Consultazione dei cittadini

Consultazione dei cittadini Nuovo modo di governare Consultazione dei cittadini Il sindaco: "Spieghiamo ai quartieri le nostre possibilità e le linee su cui muoverci e raccogliamo una carta delle necessità" I motivi che hanno indotto la nuova giunta ad imboccare la strada della consultazione popolare prima di affrontare i gravi problemi che affliggono la città, sono stati illustrati ieri dal sindaco Novelli e dall'assessore al decentramento Viniligni: « Dare ai cittadini elementi di conoscenza della realtà in cui ci troviamo ad operare; fornire una serie di strumenti che vanno dal bilancio alle disponibilità finanziarie del Comune; indicare le linee sulle quali intendiamo muoverci, programmare e compiere delle scelte ». La situazione economica, difficile per tutti, ha assunto per Torino punte drammatiche. « Sta ben chiaro — ha detto Novelli — che non voglio polemizzare con il passato, comunque più volte è accaduto che i bilanci, presentati in pareggio, venissero smentiti da un consuntivo in disavanzo ». Il debito complessivo, accumulatosi negli anni, sflora i 300 miliardi con l'aggravante che lo Stato, proprio a causa dei bilanci stilati in pareggio, non presta le garanzie per contrarre nuovi mutui. Poiché alcuni vecchi debiti sono in fase di estinzione, si calcola che la disponibilità finanziaria si aggiri sui 30 miliardi. Una goccia in un mare di debiti. « Dovremo inventare soluzioni die ci permettano non solo di tenere aperta l'azienda ma anche di affrontare alcuni problemi pressanti ». « Noi spieghiamo queste cose nei quartieri — ha detto ancora il sindaco — e raccogliamo una serie di indicazioni, una sorta di "carta delle necessità". Su ogni voce diamo risposte e ci assumiamo impegni ». Nei piani per il decentramento del governo cittadino, ancora in fase di studio, si prevede di reperire entro l'estate '76 spazi coperti di almeno 500 metri quadrati da mettere a disposizione di ciascun quartiere perché gli abitanti « si incontrino, discutano, si confrontino ». Più spinoso è il problema delle elezioni dei Consigli, vincolato alla approvazione di un nuovo regola¬ mento, dopo che il tribunale amministrativo ha bocciato la precedente delibera comunale. Anche tecnicamente si dovrà decidere se eleggere i Consigli tutti insieme o nel giro di tre o quattro domeniche, in ogni caso entro l'estate prossima. Il sindaco ha concluso: « Al termine della consultazione con i quartieri e dopo una serie di incontri con le categorìe professionali i consìgli di fabbrica e le altre forze sociali, saremo in grado di presentare per la discussione le linee del programma che non prevediamo quinquennale, sia per la gravità della crisi in atto sia perché a partire dal '78, è prevista la modifica del rapporto di prelievo fiscale ». Dunque « linee orientative a tempi lunghi ma interventi a tempi brevi e medi ». Secondo Vindigni, questo nuovo metodo di governo ha avuto « reazioni positive ». Ha spiegato: « In risposta alle richieste abbiamo ricevuto una serie di dossier preparati con attenzione, completi ed attendibili ». Ha aggiunto: « E' certo che la consultazione non potrà continuare con i ritmi attuali, ma questo si sa, è un momento di particolare importanza. In seguito. In fase di redazione del bilancio, parteciperemo ad almeno due sedute di lavoro del Coordinamento dei quartieri per presentare le nostre conclusioni ». Sono previsti altri incontri nei quartieri (« di modifica, di verifica e di controllo ») su ciò che si è realizzato. Infine la zonizzazione. Con un lavoro « molto serrato da concludersi nell'arco di 15 giorni », Vindigni spera di giungere ad un progetto di suddivisione in zone per tutta la città che comprenda distretti scolastici, centri sanitari, consigli di quartiere. Considerando che il territorio cittadino è diviso in 18 fette per quanto riguarda le zone sanitarie del Comune, in 21 per la Provincia e in 26 per i quartieri. « è chiaro che non è possibile una gestione organica dei servizi comuni al quali, successivamente, se ne potranno aggiungere altri. Come per esemplo quelli forniti dai vari enti territoriali ed assistenziali ». c. no.

Persone citate: Novelli, Vindigni

Luoghi citati: Torino