West corrotto di Douglas

West corrotto di Douglas PRIME VISIONI SULLO SCHERMO West corrotto di Douglas "I giustizieri del West": quando gli "uomini d'ordine" aspirano al potere, senza scrupoli I giustizieri del West («Posse ») di Kirk Douglas, con Kirk Douglas, Bruce Dern, Bo Hopkins. Americano a colori. Cinema Vittoria. (p. p.) I delinquenti non sono unicamente coloro che compaiono nei manifesti con il volto sottolineato dalla scritta « Wanted », ricercato. Kirk Douglas, per il suo esordio come produttore e regista, svolge una tesi ardita e al tempo stesso in linea con il gusto corrente. / giustizieri del West è ardito in quanto dimostra, con un'intelligente trovata di sceneggiatura e un efficace tratteggio dei caratteri, che un commissario governativo incaricato di ripulire il West va messo sullo stesso piano d'un bandito specialista nell'assalto ai treni. Ma il film è anche vicino all'opinione pubblica di oggi, la quale vede la solitudine e la corruzione del potere, dopo il caso Watergate. Il Nightingale interpretato da Douglas è un ambizioso che, presentandosi come uomo d'ordine, punta alla carica di senatore. La sua determinazione nel braccare i fuorilegge mira in sostanza a procacciare voti. Il temioile Strawhorn cade in trappola; sarà la perla da ostentare davanti al governo e all'elettorato. Invece, per un caso fortuito e per la sfrontatezza del bandito, le cose precipitano. Strawhorn cattura a sua volta Nightingale e pretende che gli uomini di costui, per il riscatto, derubino gli abitanti del villaggio. Gli sbirri non si fanno pregare e passano dalla parte di Strawhorn quando quest'ultimo dà a loro il maltolto. Nightingale li maledice, nel silenzio ostile del paese che ha scoperto la vera natura del paladino della legge. imbiKtdsd Il film, con l'aspro finale, insegna a diffidare degli uomini d'ordine che assoldano bande di giustizieri freddi, implacabili, in camicia nera. Kirk Douglas insiste magari troppo nel delineare secondo le convenzioni i personaggi di contorno. Nonostante queste sbandate, un'opera prima da considerare positivamente. a a , e a pia» e per mezzo della quale il regista di Orestea e dell'Orzando Furioso, ha operato «un confronto tra i diversi progetti di società ideale: un'opera che, nel rispetto del testo originale, conduce ad una realtà teatrale nuova, segnata dalle tensioni di oggi nella ricerca di migliori strutture sociali». L'impianto scenico di Damiani conserva il «macchinismo » che ha reso celebre l'Orlando. Allora, il pubblico, in piedi, veniva coinvolto (quando non travolto) dai carrelli in movimento. Qui sarà seduto con le scene che scorreranno su rotelle spinte sulla pista dagli attori. Compariranno anche vecchie auto, una corriera e un aereo Piper della prima guerra mondiale. FEmpsssvpcpdcd