Denunce nel pallone scommesse abusive

Denunce nel pallone scommesse abusive La polizia nello sferisterio torinese Denunce nel pallone scommesse abusive Solo ad Alba esiste un totalizzatore "ufficiale" - La federazione, che finora ha chiuso un occhio, ora condanna il gioco d'azzardo Terremoto nel pallone elastico: il mondo degli scommettitori è a rumore e in aperta rivolta per una improvvisa irruzione di un brigadiere e di un agente della squadra mobile (3-' sezione, repressione gioco d'azzardo, diretta dal dr. Marco Rosa) nello sferisterio di corso Siracusa angolo corso Tazzoli durante la gara amichevole fra la formazione di Beimonte e Balocco e quella di Devia Galliano. Sono stati fermati e denunciati — dopo i controlli del caso — due scommettitori per gioco d'azzardo e sequestrati un biglietto da cinquantamila lire e due da diecimila (strappati). Le denunce porteranno naturalmente ad un processo e ad una conseguente ammenda per gioco d'azzardo, più un rigoroso divieto (contemplato già nella licenza concessa per l'uso dello sferisterio) a qualsiasi scommessa ai bordi del terreno di gioco. Questo è quanto riguarda strettamente il fatto giuridico della questione, ma le ripercussioni pratiche immediate sono enormi nell'ambito di questo sport antico e ricco di tradizioni. Ci si chiede infatti cosa succederà adesso sugli 'tri sferisteri e come si comporteranno le relative questure io la Finanza, intervenuta già anni addietro a reprimere le scommesse). Solo al « Mermet » di Alba infatti esiste un regolare botteghino con totalizzatore, sugli altri campi (Cuneo, Monastero Bormida, Verduno ecc.) le scommesse si fanno ugualmente e anche con grosse puntate, neppure all'insaputa della stessa Fipe (Federazione italiana pallone elastico), che ha sempre chiuso un occhio. « Morendo le scommesse muore anche il pallone elastico — ci diceva settimane addietro un dirigente di una società a Monastero Bormida —. La gente delle Langhe adora il pallone ma vuole anche poter scommettere: bisogna disciplinare le giocate e trovare un accordo con la Siae per evitare che anche qui si crei il regno degli abusivi ». E proprio l'atteggiamento di un certo clan di scommettitori (che hanno insultato a lungo dopo il > giallo » e quasi malmenato il commissario di zona Bruno Manfredi presente allo sferisterio torinese) ha provocata la violenta reazione della Federazione. « Nessuno si è mai opposto decisamente al fenomeno delle scommesse — ha dichiarato Manfredi —. La Federazione stessa ha tardato troppo ad intervenire. Non si deve giungere agli episodi di teppismo registratisi a Torino (Manfredi ha sporto denuncia contro ignoti per insulti e minacce, n.d.r.) per avere il controllo di uno sleristerio. Il pallone elastico, soprattutto per arrivare ai giovani, deve ripulirsi delle scommesse ed io in federazione l'ho sempre sostenuto. Ben venga questo terremoto ». La tempesta, a livello di provvedimenti, investe la stessa Uspe (Unione Sportiva Pallone Elastico) che ha avuto in concessione dalla Fipe, assieme alle altre società Pegat e Berrutino Club, lo sferisterio di corso Siracusa costruito dal Comune. La licenza rilasciata dalla questura di Torino per l'esercizio dell'attività pallonistica prevede infatti — in base alla legge — che sul terreno sia vietato il gioco d'azzardo come in qualsiasi bar od altro esercizio. La Flpe dopo il sequestro delle puntate abusive e la denuncia degli scommettitori, può quindi prendere provvedimenti contro la società, comminandole una multa, come potrebbe prenderli contro qualsiasi altra sodalizio in cui venisse accertato lo svolgersi delle scommesse. Ciò in pratica comporterebbe la fine delle giocate perché non esistono leggi che le consentano e I botteghini — a detta delle società — sono passivi per l'ingente gettito sulle giocate dovuto alla Siae. « In Lombardia ad esempio — continua Manfredi —■ le scommesse non esistono, all'estero neppure (il pallone elastico si pratica con successo in Belgio, Francia e Olanda], in Liguria stanno scomparendo o rimangono come casi isolati. Per portare questo sport dove non lo conoscono, soprattutto a Torino dove si può riattare lo sleristerio "Fortino" d'accordo con i comitati di quartiere, occorre eliminare le scommesse ». La Federazione (un po' in riI tardo) è uscita allo scoperto; come reagiranno ora i tifosi e gli incalliti scommettitori, abituati a passarsi di mano con alterna fortuna biglietti da diecimila o cinquantamila per non parlare degli chèques dei professionisti? Domenica, dopo la bufera, si constateranno gli effetti. Giovanni Binda

Persone citate: Devia Galliano, Giovanni Binda, Marco Rosa, Mermet