Nerissima cronaca

Nerissima cronaca Nerissima cronaca Ma non soltanto a questi vertici trovavo da imparare nel leggere i giornali. L'orrore inesplicabile di un certo costume affiorava anche da modesti particolari di cronaca come questo, che spiega il motivo che indusse il nominato Gaetano Achille a larsi ingaggiare dal macellaio Alberto Mcnzaghi in occasione del sequestro ili Cristina. Le su': mansioni sarebbero state di battistrada e portalettere: « Mi disse il Mcnzaghi che lui non poteva tarlo perché era senza patente, era controllato dalla questura e, per di più, aveva la moglie gelosa ». Così si distribuiscono le parti in un delitto, tenendo conto con equanimità anche delle condizioni familiari di ciascuno. E ad Avellino, dove regolarmente morivano di salmoncllosi tutti i bambini appena nati: Ho letto che il locale procuratore della Repubblica Umberto Ferrante, suocero del proprietario della fatale clinica Malzoni, non era nemmeno convinto della necessità ili un'azione della magistratura dopo le prime quindici morti precoci: «Se avessi avuto in mano l'inchiesta non avrei guardato in faccia nessuno. Ma ci sono, poi, gli estremi, per aprire un'indagine giudiziaria? ». Se, a termini delle Weltanschaitungen familiari, c'è chi trova scusanti per i dubbi del magistrato-parente, mi appare invece tutta intrisa di umor nero la giustificazione tentata da uno dei medici che avrebbe dovuto burocraticamente inoltrare la denuncia dell'epidemia. Costui non trovò scritto salmonellosi fra i casi previsti dai moduli dei quali disponeva in ufficio, e nel dubbio si astenne: « Se non ci stava scritta vuol dire che non andava denunciata », spiegò poi con la niente del manzoniano don Ferrante. Così fra i dubbi e le incer¬ tezze di magistrati e medici i morti di Avellino 1975 hanno superato il numero di quelli del colera di Napoli 1973. Inoltre, questa volta, non era umanamente possibile ricorrere alle spiegazioni divine che allora furono invocate da un ex sindaco della città: « E' una maledizione naturale e come tale da accettare. E' la volontà di Dio, insomma, e noi cristiani non possiamo che chinare il capo. Iddio, del resto, ha dimostrato di non voler tanto male ai napoletani, tanto è vero che ha latto piovere per due giorni. Una bella lavata su tutta la città, che chissà quante vite umane ha salvato ». Chissà, naturalmente non mi spettava tentarne il conto, ma questo tema della morte epidemica che torna quasi anno per anno nell'estate italiana, a me distante dall'Italia faceva anche più effetto che se mi fossi trovato in patria nei giorni più acuti delle salmonelle. Si vede che mi ero facilmente avvezzato ad un'altra qualità di prestazioni mediche, ad un comportamento diverso delle autorità costituite in fatto di tutela della salute pubblica, prevenzione di morbi, cura dei singoli. Per quanto siano più religiosi in genere e più cristiani in specie, gli svizzeri investiti di qualche civica responsabilità non si permetterebbero mai di chiedere la pioggia a Dio per circoscrivere un colera da inquinamento. In questo campo il soprannaturale non li tenta, ed essi più tcrrestrementc si attengono ai rimedi suggeriti da scienza e da ragione, le quali saranno magari lumen siccum, luce fredda, potranno pure generare più dubbi che certezze, secondo gli scolastici perturbatori delle coscienze a■limate da buona volontà di iniziativa, ma sono di gran lunga preferibili alle rassegna- zioni superstiziose e certamente più efficaci dei tridui « ad petcndam pluviam ». Eran questi i motivi per i quali le salmoncllc viste dalla Svizzera mi impressionavano di più, come se in pochi mesi 10 là mi fossi inforesticrato, e sono pure quelli che mi fecero vedere sempre sotto la stessa luce fredda anche l'impresa « Tronado LG. » dell'ingegnere Wolfgang Gucttner, aspirante all'acquisto della Michelangelo e della Raffaello da trasformare in cliniche natanti per i cancerosi più ricchi. Cerco di non pensare al mio personale carcinoma per evitarmi 11 rischio di pregiudizi, e del resto mi pare che non ci sia bisogno di aver compiuto esperienze dirette per considerare inattendibile, a dir poco, il nuovo metodo di cura. E' però un altro il punto che io vedo centrale in questo affare e che mi sembra il simbolo di quello che alla lunga si merita l'Italia. del I. ingegnoso inventore Tronado, che è stato espulso dal Liechtenstein e che l'Australia ha sconfessato, non poteva approdare finalmente che in un paese facilone come il nostro dove la pubblica struttura sanitaria non è una cosa seria e dove quindi gli avventurieri multinazionali hanno ragione di confidare che ci sia spazio incontrollato per manovre di compravendita e speculazione, esoso sfruttamento e facili guadagni. Il solo ostacolo per Gucttner è stato infatti riscontrato sul piano sentimentale e moralistico, ed ha l'aspetto triste ed antipatico della virtù, direbbe Proust. In altri termini si teme che farebbe una brutta impressione se le splendide ammiraglie, fiori all'occhiello per la nostra marineria nei tempi d'oro del miracolo italiano, fossero destinate ad albergare d'ora innanzi solo malati irrimediabili « impegnati a giocare il loro denaro alla roulette dell'ultima speranza affidata alle onde ed alle microonde », come ha scritto in un empito di sdegno Allredo Todisco sul Corriere della sera. Sarebbe un po' la stessa sinistra storia dei passeggeri del transatlantico Tilanic che continuavano a ballare il valzer fino a pochi minuti dalla morte, ed è così che il senso permanente della patria esige adesso che le due navi abbiano destinazione più gaudiosa anche dopo cambiata la bandiera da italiana in panamense. Mi sia permesso di osservare tuttavia che noi facciamo tante cose per dar vita e incremento al sistema economico e culturale capital-consumistico e poi ci lamentiamo delle sue conseguenze. « Lorsqu'on vcut ce qu'on vcut il faut vouloir les consequences de ce qu'on vcut »: è una sentenza che amava ripetere l'ex presidente del Consiglio francese Georges Bidault. e potrebbe sembrare banale nel suo pragmatico difetto di fantasia, ma è ragionevole e consequenziaria e può insegnare molte cose a tutti.

Persone citate: Alberto Mcnzaghi, Gaetano Achille, Georges Bidault, Proust, Todisco, Umberto Ferrante, Wolfgang Gucttner

Luoghi citati: Australia, Avellino, Italia, Napoli, Svizzera