Scuola: ai Consigli d'istituto potrà partecipare il pubblico di Felice Froio

Scuola: ai Consigli d'istituto potrà partecipare il pubblico Lo stabilisce un disegno di legge votato ieri Scuola: ai Consigli d'istituto potrà partecipare il pubblico I II provvedimento ha posto fine a una polemica - Fra un mese alla Camera sarà discussa la riforma delle Medie superiori Roma, 1 ottobre. Le sedute dei consigli di circolo e d'istituto saranno pubbliche. Con un disegno di legge, approvato oggi dal Consiglio dei ministri, viene demandato agli stessi Consigli di stabilire «di volta in volta» le modalità per l'ani missione del pubblico alle riunioni. La legge, natural- mente, dovrà essere ratificata assistere a seconda della ca dal Parlamento. Non ci vorrà molto tempo per il voto da parte delle due Camere: c'è un largo schieramento favorevole e, quindi, potrà essere approvata in sede legislativa dalle due commissioni Istruzione. Il provvedimento (un solo articolo) non determina in modo uniforme la «pubblicità» delle riunioni, ma delega ai Consigli di decidere in merito tenendo conto delle situazioni particolari di ciascuna scuola e li obbliga a farlo in ogni seduta per la volta successiva. I Consigli, pertanto, stabiliranno anche il numero delle persone che potranno pienza delle sale. La legge pone termine a polemiche, a contrasti e soprattutto ad eventuali inconvenienti che potevano verificar si alla ripresa dell'attività de gli organi collegiali della scuola. Buona parte dei Con sigli avevano deciso di ani mettere il pubblico alle riu nioni. Ma, alla fine dell'anno scolastico, per le disposizioni del ministero, i provveditori avevano annullato le delibere. Su questo argomento erano intervenuti i più illustri giuristi: alcuni sostenevano che la legge andava interpretata in modo restrittivo e «chiudevano» le porte al pubblico: altri erano per la pubblicità. Domani ci sarà un'importante seduta alla commissione Istruzione della Camera: il ministro Malfatti e il relatore replicheranno ai deputati intervenuti nel dibattito sulla riforma della scuola secondaria superiore. Poi le proposte presentate dai partiti saranno coordinate da un comitato ristretto che dovrà riferire alla commissione. Il presidente della commissione, Renato Ballardini, ritiene che l'assemblea potrebbe cominciare i l'esame ai primi di novembre. La commissione, oltre alla riforma delle Superiori, dovrà affrontare l'esame di altre leggi; tra le più import an- ti c'è quella che modifica le norme sulle elezioni dei cor/-sigli di distretto. I decreti de-legati prevedono che una par-te dei membri vengano desi- . gnati dagli enti locali, altri eletti dalle varie categorie; i sette rappresentanti dei genitori degli alunni dovrebbe.ro essere eletti da tutti quelli che hanno figli che frequentano le scuole del distretto. In pratica chiamava nuovamente alle urne 14 milioni di cittadini. Poiché non tutte le Regioni hanno provveduto ad istituire i distretti scolastici, i gruppi i parlamentari della Camera | sono propensi a modificare i | decreti delegati: si tratta ov- j diamente di una norma prov- visoria che si riferisce alla j prima elezione; i membri I elettivi dei Consigli dei di- | stretti saranno eletti dai com- I ponenti dei consigli di classe d'istituto. Altro provvedimento im- portante è quello che abolisce gli esami di riparazione; il ministro Malfatti spera di presentarlo presto al Consiglio dei ministri, in modo che il Parlamento possa votarlo nel giro di alcune settimane. Il calendario scolastico pubblicato la settimana scorsa non indica le date degli esami di riparazione dell'anno scolastico 1975-76. Il ministro ha discusso la bozza della legge coi sindaca ti, ma sono sorti contrasti sulle modalità di organizzare 1 i corsi di recupero e in parti colare sull'orario degli inse gnanti. La legge riguarda sol- ! tanto le elementari e le medie in quanto per le superiori si j dovrà provvedere con la ri- forma. Felice Froio

Persone citate: Renato Ballardini

Luoghi citati: Roma