Mazara in lutto

Mazara in lutto Tragedia di pescatori Mazara in lutto Mazara del Vallo, 6 ottobre. Sono ancora tutte abbrunate le bandiere dei 400 motopescherecci ancorati da ieri notte in segno di protesta nel porto canale di Mazara del Vallo. Le bandiere a mezz'asta non simboleggiano soltanto il lutto dei cinquemila pescatori della flotta più importante del Mediterraneo per la morte del diciannovenne Salvatore Foraneo, ucciso da una cannonata sparata contro il motopeschereccio « Gima » da una motovedetta tunisina nel Canale di Sicilia, ma la partecipazione al dolore di tutta la popolazione di Mazara, che sull'attività peschereccia basa la propria economia. Sono altre migliaia e migliaia di lavoratori dei cantieri, delle fabbriche di ghiaccio, delle industrie conserviere; gli addetti ai rifornimenti, ai trasporti, ai servizi. Le banchine del porto, dalle prime luci dell'alba, sono affollate di gente che commenta la vicenda del « Gima », che esprime tutta la preoccupazione per l'incertezza che incombe sulla ripresa dell'attività peschereccia. Capitani dei motopescherecci hanno deciso di sbarcare in massa e in mattinata andranno nella capitaneria di porto per consegnare i loro libretti di imbarco, in modo che nessuna unità potrà staccarsi dagli ormeggi. In relazione al grave incidente, si è appreso alla Farnesina che il ministero degli Esteri continua i contatti con le autorità tunisine anche al fine di puntualizzare le loro responsabilità. Di fronte al ripetersi di episodi del genere ed allo scopo di tutelare gli interessi dei nostri pescatori, il ministero degli Esteri prosegue l'azione da tempo intrapresa per riprendere al più presto e giungere ad una conclusione favorevole del negoziato col governo di Tunisi per il rinnovo dell'accordo sulla pesca. Nel pomeriggio è stata eseguita nell'obitorio del cimitero di Mazara del Vallo l'autopsia di Salvatore Foraneo. I funerali si svolgeranno domani mattina alle 11 a spese del comune. La giunta, nel corso di una riunione straordinaria, ha proclamato il lutto cittadino ed ha anche deliberato l'erogazione di un contributo per la famiglia della vittima. Nel pomeriggio si è anche svolta una riunione degli armatori, una parte dei quali ha aderito alla protesta dei capitani mentre altri avrebbero voluto che i pescherecci riprendessero il mare. Con riferimento a notizie apparse sui giornali circa il servizio di vigilanza pesca svolto da unità della marina militare, ambienti qualificati del ministero della Difesa forniscono alcune precisazioni. Normalmente — è stato fatto notare — la sorveglianza viene esercitata con una unità navale, saltuariamente in mare nelle zone più frequentate dai pescherecci in ciascuno dei due settori adriatico e nordafricano. Ai primi di settembre, in seguito all'accentuarsi dei sequestri di battelli da parte delle motovedette tunisine, la marina ha rinforzato il dispositivo di vigilanza a Sud della Sicilia, mantenendo ben tre unità pressoché costantemente dislocate nelle zone più delicate, ed elicotteri schierati a Trapani ed a Catania. In tutto questo periodo le unità di sorveglianza hanno validamente contribuito in varie occasioni ad evitare catture e a dirimere controversie. (Ansa)

Persone citate: Salvatore Foraneo

Luoghi citati: Catania, Mazara Del Vallo, Sicilia, Trapani, Tunisi