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Ciad, negoziato ripreso per salvare l'archeologa Avvio della trattativa col capo Tubu Ciad, negoziato ripreso per salvare l'archeologa (Dal nostro corrispondente! Parigi, 25 settembre. Le trattative per liberare l'archeologa Francoise Claustre, condannata a morte dai ribelli del Ciad, e scampata all'esecuzione capitale lunedi scorso, sono ricominciate oggi. Alle tredici è stato comunicato ufficialmente che l'emissario designato dal governo francese, accompagnato da due osservatori africani, «era giunto nel posto previsto», cioè nel deserto del Tibesti, e che le conversazioni erano iniziate col capo dei guerriglieri Hissen Habrè. Non è stata rivelata la nazionalità degli osservatori africani, ma solo che la loro provenienza è l'Africa occidentale. Si sa invece che l'emissario scelto è un prefetto, Louis Morel, attualmente in carica nel Vosgi, che conosce bene Hissen Habrè Il capo dei ribelli ha in- fatti lavorato nei suoi uffici dieci anni fa, durante uno «stage» amministrativo, quan- do Morel era viceprefetto a Sedan. Il negoziato dev'essersi a l'intenzione di «opporsi in tutti i modi» allo svolgimento della missione francese. Non è stato specificato con quali azioni concrete il Ciad abbia cercato di ostacolare l'azione in corso. a. c. un certo punto complicato dato che, successivamente il governo francese hu chiesto ad «alcuni ambasciatori» dell'Africa francofona di recarsi a Tolosa per ispezionare il materiale che doveva essere consegnato per il riscatto e pronto per la partenza. Una frase dell'inviato francese rivela però che le complicazioni da superare devono essere venute da parte del governo regolare del Ciad. L'ispezione dei garanti africani è stata infatti motivata dallo scopo di «Jar constatare agli ambascia-tori che la Francia non avreb- be consegnato ai guerriglieri materiale bellico». Nella fase finale della diffi-cile trattativa un dispaccio dell'agenzia France Presse hainfatti segnalato che il gover- no del Ciad aveva espresso