I danni alle coltivazioni rovinate dal maltempo

I danni alle coltivazioni rovinate dal maltempo I danni alle coltivazioni rovinate dal maltempo Oltre all'uva, vi sono difficoltà per il granturco e i pomodori Note confortanti invece per il mercato di pesche, cipolle e aglio L'annata agraria in corso, I ì | almeno per quanto riguarda , l'alta Italia, sembrava inizia- un'annata al di sotto della media specialmente per le piogge torrenziali di guest.' » ! ta con discrete prospettive ed o ; invece si sta avviando verso a a l o , e ! j° pe,ro esse^! contenuti). In- ^sìdS - ie stat.a ottinia e cosl Preveaesi - ! per 11 granturco; per le erbe, i giorni seguite da caldi afosi I (mentre scriviamo ques.'e ri-! ghe è ritornato un pallido sole con qualche speranza, ma j ormai sembra troppo tardi, ' i con il sole i danni potrebbe¬ - ! alcune falciate sono andate a male; per quanto riguarda i pomodori mentre i primi risultati (agosto) sono stati di soddisfacenti, il maltempo questo ultimo periodo ha seriamente danneggiato il prodotto che viene lasciato marcire nei campi senza potei provvedere al raccolto e molti prevedono che metà sia or- mai perduto; per la barbabie tola l'andamento sembra mantenersi buono, tuttavia la estirpazione è ostacolata dal terreno fangoso e così dicasi per tutte le altre operazioni meccanizzate. A questo si aggiunge il fatto che le difficoltà incontrate per il maltempo rischiano di compromettere anche l'aratura per il prossimo anno. Nel caso della barbabietola, le piogge determinano una riduzione di gradi del prodotto compensato però dall'aumento del peso. Gli industriali conservieri sono preoccupati e temono che per la prossima annata vi sia una ulteriore riduzione di superfici coltivate a pomodori per cui auspicano una maggiore collaborazione con gli agricoltori onde poter addivenire ad una programmazione delle superfici coltivate e questo riteniamo sia la strada da intraprendere non solo per i pomodori ma anche per tutti gli altri prodotti in genere. Una nota confortevole è quella del bestiame, che mantiene i prezzi soddisfacenti. Buoni risultati, per altro in zone molte ristrette, sono segnalati anche per alcuni prodotti ortofrutticoli: pesche, ci- | polle ( i prezzi sono raddop- i piati e da L. 40 al kg dell'anno passato si è passati a L. 90 attualmente), aglio che da un prezzo iniziale di L. 10.000 al i quintale viene ora pagato a ! L. 40.000 circa. Per guanto concerne la venj demmia anche nelle zone delI l'Appennino Piacentino e PaI vese si confermano le preoc| cupazioni delle province piei montesi di Asti e Cuneo preI vedendo raccolti difettosi e i con gradi inferiori all'anno ! passato perché nei grappoli j si nota l'apparizione della « muffa grigia » « botrytis (li | nerea „ j viticoltori che an- cora possono sperare in una annata discreta sono quelli con vigneti collinari e ben esposti. In questa situazione le uve da tavola (Italia, regi- j na, verdea, ecc.) vengono pi | giate come uva da mosto per- non possono più essere j _j,p 1 J* raccolte e conservate; da tali I uve non potranno però che 1 derivarne mosti scadenti che i andranno ad « inquinare » il 1 mercato, j T . .' , „, 1 v™ d.®n annata passata ; sono difficili da trovare per i che pochi sono disposti a ! vendere; si stanno concordan do i primi prezzi i quali ri suitano inferiori all'annata . . ,. T .... , ; trascorsa di circa L. 2000 al quintale; anche quantitativa- mente la produzione si presenta inferiore del 10-15% all'anno scorso; dai primi mosti di uva bianca la gradazione è inferiore di qualche grado alla precedente produzione. Tommaso Pareti

Persone citate: Tommaso Pareti

Luoghi citati: Asti, Italia