I problemi per il rinnovamento dell'esercito esaminati da Leone in un discorso ai soldati

I problemi per il rinnovamento dell'esercito esaminati da Leone in un discorso ai soldati Dopo la manovra Pantera, coi gruppi corazzati dell'Ariete I problemi per il rinnovamento dell'esercito esaminati da Leone in un discorso ai soldati La ristrutturazione: tenere conto dell'attaccamento sentimentale di città e regioni ai reparti - La riforma del codice militare e del regolamento: nuovo significato della disciplina - Il trattamento economico: facilitare una più sollecita carriera , e e (Dal nostro inviato speciale) Pordenone, 25 settembre. Il capo dello Stato ha assistito ad una «battaglia» di carri armati nella piana friulana, alla confluenza dei torrenti Cellina e Meduna. Al termine dell'esercitazione a fuoco «Pantera», in cui erano impegnati i reparti della divisione Ariete, Leone ha tenuto un discorso alle truppe schierate nel poligono: ha toccato argomenti che riguardano direttamente la vita delle forze armate, la ristrutturazione delle unità, i modi nuovi in cui il nostro apparato di difesa dovrà funzionare. Il Presidente della Repubblica è giunto all'osservatorio della divisione Ariete, di fronte alla radura dove i gruppi corazzati erano già da tempo attestati sulle posizioni di manovra, poco dopo le dieci. Lo accompagnavano il ministro della Difesa, Forlani, il presidente della Corte costituzionale, Bonifacio, il capo di stato maggiore della Difesa, Viglione, quelli dell'Esercito, Cucino, della Marina, De Giorgi, e dell'Aeronautica, Ciarlo. «La ristrutturazione dell'esercito — dice il generale Andrea Cucino — prevede la revisione di fondo delle metodologie dei programmi addestrativi. Io desidero esprimere qualche considerazione sullo scopo generale di esercitazioni di questo tipo. Noi ci proponiamo di migliorare decisamente il livello addestrativo e le capacità al tiro di tutte le unità ». Il velo di foschia che si stende sulla pianura friulana costringe il comando operativo dell'esercitazione «Pantera» a modificare il programma di manovra: si deve rinunciare all'intervento degli aviogetti e degli squadroni di elicotteri. L'esercitazione, quindi, è interamente affidata ai gruppi corazzati ed a reparti di bersaglieri, con l'appoggio dell'artiglieria. Si tratta di simulare una controffensiva del «partito azzurro» per la riconquista del territorio nazionale, dopo che s'è esaurita la spinta dell'avversario, che manovra in ritirata sulle posizioni del Piave La quieta fumigante spiana-1ta sulla destra del Tagliamen to s'accende dei bagliori delle cannonate, si riempie di tuoni. Infine, dalla cortina di foschia sbucano le file di carri armati, seguiti dai mezzi blindati carichi di fucilieri. L'operazione si conclude con la manovra a cuneo che respinge il «nemico». Poco più tardi, di fronte ai reparti ammassati nella radura, il presidente della Repubblica dice: «Al termine di questa esercitazione, che si è svolta, nonostante alcune varianti imposte dalla situazione meteorologica, in maniera eccellente, desidero rivolgere l'apprezzamelito, l'ammirazione, la simpatia e la gratitudine della nazione e mia personale a tutti, a cominciare dai massimi responsabili delle forze armate e dell'esercito, dal direttore delle esercitazioni agli ufficiali, ai sottufficiali, ai soldati». «L'occasione è propizia — aggiunge Leone — perché il presidente della Repubblica esprima il suo compiacimento nei confronti del governo per le iniziative finora prese e per quelle che ha in corso di elaborazione e che mi auguro si concludano, in tempi brevi, in atti operativi per quanto riguarda i vasti, complessi e, bisogna riconoscere, talora ritardati nella soluzione, problemi delle forze armate». Tre sono i problemi che il Capo dello Stato intende sottolineare in questa occasione. «Per quanto riguarda l'esercito — dice — è in corso un processo di ristrutturazione, da alcuni considerata una svolta, che tende a configurare un esercito più piccolo, ma più snello, più operativo e più pronto all'impiego. E' chiaro che questo processo di ristrutturazione comporta gravi difficoltà, in particolare quelle di cui, nei limiti del possibile, non si può non tenere conto, nel rispetto di motivi sentimentali e di tradizioni nei quali vive l'animo patriottico degli italiani con 1 l'attaccamento di città, di re¬ gioni e di zone a sedi operative o a reparti». Leone osserva che questa ristrutturazione ha comportato anche un'altra conseguenza: il graduale abbandono del sistema con cui si era impostata l'organizzazione dell'esercito su fortificazioni permanenti, cosa che ha reso possibile un notevole alleggerimento delle cosiddette servitù militari. «Un secondo ordine di problemi — soggenge il Presidente della Repubblica — è all'attenzione del Paese e del Parlamento, e riguarda la rielaborazione dell'organizzazione e della disciplina militare, l'annunziata riforma del codice penale militare e la riforma, presentata dal ministro della Difesa, del regolamento di disciplina: provvedimenti che comportano una svolta nuova e interessante. Fermo restando il principio che la disciplina è essenziale per qualunque istituzione umana e sociale, che è essenziale per la vita e lo sviluppo di ogni Stato e nazione, che essa è indefettibile ed essenziale, più che altrove, nell'ambito delle forze armate; il governo e il Parlamento hanno apprestato . riforme, di cui parte sono già j in corso di anticipata applica- i zione, dirette a dare alla di-1 sciplina quel significato di vi- ; vificante costruzione del ca- ratiere, di educazione al sa- j crificio personale nei con- fronti di valori superiori, di j adeguamento ad esigenze per- i so?iali, abbandonando per ai tro tutta quella parte di cadu co, di superato, di meccanico, di formale, che aveva fatto il suo tempo», Terzo ordine di problemi, conclude Leone, quello che concerne la carriera e il trat- tamento economico di tutti 1 militari dal soldato agli uffi- . 1 sollecita carriera» 1 Giuliano Marchesini ciali. «Ebbene — dice il capo dello Stato — alcuni provvedimenti, come è noto a tutti, sono già stati presentati e sono già operanti, altri sono in via di studio. E sono provvedimenti che attengono anche alla facilitazione di una più | Pordenone. Il presidente Leone passa in rivista le truppe durante le manovre militari «Pantera» (telcfoto Ap)

Persone citate: Andrea Cucino, Ciarlo, Cucino, De Giorgi, Forlani, Giuliano Marchesini, Pantera, Viglione

Luoghi citati: Pordenone