Sono 11 i condannati a morte Arrestati decine di oppositori

Sono 11 i condannati a morte Arrestati decine di oppositori Il dittatore Franco non ha deciso sulla loro sorte Sono 11 i condannati a morte Arrestati decine di oppositori Barcellona, 20 settembre. Oggi, undicesima condanna a morte emessa dai tribunali militari spagnoli nelle ultime tre settimane. Dopo un processo durato appena un giorno, Juan Paredes Manol, alias «Tixiki», un giovanissimo esponente dell'Età, è stato riconosciuto colpevole dalla corte marziale di Barcellona dell'uccisione, avvenuta il fi giugno scorso, di un appuntato di polizia. Paredes ha protestato la sua innocenza, sostenendo che il giorno della rapina si trovava in Francia. L'imputato, condannato in base alla nuova legge anti-terrorismo varata il 26 agosto scorso, non potrà interporre appello alla corte suprema militare e potrà soltanto affidarsi ad un gesto di clemenza da parte del generalissimo Franco. | Il dittatore non si è ancora i pronunciato neppure sulla ! sorte degli altri dieci cittadini spagnoli, tra cui due \ donne incinte, condannati a morte dalla fine di agosto ad Oooi Tra quanti attendono di conoscere il loro destino, figuj rano lo studente José Antonio i Garmendia ed il meccanico I Angel Otaegui, i due separa! tisti baschi condannati a I morte dalla corte marziale di | Burgos il 28 scorso, perché riconosciuti colpevoli di aver I ucciso una guardia civile. Alla condanna di Garmendia ed Otaegui è noi seguita quella di cinque esponenti del Fronte patriottico rivoluzionario (Frap;, organizzazione di ispirazione maoista, accusati di aver ucciso un sottotenente della guardia civile il 16 agosto scorso a Madrid (del gruppo fanno parte Jesus Dasca Penellas e Conception Tristan Lopel, le due donne incinte). Tra la condanna dei due separatisti baschi e quella dei cinque del Frap c'era stata quella di altri tre esponenti del Frap, con una sentenza emessa il 13 settembre. Se saranno ratificate dai capitani generali di Madrid e di Barcellona, le sentenze diverranno esecutive nel giro di dodici ore dopo che avrà preso atto il governo. La sorte dei condannati sarà allora esclusivamente nelle mani del generale Franco, unico a disporre del diritto di grazia. Tuttavia, molte cose lascia supporre che i capitani generali pondereranno accuratamente la loro decisione. Infatti, ad oltre 48 ore dalle condanne contro i militanti del «Frap», il capitano di Madrid non ha le ha ancora confermate. Secondo gli osservatori, nessuno sviluppo tragico dovrebbe, in linea di massima, aversi nel corso della finesettimana. Difatti, il capo del governo, Carlos Arias Navarro, è a caccia nella provincia andalusa di Jaen, insieme ! con il ministro delle Finanze e secondo vice presidente del consiglio, Rafael Cabello de Alba. L'arresto di Juan Paredes, a luglio, venne operato insieme con quello di un altro noto comandante dell'Età. Pedro Perez Beotegui, conosciuto con il nome di battaglia di «Wilson», era uno dei capi della organizzazione separatista basca più ricercati dalla polizia di Franco. Ora anche José Mugica Airegui si trova nelle mani delle forze dell'ordine. Secondo la polizia, egli è il capo dell'Età. E' stato arrestato mentre altre venti persone sospette venivano prelevate dai poliziotti a Madrid, Bilbao e Barcellona. L'azione coordinata della polizia si è conclusa con sparatorie in cui sono morti due presunti guerriglieri e un poliziotto. L'attentato al premier spagnolo Carrero Bianco avvenne nel 1973, e si pensa che alla sua realizzazione partecipò anche José Mugica. L'au¬ to del primo ministro fu scaraventata sul tetto di una chiesa da una potente carica di esplosivo. Circa 70 chilogrammi di esplosivo plastico erano stati posti sotto la strada dove doveva passare la macchina dell'ammiraglio. Gli attentatori avevano costruito un tunnel dove collocarono la carica. Quando l'automobile che trasportava Carrero Bianco di ritorno da una funzione religiosa passò sul tunnel, i guerriglieri fecero scoppiare la carica, che uccise il primo ministro. Secondo fonti legali, il processo a coloro che la polizia ritiene siano coinvolti nel complotto contro Carrero Bianco potrebbe cominciare presto. Sono nelle mani della polizia due dei maggiori responsabili, Beotegui e Mugica; altre dodici persone accusate di aver collaborato con il «commando» di guerriglieri sono pure prigioniere. La polizia ha arrestato i due maggiori imputati poco dopo che essi erano ritornati in Spagna dalla Francia, dove si nascondevano. Le autorità hanno detto che i due avevano intenzione di procedere ad altre azioni contro il regime. Beotegui doveva cercare di liberare una quarantina di prigionieri politici trattenuti nelle carceri del penitenziario di Segovia e, a questo proposito, era già riuscito ad introdurre armi nella prigione. Mugica ed il suo gruppo invece avrebbero dovuto com- piere un'azione suicida contro il commando militare di Barcellona durante il processo di Juan Paredes. Le autorità spagnole hanno annunciato l'arresto di altri 57 sospetti guerriglieri di sinistra a Barcellona, Valencia e Murcia. Centinaia di militanti di sinistra sono stati arrestati da quando, il mese scorso, è stata promulgata la nuova legge contro il terrorismo. Una quarantina di presunti membri del partito comunista marxista - leninista spagnolo sono stati arrestati a Valencia, secondo quanto afferma un comunicato diffuso dalla polizia. Sono accusati di rapine e di aver aggredito due agenti di polizia, una sentinella dell'esercito e un marinaio di una nave da guerra I americana. Tredici presunti membri del «Fronte di liberazione catalano», un'organizzazione definita «anarchica», sono stati arrestati a Barcellona. La polizia afferma che gli arrestati erano in contatto con l'organizzazione nazionalista basca Età. A Barcellona un gruppo terroristico di estrema destra ha dato fuoco alla casa di un sacerdote che aveva criticato il regime franchista. (Ansa-Upi) I fuan Paredes Manot