Bolletta Enel di 1 millanto

Bolletta Enel di 1 millanto Al Comune di Vicenza Bolletta Enel di 1 millanto "Pagheremo a rate", promette l'assessore alle Finanze - Le minacce dell'azienda gli avvertimenti che di solito accompagnano simili atti. Il conto presentato al Comune per il consumo dell'energia elettrica supera gli 897 milioni di lire, ma la fattura non finisce qui: si devono aggiun- gere altri 29 milioni per gli interessi maturati nel periodo tra marzo e agosto. E adesso, che cosa succederà? Nell'ingiungere il pagamento entro otto giorni, l'Enel avverte che si riserva di prendere «ogni più idonea mi stativa» per il recupero del- l'ingente somma. In teoria, il compartimento potrebbe de cidere di passare al cosiddet- to «taglio dei fili», di far piombare nel buio strade e piazze di Vicenza, di togliere d'un tratto la corrente elettrica alle aziende municipalizzate. Ma si spera che la pratica sia meno dura: con la buona volontà, si dovrebbe giungere a un compromesso, a una copertura rateale del gigantesco debito. All'amministrazione vicentina, la «super bolletta» è arrivata ieri. E naturalmente è stata un'amara sorpresa. «Certo — dice l'assessore alle Finanze, Valentino Balzi — la gente si spaventa di fronte a simili cifre. Ma vii pare che non sìa il caso di impressionarsi troppo: si può ricondurre, il problema a proporzioni più modeste. E innanzi tutto voglio dire che sono un po' amareggiato per l'arrivo di questo atto di ingiunzione. Non me lo sarei proprio aspettato. Comunque, a mio avviso, si sta dando una certa pubblicità, un tantino esasperata, a una questione che poteva essere affrontata senza clamori, anche se in definitiva si tratta di un caso che rispecchia le difficoltà finanziarie in cui versa il nostro Comune». Adesso, si cercherà di tappare in qualche modo questa grossa falla che il consumo di energia elettrica ha aperto nell'amministrazione pubblica di Vicenza. «Noi riteniamo di poterlo fare in un tempo relativamente breve — assicura l'assessore alle Finanze — anche perché abbiamo già predisposto un piano di ammortamento. Cosa vuole, la situazione è quella che è, lo sanno tutti: alquanto pesante, anomala. E miracoli non ne fa nessuno». L'assessore alle Finanze di Vicenza mette sotto accusa la riforma tributaria. «Prima — osserva Valentino Balzi — esistevano due fondamentali entrate: le imposte dirette e quelle indirette, che consentivano all'ente locale aittono mia finanziaria e una certa li quidità di bilancio. E' risaputo che non esiste autonomia nelle spese se non c'è quella finanziaria. Ecco perché mol'j. C™"»4. C°lilnno°'sempre puntato sul pareggio del bi ituttt0tHUrf-t, „;;„ mniùtiMmis ™"„Jl„"t„„ lancio, anche per evitare i lunghi defatiganti controlli della finanza centrale. Tutto ciò. però, è stato sconvolto dalla legge sulla riforma tributaria che ha tolto agli enti locali il diritto di imposizione, non solo, ma la possibilità di partecipare alle entrate dello Stato a determinati parametri e non a misure fisse e monetaria». Giuliano Marchesini (Dal nostro inviato speciale! Vicenza, 9 ottobre. Si parla molto, in questo periodo, di bollette «salate». Ma quella che il Comune di Vicenza deve pagare, per la fornitura di energia elettrica. I sa dove trovare il denaro per j far fronte al colossale debito. costituisce forse una specie di ; record: sfiora il miliardo di j lire. E, sul momento, non si \ La situazione si trascinava, j sempre più pesante, da sei I mesi. Nei giorni scorsi il coni- \ partimento di Venezia dell'E- ! nel ha rotto gli indugi, ricor- 1 rendo alla maniera brusca: j . ha spedito all'amministrazio-1 i ne civica vicentina un'ingiun , I zione di pagamento, con tutti |

Persone citate: Giuliano Marchesini, Valentino Balzi

Luoghi citati: Comune Di Vicenza, Venezia, Vicenza