Rogo di due ore nella notte di Gino Mazzoldi

Rogo di due ore nella notte Rogo di due ore nella notte (Dal nostro corrispondente) Milano, 6 ottobre. Due inchieste, una amministrativa e l'altra penale, dovranno scoprire gli autori dell'incendio appiccato la notte tra sabato e domenica alle suppellettili e agli armadi della cancelleria della seconda sezione della Corte d'Assise di Milano, dove erano custoditi i fascicoli di importanti processi politici, tra cui quelli che riguardano gli estremisti di destra Vittorio Loi e Maurizio Murelli, condannati per l'uccisione dell'agente Marino, e quelli del brigatista rosso Roberto Ognibene, condannato per la sparatoria in cui uccise il maresciallo dei carabinieri Felice Maritano, nonché gli incartamenti relativi ai processi dalla prossima settimana al luglio 1976 inerenti ad alcuni episodi di mafia. La prima inchiesta, che dovrà accertare come gli incendiari siano venuti in possesso delle chiavi della stanza, sarà condotta da Mario Trimarchi, presidente della Corte d'Appello. Della seconda se ne occuperà la Procura della Repubblica. Non è la prima volta che il palazzo di giustizia di Milano è preso di mira da sconosciuti per la distruzione di processi, ma in passato i danni erano stati pochi e trascurabili. Stavolta invece l'incendio ha avuto effetti disastrosi. Quasi nulla è rimasto nella stanza e neppure gli armadi hanno resistito alle fiamme. I vigili del fuoco hanno trovato un mucchio di cenere. Salvatore Paulesu, procuratore generale della Repubblica, ha dichiarato stamane: «Mi risulta che la sorveglianza del palazzo sia bene espletata dai carabinieri e dalla polizia. Comunque il palazzo non si può sorvegliare per la sua architettura: ci siamo sempre lamentati dì questo edificio costruito senza alcun criterio e io stesso più di una volta ho fatto presente i rischi che si potevano correre tenendo conto di analoghi episodi accaduti in passato. Non so ancora se l'inchiesta penale verrà da vìe avocata o meno ». La cancelleria devastata dalle fiamme è al primo piano. Secondo gli inquirenti, con ogni probabilità sabato pomeriggio gli incendiari sono entrati nell'edificio nascondendosi negli scantinati, un labirinto sicuro per chi voglia trovare rifugio anche perché non c'è illuminazione. Nella notte poi, il piromane (o i piromani) sarebbe salito al primo piano ed avrebbe realizzato con calma il suo piano, spargendo benzina o cherosene sui documenti. Nella stanza gli inquirenti hanno trovato una tanica in plastica di tre litri, ma altre devono essere state distrutte dalle fiamme. Dopo essersi assicurato che il rogo avreobe incenerito tutti i fascicoli, lo sconosciuto sarebbe tornato negli scantinati oppure sarebbe fuggito scavalcando uno dei tre cancelli non custoditi. E' stato accertato che l'incendiario doveva avere molta dimestichezza con il posto. L'allarme è stato dato ieri mattina alle 8 dai carabinieri, che hanno chiamato i vigili del fuoco. Quando i pompieri sono giunti sul posto hanno subito accertato che le porte erano chiuse dall'esterno e che l'incendio divampava da almeno due ore: le fiamme hanno avuto il tempo d'incenerire ogni cosa. Per accertare le cause, le modalità e il tempo di sviluppo dell'incen; dio, il sostituto procuratore I della Repubblica di turno, ! Guido Viola, ha ordinato una i perizia tecnica. Gennaro Di Miscio, presidente della Corte d'Assise, ha dichiarato: «E' stata compiuta oggi una dettagliata ispezione per stabili| re con certezza cosa è andato distrutto e cosa invece è scampato alle fiamme. Posso anticipare fin d ora che si so- no salvati gli originali delle sentenze di primo grado dei I processi Loi e Murelli e Ogni- 6e7ìe ed è stato recuperato il registro nel quale sono elencati processi, imputati, imputazioni, autorità che ha agito, data della trasmissione degli grado, esito, impugnazione e data della trsìnissione degli atti: servirà come traccia preziosa per il lavoro dì ricostruzione. Inoltre, perizie verbali di polizia ed altre documentazioni possono essere recuperate attraverso le copie in possesso degli uffici competenti e degli avvocati. Più diffìcile sarà la ricostruzione dei verbali dei dibattimenti processuali. Una parte di quello relativo al processo Loi. però, fu registrata e quindi è senz'altro recuperabile. E' ovvio che qualora non fosse possibile ricostruire i verbali dei dibattimenti, essi andrebbero rinnovati completamente o parzialmente in appello. Ciò comporterebbe un notevole spreco di tempo, ma non credo si possa arrivare alla scandenza dei termini di carcerazione preventiva degli imputati e al loro rilascio». fatto sapere che collaboreranno con la giustizia, mettendo a disposizione tutto quanto è | in loro possesso in relazione ai fascicoli andati distrutti. Gino Mazzoldi 1 Anche gli avvocati, a nome I del presidente del loro Ordì-1 ne. Giuseppe Prisco, hanno 1 |

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