Chiedono la solidarietà degli svizzeri di Renato Proni

Chiedono la solidarietà degli svizzeri Chiedono la solidarietà degli svizzeri Nuovo attacco francese contro il vino italiano (Dal nostro corrispondenteI Bruxelles, 16 ottobre. La crisi del vino tra l'Italia e la Francia si allargherà forse alla Svizzera. Secondo voci che circolano a Bruxelles, i produttori di vino francesi — preoccupati dalla concorrenza del nostro vino da tavola sul mercato elvetico — hanno chiesto alle autorità svizzere di controllare in qualche modo le importazioni di vino di basso costo di origine italiana. Il governo francese da cinque settimane mantiene già un dazio del dodici per cento sul vino importato italiano. La misura protezionistica di Parigi ha spinto il governo di Roma a porre una pregiudiziale al negoziato per un nuovo regolamento comunitario sul vino, martedì scorso al Lussemburgo. Non soddisfatti di aver bloccato le nostre esportazioni, i francesi ora vogliono interferire nel commercio tra la Confederazione elvetica e l'Italia. E' paradossale che un Paese della Cee, oltre a ostacolare la libera circolazione delle merci nell'area comunitaria in violazione del Trattato di Roma, cerchi adesso di limitare le esportazioni di un Paese associato in una nazione extracomunitaria. A causa del loro alto prezzo, infatti, i vini di qualità francesi subiscono la dura concorrenza del nostro prodotto. Una bottiglia di vino ordinario italiano costa circa milleduecento lire in meno di una bottiglia di vino francese di origine controllata. Secondo una statisti¬ ca, la Svizzera importa sessanta milioni di litri di vino all'anno dall'Italia e si vorrebbe che questo quantitativo fosse ridotto a venti milioni di litri, cioè a un terzo. La Francia deve abolire il dazio sul nostro vino entro otto giorni o sarà deferita alla Corte di giustizia europea, ma evidentemente i gruppi di produttori del vino del Midi non intendono desistere dal tentare di danneggiare i nostri viticoltori. E' da qualche anno che le nostre esportazioni di vino da tavola in Svizzera aumentano, mentre calano quelle del vino di origine controllata francese. Contemporaneamente, l'anno scorso, il consumo di vino in Svizzera è sceso del 7 per cento. I produttori di vino svizzeri, naturalmente, sostengono la politica francese di ostacolare le vendite del nostro vino nella Confederazione e hanno già sollecitato il governo di Berna a prendere le opportune misure restrittive, tanto più che il raccolto di uva, quest'anno, in Svizzera sarà abbondante. Per i produttori italiani, che già perdono alcuni miliardi di lire di fatturato al mese a causa del dazio francese, il problema si presenta delicato. E' urgente, secondo Bruxelles, che il ministro Marcora e il sottosegretario Lo Bianco accettino al più presto di riprendere le discussioni sul nuovo regolamento sul vino per superare definitivamente la crisi tra la Francia e l'Italia. Renato Proni

Persone citate: Lo Bianco, Marcora