella e pian piano — il poveretto ha le gambe molli, è comprensibile — lo accompagnano sino nella stanza dell'esecuzione capitale dove altri funerei personaggi sono in attesa. A questo punto lo spettatore di cui sopra, deponendo la tazzina del caffè, avrà mormorato al cotisesso familiare con una risatina chioccia: « Vecchio trucco, a me non la fanno... fingono di ammazzarlo e poi, all'ultimo momento... ». Ma la risatina gli si spegne in gola. Il giovanotto viene disteso e legato su un lettino simile ad un catafalco: disteso sul dorso, così che possa guardare in alto (siamo in Francia) la lama di un'allucinante ghigliottina. « Be'... — sarà stato il commento sussurrato da molti — è un eccesso di suspense... ci vogliono far tenere il fiato... ma in extremis suona il telefono, è la grazia... ». Quale stinto ceffo di eseguire. Questi preme un bottone, la lama terribile scende e taglia la testa al giovanotto. Proprio per non infierire, il regista ha ripreso l'attimo del taglio un po' da lontano: cosi niente spruzzi di sangue, né cervice che rotola, meno male... Il pubblico, che già l'altra sera aveva visto Montgomery Clift concludere miseramente i suoi giorni sulla sedia elettrica, ha avuto un sobbalzo. Ma non era finita. Autodromo, bolidi che girano velocissimi. C'è immediatamente puzza di catastrofe. Difatti. Parte una macchina e a bordo c'è il pilota Delafoy che è cognato del giovanotto di un altro pilota che ha per amante una diabolica creatu- ra, Marìanne, amante, prece- , . . , , , .. . .. dentemente, del decapitato il quale era stato spinto da lei all'omicidio mediante una potente droga... Dunque questo Delafoy arriva in curva sui 250, non piega, tira dritto, il bolide esce di pista, s'impenna, si sfascia contro un recinto, piglia fuoco: un macello, reso ancora una volta, bisogna dire, con realismo sensazionale dal Nocita che non dà tregua alla siesta dello spettatore. Basta? Non basta. Il Dela- foy viene trasportato in ospe- dale agonizzante. Anzi, è pra- ticamente morto, con circa metà del cervello spappolato. Che facciamo? Trapianto del cervello! L'ospedale (la vicenda è fantascientificamente piazzata fra alcuni anni) è attrezzatissimo e sotto speda- li campane di cristallo ha dei ! cervelli palpitanti, tenuti «vi- vi» e tolti a cadaveri caldi, ! secondo un sistema già in uso ai tempi di Frankenstein. E' chiaro che i cervelli sono di plastica, ma sono cos'i ben fatti, così ben imitati nel dettaglio, e poi c'è un movimento che li fa così sapientemente tremazzare come masse gelatinose... Digestione pacifica, buona sera. Comunque il trapianto viene realizzato, previe trapanazioni varie che bucherellano la cupola cranica del pilota. L'operazione è perfettamente riuscita, dice il primario, adesso stiamo a ve- dere cosa succede... appunto, \ C'è un po' di tutto, in Gam-1. i ca, sceneggiatura dello stesso \ Trecca e di Flavio Nicolìni i e regìa, come abbiamo detto, j. „ , ' . .- , di Salvatore Nocita): c'è la fantascienza, c'è il giallo, c'è l'intrigo da romanzo d'appendice, c'è persino il grand guignol. Il regista Nocita, con una materia del genere per le mani (un soffio e si casca nel grottesco), ha puntato tutto sull'effetto e l'ha ottenuto in pieno — almeno in questo esordio — con incalzanti sequenze piene di tensione e di drammaticità, con una ricerca continua di suspense, di \ emozioni, di colpi di scena, Il tono è decisamente cari- cato? Può darsi, ma la storia \ lo esigeva in modo perento \ rio. Il regista s'è attenuto \ sultato. non al fiacco ritmo di marca televisiva, ma a quello galoppante proprio di certi film, e questo è già un notevole ri-
Persone citate: Flavio Nicolìni, Gamma, Montgomery Clift, Nocita, Salvatore Nocita, Trecca
Luoghi citati: Francia
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