Al di sopra della legge di Fabrizio Carbone

Al di sopra della legge Al di sopra della legge (Nostro servizio ■particolare) Roma, 3 ottobre. Emergono retroscena precisi sulle attività di picchiatore di Andrea Ghira (latitante) e Angelo Izzo (arrestato), ritenuti responsabili dell'uccisione di Rosaria Lopez e del ferimento di Donatella Colasanti. Per Gianluca Sonnino, accusato di favoreggiamento, c'è, insieme a Izzo, la condanna a due anni per violenza carnale ma neppure un giorno di prigione. Si sfogliano i «dossiers» dell'ufficio politico della questura, il libro bianco dell'«Anpi» (Associazione nazionale partigiani d'Italia), l'indagine conoscitiva della Regione Lazio, le denunce alla magistratura da parte del «Cogidas» (Centro operativo genitori antifascisti), gli appelli lanciati dall'associazione degli scouts: Andrea Ghira è onnipresente, pluridenunciato, autore di perlomeno 12 aggressioni contro studenti e genitori. Ecco i dati salienti che risalgono a tre anni fa: 13 ottobre '72, aggressione nel cortile del liceo «Giulio Cesare». Viene ferito lo studente Nicola Basile. Tra gli aggressori riconosciuti due ex alunni e due «interni»: Andrea Ghira e Marcello Madia. La denuncia viene inoltrata dal «Cogidas» alla procura della Repubblica, ufficio del sostituto procuratore Luigi Ciampoli. 30 ottobre '72, intimidazione a mano armata contro quattro studenti presso il circolo culturale nemorense. Responsabili sono Andrea Ghira, Angelo Izzo, Luigi Rosi (che estrasse la pistola dalla giacca) e Gianni Fraschetti. Anche questo fatto viene denunciato alla procura della Repubblica. Ma il 14 novembre dello stesso anno Andrea Ghira non riesce più a farla franca. Viene arrestato per aver mandato all'ospedale il diciassettenne Carlo Parlagrieco. L'episodio avviene ancora una volta davanti al «Giulio Cesare». Scrive un giornale dell'epoca: «Ghira nei giorni scorsi era stato diffidato dalla polizia a starsene più tranquillo, essendo un tipo particolarmente irrequieto e dalla mano pesante» (dichiarazioni del funzionario di polizia Cioppa). Il fatto accadde quattro giorni dopo che una denuncia contro Ghira era arrivata alla procura della Repubblica di Roma, per un'altra aggressione. Incredibilmente viene scarcerato dopo cinque giorni e il «Fronte studentesco», in un volantino del 29 novembre, ne dà trionfalisticamente l'annuncio: «La lotta per il nazionalsocialismo continua». Andrea Ghira è espulso da scuola e vi torna dopo 36 giorni. In quello stesso periodo una signora dichiara ad un giornale romano: «Sono stata costretta a iscrivere mio figlio ad un'altra scuola. Per un anno intero ha dovuto subire insulti e aggressioni contiìiue perché siamo ebrei». Finito gloriosamente il 1972 Andrea Ghira è arrestato l'anno dopo per la rapina in casa dell'ingegner Corrado Marzano, ai Parioli, e condannato a otto anni. Sconta solo 18 mesi e ottiene la libertà provvisoria. Il processo di appello, dopo due anni, non è stato ancora celebrato. E veniamo al caso emblematico di Angelo Izzo e Gianluca Sonnino. Il primo è accusato dell'omicidio nella villa del Circeo, il secondo di favoreggiamento. Sono protago- nisti di un grave episodio di cronaca nera. Nel febbraio di quest'anno i giudici Michele Lo Piano e Giuseppe Pizzuti li rinviano a giudizio per violenza carnale e ratto a fine di libidine. Solo Izzo è presente al processo, mentre Sonnino è scappato. Nel rinvio a giudizio i magistrati negano agli imputati il beneficio della libertà provvisoria: «Perché i fatti — scrivono — rivelano nei due imputati una personalità pericolosa e violenta». La sentenza è di condanna: due anni a entrambi, ma il presidente della VII sezione, contro il parere dei colleghi, concede la condizionale. Izzo è scarcerato immediatamente j e a Sonnino, latitante, viene revocato il mandato di cattura. Il giovane rientra subito in circolazione. Sono episodi precisi e gravi che provano due cose: 1) la facilità con cui questi squadristi, fondatori di «Genera-1 zione 2000», potevano schiva-1 re denunce su denunce; 2) lai lentezza macchinosa della giustizia che non li ha processati in tempo; che gli ha sempre concesso la libertà provvisoria; che non si è data cu- : ra di andare a vedere i loro precedenti penali. Ghira, Izzo e Sonnino sarebbero ancora I in carcere a pagare quanto ! dovuto di fronte alla legge. I Fabrizio Carbone j 1 1 i : I ! I i | I ì I ! ! j i ! I , [ Roma. Donatella Colasanti subito dopo essere stata interrogata dal sostituto procuratore al Policlinico (Tel. Ansa)

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