Scuole aperte, si affacciano i vecchi e i nuovi problemi

Scuole aperte, si affacciano i vecchi e i nuovi problemi È incominciato ieri il nuovo anno di studi Scuole aperte, si affacciano i vecchi e i nuovi problemi Doppi turni per 6 mila ragazzi - Nelle elementari non ancora assegnato il 4 per cento delle cattedre - Nelle medie inferiori e superiori i docenti non saranno tutti al loro posto prima della fine di ottobre - Solo domani le assegnazioni ai professori abilitati Per mano alla mamma i più piccoli, in compagnia degli amici i più grandicelli, per proprio conto gli altri: l'esercito degli studenti ha marciato ieri sulla scuola. E' stato un incontro-scontro, come sempre, all'inizio di ogni nuovo anno di lavoro. 1 problemi si riaffacciano puntuali, la lenta macchina del rinnovamento, se lascia intravedere un futuro migliore, per ora consente che si perpetuino incongruenze ed assurdità. Edilizia carente, nomine ritardate degli insegnanti sono le questioni più gravi. Anche se i direttori ed i presidi hanno scaglionato nell'arco di una settimana la presa di contatto con i 178 mila iscritti, fin da ora si accusano i primi intoppi. Ecco un quadro approssimativo della situazione. Nelle elementari i 95 mila allievi soffrono a causa dei ritardi burocratici. Benché l'ufficio locale del provveditorato abbia provveduto tempestivamente alle nomine dei maestri, restano parecchi vuoti. Gli insegnanti sono 8906 (per l'intera provincia). La maggioranza è stata collocata in base a chiamate personali, ma resta scoperto circa il 4 per cento dei posti. Perché? I motivi, secondo i responsabili del settore in provveditorato, sono da attribuirsi al ritardo del ministero nell'assegnare le classi del tempo pieno (ne sono state chieste 800 in più rispetto alle 347 dello scorso anno); alla lentezza delle nomine dei maestri laureati nelle medie; al« chiamate » delle altre province. Parecchi fra i maestri in attesa della sistemazione (tardiva non per loro colpa) chiedono il congedo per malattia o si presentano al posto dell'anno scorso per essere poi rimossi fra qualche tempo. Risultato: ieri parecchie classi si sono trovate « scoperte », altre cambieranno maestro a lezioni appena Iniziate. I doppi turni interessano ancora 6 mila allievi. I più pesanti sono: alla Allievo dove mancano 13 aule ed alla sua succursale Beata Vergine di Campagna dove le aule mancanti sono 12; alla Sabin occorrerebbero altre 23 aule, alla Lessano 24, alla Manzoni 11, alla Pacchioni 18, alla Sclopis 9, alla Luther King 14, alla Pellico 9, alla Sclarandi 18, alla Mazzini 14, alla Collodi 7, alla Duca degli Abruzzi 11, alla Vittorino da Feltre 17, alla Cairoli 14 e 12 alla sua succursale di via Monastir, alla Negri 16 ed 8 alla sua succursale. Alcune di queste situazioni miglioreranno. La Lessona, ad esempio, usufruirà entro metà mese di aule in affitto nel Seminario di via XX Settembre. La Manzoni avrà aule in affitto in via S. Donato, la Sclopis potrà usufruire delle aule in via Bligny lasciate libere dal Castellamonte. La Pellico migliorerà le proprie condizioni usufruendo di locali dell'Istituto Ciechi in via Nizza dove trasferirà le classi integrate; la Sclorandi diminuirà i doppi turni con nuovi locali nella zona della Città Giardino. Risolto il problema della Battisti che elimina le classi al pomeriggio occupando locali riadattati in via Moretta. Anche la Duca d'Aosta non ha più doppi turni avendo trasferito in parie le sue classi alla Tesoriera. Altro problema delle elementari sono i direttori didattici. Nella provincia sono « scoperti » 28 circoli (per circolo s'intende un gruppo di scuole dipendenti da uno stesso direttore). Questi sono stati affidati ad un reggente titolare di altro circolo. Ma i prescelti contestano. Appoggiati dai sindacati confederali, rifiutano di assumersi un carico di responsabilità che ritengono troppo gravoso. Ogni circolo conta un centinaio di insegnanti e 2-3 mila alunni. Chiedono che venga prorogato il decreto ministeriale che consentiva la nomina di un maestro vice direttore. Oggi, per esaminare il problema, ci sarà un incontro dal provveditore agli studi. Nelle medie inferiori gli iscritti sono 49 mila. La piaga dei doppi turni sussiste anche qui, ma è meno grave. Le situazioni più pesanti e non risolvibili sono alla Pascoli con 10 aule in meno rispetto alle necessità; alla Marconi con 6; alla Vivaldi con 4. La Pascoli ridurrà i doppi turni nelle prossime settimane con ilcompletamento dei lavori nell'at- tiguo istituto magistrale Berti nel quale occuperà qualche lo- cale. In altre scuole le condì- zioni si risolveranno nei prossimi giorni. Ad esempio alla Paci- notti (mancano 3 aule), alla De Sanctis (5 aule), alla Perotti (Saule) alla Pezzani (6 aule). In totale, con il normale avvic delle lezioni, saranno costretti a fare i doppi turni nelle medie nferiori non più di 250 ragazzi E veniamo al problema profes- sori. Purtroppo saranno tutti in cattedra solo alla fine di ottobre La macchina troppo lenta (ben che il provveditorato abbia svel- ito la prassi eliminando le «chia- mate» per lettera, ed istituendo le convocazioni dirette come già avviene da anni per i maestri) non ha permesso di far meglio Il consenso, da parte del mi nistero, di determinare in sede locale il numero delle nuove classi (per la provincia di Tori no sono 273) non ha migliorato in modo determinante la situa zione. La questione degli insegnanti è sentita anche nelle medie supe riori (34 mila iscritti e nessun doppio turno). A tutto ieri lo commissioni avevano fatto il 70 per cento delle assegnazioni prov visorie su 1500 domande riguar danti le medie inferiori e supe riori. Soltanto domani, ciò dopo aver deciso tutto quanto riguarda questo settore, si potrà passare ad assegnare la cattedra agli abilitati ed i nuovi incarichi. I docenti di ruolo nella prò vincia di Torino sono 13 mila, i non di ruolo con incarico 10 mila, gli aspiranti che hanno fatto richiesta sono 11 mila. Una mas sa in movimento i cui passi so no intralciati dalla burocrazia ministerial; e dagli ostacoli creati dagli altri provveditorati I problemi dell'edilizia nelle superiori riguardano soprattutto le attrezzature, le palestre, i laboratori. Con l'apertura del complesso del Barrocchio (Grugllasco), l'affìtto di locali in via Maria Vittoria e della Tesoriera i problemi urgenti sono stati risolti. Unici dimenticati sono gli studenti dell'Istituto Statale Agrario. Ha i primi tre corsi c sostituisce l'Istituto Civico invia di esaurimento. La sua sede provvisoria è in viale dei Mughetti ad assicurare non solo la serietà LnTlta" defTagazzl. " t Maria Valabrega e dipende dallo Statale Agrario di Vercelli. I genitori hanno deci- so di bloccare l'inizio delle le- zioni fino a quando non verran- no forniti locali e personale atti degli studi, ma anche l'incolu- mità dei ragazzi. Primo contatto: incomincia la lunga strada dello studio

Luoghi citati: Feltre, Torino, Vercelli