Preso Piromalli, boss mafioso col denaro del riscatto Getty

Preso Piromalli, boss mafioso col denaro del riscatto Getty Era riuscito ad evadere un anno fa da una clinica Preso Piromalli, boss mafioso col denaro del riscatto Getty /Nostro servizio particolarei Roma, 18 ottobre. Le manette sono scattate ! all'ora del pranzo per GiusepI pe Piromalli, boss mafioso j della piana di Gioia Tauro, j considerato tra i capi indi! scussi della 'ndrangheta calai brese. La squadra mobile l'ha ; bloccato oggi alle 13,30 sulla | soglia del ristorante «Il fungo» all'Eur, Piromalli —■ latitante dal settembre '74, quando evase I dalla clinica «Italia» di Roma I dov'era riuscito a farsi ricoverare per un'ulcera perforante j — aveva in tasca varie banco! note di grosso taglio. Il com! puter della Criminalpol ha i stabilito, poche ore dopo, che un biglietto da centomila lire fa parte del riscatto pagato, tre anni fa, per la liberazione del «ragazzo d'oro» Paul Getty junior. Anche al fratello di Giuseppe Piromalli, «Don Mommo» alias Gerolamo, durante una perquisizione in casa sua a Gioia Tauro fu sequestrata una banconota da centomila lire che risultò far parte dello stesso riscatto. Ed ecco l'elenco dei cinque «amici». Il più famoso nella gerarchia mafiosa è Paolo Di Stefano, 32 anni, di Reggio Calabria. La sua famiglia, la seconda in importanza dopo quella dei Tripodo (Don Mico Tripodo è in carcere a Saler- no), è stata coinvolta, lo scorso anno, in una sanguinosa faida nel corso della quale fu ucciso uno dei due fratelli Di Stefano, nel night «Roof Garden» di Reggio. I Di Stefano sono supersorvegliati dalla Guardia di finanza perché ritenuti tra i maggiori trafficanti di sigarette del «clan dei calabresi». Gli altri sono personaggi minori: Pasquale Condello, di j Reggio Calabria, venticin-1 quenne, già sottoposto a soggiorno obbligato, e Giuseppe j Nardi, Manlio Vitale e Gianfranco Urbani, tutti romani. A tarda sera, oltre a Piromalli, sono stati tramutati in arresto i fermi di Pasquale j Condello perché «contravven- ] ; tore» del soggiorno obbligato, j e di Giuseppe Nardi. Durante una perquisizione effettuata i nell'appartamento del Nardi, subito dopo il suo fermo, la ! polizia ha trovato 170 grammi I ' di cocaina, vari documenti1 | falsi, una pistola calibro 7,65 | e parecchi proiettili. ! Sugli altri tre, tutti rilasciaì ti, sono in corso accertamen! ti. L'indagine della questura tende ora a stabilire i motivi che avevano indotto il boss del «clan dei calabresi», PiroI malli, a darsi convegno al ri; sforante «Il fungo» con alcuni ; suoi compaesani e rappresenj tanti della «mala» romana. I Tra le varie ipotesi avanzate J (non si esclude un «vertice» ; organizzativo nel campo dei I rapimenti ), la polizia pensa I che il convegno dell'Eur possa essere messo in relazione | con il meeting avvenuto l'8 ; ottobre scorso al residence j della Camilluccia (una zona residenziale romana) tra il «clan dei calabresi» e la «mala» milanese. s. m. j;j Girolamo Piromalli

Luoghi citati: Gioia Tauro, Reggio, Reggio Calabria, Roma