Oltre 4200 miliardi per combattere la crisi di Emilio Pucci
Oltre 4200 miliardi per combattere la crisi Il Senato ha convertito in legge i decreti anticrisi Oltre 4200 miliardi per combattere la crisi Provvedimenti per l'edilizia, le esportazioni, l'industria, l'agricoltura, il Mezzogiorno, le opere pubbliche e i trasporti - Non ci sarà fiscalizzazione degli oneri sociali Roma, 15 ottobre. E' durato poco più di una ventina di giorni l'iter parlamentare dei due decreti governativi per il rilancio dell'economia e dell'occupazione. Votati definitivamente dal Senato questa notte, i provvedimenti a sostegno dell'edilizia abitativa e ospedaliera, delle esportazioni, dell'industria, dell'agricoltura, del Mezzogiorno, delle opere pubbliche e dei trasporti (con stanziamenti per oltre 4200 miliardi di lire) sono ora legge ordinaria dello Stato. Deputati e senatori, nel corso del dibattito, hanno apportato diverse modifiche al testo originario del «pacchetto» anticrisi. Particolarmente interessante è l'emendamento che cancella la fiscalizzazione degli oneri sociali (cioè a carico dello Stato) per la manodopera femminile, in previsione di una legge organica su tutto il sistema degli oneri sociali. Un'altra «novità» riguarda i mutui concessi ai comuni fino all'importo di 1000 miliardi di lire, per la costruzione di scuole, asili-nido, ospizi per vecchi, fognature, strade, ecc. Questo comunque il quadro definitivo degli interventi nei vari settori. • Edilizia — L'80°o dei 600 miliardi stanziati per il settore abitativo sarà ripartito fra le Regioni; il rimanente 20 per cento resterà al Governo per interventi straordinari urgenti. All'edilizia convenzionata andranno altri 40 miliardi. Per l'edilizia ospedaliera sono stati stanziati 600 miliardi, da ripartirsi fra le regioni. • Esportazioni — Aumento del plafond assicurativo 1975 de, 1400 a 2500 miliardi; plafond di 2500 miliardi per il 1976; garanzia assicurativa, fuori plafond, per le operazioni già avviate lo scorso anno, per una spesa di 100(1 miliardi; aumento delle disponibilità del mediocredito di 300 miliardi; rapidi rimborsi (l'80 per cento entro tre mesi) dell'Iva e dell'Ige agli esportatori; il completo rimborso dovrà essere fatto entro il 30 giugno 1976. • Industria — Rifinanziamento della legge 623 per la ristrutturazione della piccola e media industria per un importo di 15 miliardi per il 1975, di 85 miliardi per ciascuno degli anni dal 1976 al 1978, di 80 miliardi per ciascuno degli anni 1979 e 1980, di 75 miliardi per ciascuno degli anni dal 1981 e 1932 e di 50 miliardi per l'anno 1983; viene anche estesa l'agevolazione sui tassi di interesse a tutti i contratti di mutuo stipulati entro il 16 settembre 1974. • Agricoltura — Stanziamento di 60 miliardi per coprire i finanziamenti integrativi previsti dal Feoga (che comprendono opera di irrigazione, allevamenti, piantagioni, ristrutturazioni aziendali, centrali ortofrutticole, cantine sociali, oleifici, impianti I lattiero-caseari, mangimifici, I acquedotti ed elettrodotti); j 260 miliardi per i progetti di | irrigazione; 85 miliardi al fondo di rotazione per la meccanizzazione agricola (per mezzadri, coloni e cooperative l'importo del mutuo sarà commisurato al 100 per cento della spesa riconosciuta ammissibile); 130 miliardi per le attività di bonifica; 200 miliardi al fondo per il potenziamento della zootecnia; 10 miliardi di contributi di avviamento alle organizzazioni di produttori; interventi di 4 miliardi per la commercia lizzazione dell'olio di oliva; 20 miliardi per le opere di forestazione; 8 miliardi contro gli incendi boschivi. • Trasporti — Per il rilancio del «piano 1ttmscmqtrmautobus» alle Regioni vengono concessi 30 miliardi per cinque anni; 11 miliardi per le metropolitane di Roma e Milano; l'autorizzazione di spesa per gli aeroporti sale da 200 a 351 miliardi (9 miliardi sono riservati allo scalo di Fiumicino). • Mezzogiorno —■ Stanziamento di 1000 miliardi — dei quali 300 destinati all'agricoltura — quale anticipo del rifinanziamento di 20 mila j miliardi previsto per la Cas- ! sa. L'80 per cento dei 1000 miliardi risulta già investito. Dallo stanziamento di 300 miliardi riservati all'agricoltura, 200 miliardi sono stati destinati per l'esecuzione di opere di irrigazione, 50 miliardi per la concessione di anticipazioni e contributi alle cooperative e 50 miliardi per ia forestazione. • Infrastrutture — Porti: 50 miliardi da destinare pre¬ valentemente agli scali di Genova, Napoli e Trieste. Cantieristica: 20 miliardi. Strade: 300 miliardi all'Anas per il completamento delle opere più urgenti. • Enti locali — I fondi speciali originariamente assegnati ai Ministeri o alla Cassa depositi e prestiti saranno ripartiti tra le regioni per i settori di loro competenza. Emilio Pucci
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