Si svolgerà a gennaio il confronto per il contratto dei metalmeccanici

Si svolgerà a gennaio il confronto per il contratto dei metalmeccanici Slittano le date per la presentazione delle richieste Si svolgerà a gennaio il confronto per il contratto dei metalmeccanici Il 13-14-15 novembre i delegati di fabbrica vareranno la "piattaforma"; il 16 a Milano vi sarà una manifestazione pubblica - Lo "slittamento" consente un dibattito più approfondito e serve alla Fini per chiarire la posizione con partiti e confederazioni Il varo della «piattaforma dei metalmeccanici» per il rinnovo del contratto di un milione e mezzo di lavoratori delle industrie private e pubbliche «slitterà» di un paio di settimane rispetto ai tempi che inzialmente erano stati previsti. Infatti — come ha annunciato ieri a Roma il segretario della Fini, Bruno Trentin, nella riunione del direttivo — la conferenza nazionale dei delegati di fab tp«ncnbrica (per l'approvazione de-1 Unitiva della «piattaforma») , si svolgerà a Milano il 13-14-, 15 novembre. Domenica 16 j novemore i metalmeccanici j cterranno, sempre a Milano,! una manifestazione pubblica | 'b\ee df "lavoratori, "in "corso nelle fabbriche. Però, servirà soprattutto per realizzare una serie di iniziative tendenti ad conclusiva. In base a queste indicazioni è prevedibile che I £ì primi incontri con la Fe- ì dermeccanica (che rappreseli-' ta le aziende private) e con i l'Intersind (che unisce le a-1 ziende pubbliche) si svolge ranno all'inizio di dicembre e che il vero «confronto» sarà in gennaio, dopo la pausa natalizia. Lo «slittamento» di una quindicina di giorni nel varo della «piattaforma» consentirà di far svolgere, in modo più approfondito, le assem- evitare il «pericolo di isola ment0» dei metalmeccanici, E' questo, almeno, il senso cne sj ricava dalla relazione cne Trentin ha svolto ieri al direttivo della Firn (che uni della i sce i metalmeccanici Cgil-Cisl-Uil). La Confindustria ha preso posizione in difesa del ruolo dell'impresa, mettendo in ri- ! lievo che controlli, condizio- J namenti, procedure limitati-, ve dell'autonomia imprendi y toriale in scelte cne ricnie. dono tempestività ed elasti- j ata, contrastano con la fun- zione dell'imprenditore e le | esigenze operative delle azien-1 de. I partiti non sono entrati j nel merito e le confederazio- , ni sindacali, a giudizio dei ! metalmeccanici, sono troppo ! prudenti. Di fronte a questo quadro, non certo favorevole, i metalmeccanici si propongono di « uscire dal guscio » per contrattaccare con diverse iniziative che vanno da una conferenza stampa, prevista per il 27 a Roma, a una se-1 ; „„,.nn ! ne di incontri con ì partiti | democratici e le amministra- : Zi0ni regionali delle aree do-- ve j metalmeccanici sono più j | numerosi « e dove si pongono più acuti i problemi dell'oc- ; cupazione e della riconversione produttiva » (Piemonte. Lombardia, Campania, eccetera). Alle confederazioni Cgil-Cisl-Uil chiedono risulta- ti concreti nei colloqui con il governo in materia di investimenti, occupazione, fisco e tariffe dei servizi pubblici. Il costo della « ipotesi di piattaforma» (il documento orientativo che si sta discutendo nelle fabbriche, ma che può ancora essere soggetto a « verifiche » ed a « precisazioni ») è del 2i!-30 per cento, secondo le valutazioni di alcuni tecnici di parte industriale. Conteggi sarebbero anche 1 statilfattr*da~espèru"di'parte , Sindacale e.'se sono esatte le , notizie che circolano, non si j discosterebbero molto da un j costo del 23-25 per cento, ! Si tratta di cifre largamen | te indicative> che Hanno il valore di pura curiosità, per- I £££ ~ - , ì ' i 1 sura definitiva delle richieste sindacali, cioè la « piattaforma » che sarà approvata alla metà di novembre a Milano. Per esempio, se il problema degli scatti di anzianità e dell'indennità di licenziamento, venisse trasferito ad una trattativa nazionale (tra Confederazioni sindacali e Confindustria) per tutte le categorie, il costo della « piattaforma » dei metalmeccanici va- rierebbe. Altro istituto che < potrebbe determinare variazioni è quello degli « assorbimenti » per stabilire i nuovi « parametri » (cioè le distanze) tra le varie categorie o livelli. Infine, i metalmeccanici non hanno ancora definito, ufficialmente, la cifra dell'aumeto, uguale per tutti. I metalmeccanici torinesi (che rappresentano con Milano una forte aliquota della categoria) terranno l'assemblea provinciale per la « piattaforma » il 7-8 novembre. Attualmente sono in corso le assemblee di fabbrica. Le prime indicazioni che provengono dai lavoratori, su alcuni punti, possono essere cosi sintetizzate. Salario Non è il punto centrale del dibattito; la gente avverte che la difesa del potere d'acquisto delle retribuzioni passa attraverso una politica di contenimento dei prezzi e attraverso misure per le tariffe pubbliche. (Di qui l'insistenza perché le confederazioni ottengano risultati in sede nazionale). Orarie- — La riduzione di mezz'ora per i turnisti (cioè far rientrare nell'orario la mezz'ora per la mensa) su- scita attente analisi. Infatti, dove vi sono i tre turni, la mezz'ora tolta al primo e al secondo turno andrebbe aggiunta al terzo turno (che oggi lavora sette ore e che dovrebbe salire a otto). Il problema non si pone per le lavorazioni dove vi sono due turni. Indennità ili anzianità e scatti — La parità normativa con gli impiegati è un problema molto sentito, ma si ammette che ci vuole una certa gradualità. Inquadramento unico — La La « quinta categoria super », oggi formata di soli impiegati, probabilmente non sarà abolita. Ci sono perplessità anche sull'opportunità di «imbottirla di operai». Si punta, invece, ad un automatismo contrattuale per i passaggi dalla seconda alla terza categoria. Straordinario — La maggior parte della gente sembra preferire l'eventuale abbassamento del limite di straordinario (che oggi è di 170 ore all'anno) piuttosto di un ricupero attraverso giornate di riposo compensativo. Sergio Devecchi

Persone citate: Bruno Trentin, Sergio Devecchi, Trentin

Luoghi citati: Campania, Lombardia, Milano, Piemonte, Roma