Ferì a morte suo marito è condannata a 14 anni

Ferì a morte suo marito è condannata a 14 anni Casalinga di Nichelino giudicata in assise Ferì a morte suo marito è condannata a 14 anni L'imputata: "Lui era ubriaco, litigavamo in cucina; cadde da solo sul coltello che avevo in mano" - Il p.m. aveva chiesto 16 anni E' stata condannata a 14 anni di carcere dalla corte d'assis3 la casalinga che accoltellò a morte durante una lite il marito ubriaco, il 25 ottobre del 1973, nella cucina del suo alloggio, a Nichelino, Largo 1" Maggio n. 5. Fiordalisa Boscolo, 52 anni, nativa di Chioggia come il marito, ha accolto la sentenza in silenzio, cntnando il capo. Per lsi, se non interverrà una sentenza della Cassazione, la vita è come se fosse finita ieri pomeriggio quando la corte d'assise (presidente Luzzatti, pm Zagrebelsky, cane. Ferlito) l'ha riconosciuta colpevole dell'omicidio volontario di suo marito Menotti De Grandls, 48 anni. « Non volevo ucciderlo — ha ri- petuto la donna ai giudici popolari quando è stata interrogata ieri mattina al processo — non mi ero nemmeno resa conto di averlo ferito. Eravamo in cucina e io avevo in mano il coltello della carne. Lui era ubriaco, come al solito. Ad un certo momento, sollevando una sedia per scagliarmela addosso, barcollò ruotando su se stesso e, perdendo l'equilibrio, mi piombò addosso. Fu mio figlio Denis (uno dei quattro figli nati dal matrimonio) che entrando in cucina si accorse del sangue che macchiava la camicia del padre. Lo caricammo sulla macchina e lo portai all'ospedale ». Questa la sua versione dei fatti. Un racconto al quale il pubblico ministero Zagrebelsky non ha prestato fede chiedendo la condanna dell'Imputata a 16 anni. Il perito d'ufficio prof. Baima Bollone ha escluso che il racconto della casalinga possa rispondere a verità: « La ferita è profonda 10 centimetri, il colpo è inferto dall'alto verso il basso ». Il perito di parte professor Pontrelli aveva sostenuto esattamente il contrario. I difensori, avvocati Gabri e Longhetto, hanno escluso qualsiasi intento omicida da parte della casalinga. « La loro unione era ormai soltanto una triste convivenza — ha detto l'avvocato Longhetto — ma Fiordalisa Boscolo non aveva alcun motivo per uccidere. L'operaio morto era minato gravemente nel fisico, da una operazione alle corde vocali, dalla cirrosi epatica e da un sospetto tumore. Gli restava ben poco da vivere ». |

Luoghi citati: Chioggia, Nichelino