Coppia di studenti in medicina "produceva,, la droga in casa

Coppia di studenti in medicina "produceva,, la droga in casa Coppia di studenti in medicina "produceva,, la droga in casa A Verona: hanno 25 e 22 anni. Sulla loro auto trovati 600 gì di mescalina (Dal nostro corrispondente) Verona, 20 settembre. Due studenti in medicina a Bologna si «esercitavano» producendo stupefacenti in un laboratorio sistemato in una casa di Nogara, al confine tra le province di Verona e di Mantova. I due erano stati bloccati ieri sera dai carabinieri su una «500» a Sanguinetto. Sono Nevio Corbelli, 25 anni, di Trieste, ma abitante a Verona, e Oriella Leardini, 22 anni, di Nogara. Sull'auto della ragazza, i carabinieri hanno sequestrato 600 grammi di mescalina, uno stupefacente a fortissimo effetto, considerato tra i più pericolosi, che viene prodotto artificialmente in laboratori farmaceutici e che può essere anche ricavato dal fiore del peiote, un cactus dell'America Latina. Con un grammo di sostanza pura si possono ricavare dieci dosi. Il prezzo di mercato varia dalle 3 alle 5 mila lire per dose. Nel laboratorio impiantato nella casa della ragazza (evidentemente ha approfittato del fatto che il padre è all'ospedale, dov'è assistito dalla madre) i carabinieri hanno fatto oggi l'inventario di una serie di attrezzature di laboratorio: alambicchi, bilance, fornelli, pentole a pressione, persino una maschera antigas e 17 vasetti contenenti sostanze varie, tutte necessarie per far funzionare il laboratorio. Sono state inoltre sequestrate due tavolette di droga di tipo non ancora precisato ed un sacchetto contenente una sostanza bianca che dovrà ora essere esaminata in laboratorio. Rimane ancora da stabilire se il laboratorio scoperto a Nogara serviva per la produzione della mescalina artificiale (ma per questo lavoro occorre una attrezzatura ben maggiore) o se invece veniva usato soltanto per la riduzione in tavolette della mescalina pura. In quest'ultimo caso bisognerà anche accertare la provenienza della sostanza base. Non si esclude che la mescalina giungesse da Triste, città d'origine del Corbelli. Inoltre, i carabinieri della compagnia di Legnago e del nucleo investigativo di Verona sono impegnati per accertare come, dove ed a chi veniva smerciato il pericoloso stupefacente. Molto probabilmente, fra i punti di vendita ci sono anche alcuni paesi della Bassa Veronese, dove da tempo circola la droga, com'è dimostrato anche dal recente arresto di due ragazzi vicentini, compiuto dai carabinieri di Legnago. f. r. ti della stazione turistica. Dai rubinetti nelle case e negli alberghi, l'acqua è uscita mista a nafta. L'inconveniente, le cui cause sono state accertate soltanto a metà mattinata, è durato per tutto il giorno. La cittadinanza è stata avvertita a limitare l'uso dell'acqua e soprattutto a farla bollire, se destinata ad uso alimentare. Ieri, al Loriondé, una ruspa che effettuava lavori di scavo, un centinaio di metri più a monte delle vasche dell'acquedotto (alcune di queste ultimate, sono già entrate in funzione) ha fatto ruzzolare lungo la scarpata un fusto da duecento litri, contenente gasolio. Il bidone, rotolato lungo il crinale roccioso, è poi finito in una vasca, la cui copertura era stata temporaneamente aperta per lavori. Pare che gli operai e i tecnici non si siano accorti di quanto era accaduto. L'intervento dei carabinieri e delle autorità è stato richiesto soltanto nella mattinata da un consigliere comunale, al quale si erano rivolti molti cittadini. In un primo tempo, si era attribuito l'inquinamento dell'acqua alle condutture da poco installate. Oggi pomerig¬ gio, il sottufficiale comandante della stazione del Breuil è salito al Loriondé per un sopralluogo.

Persone citate: Leardini