Governo e Vallesusa decisione rimandata

Governo e Vallesusa decisione rimandata Presso il ministero dell'Industria Governo e Vallesusa decisione rimandata Dopo il colloquio a tre di ieri sera tra ministro, sindacati, Montedison - Donat-Cattin: "Bisogna ridare serenità ai lavoratori" Venchi Unica: la nuova proprietà ha incontrato i sindacati La difficile situazione del Vallesusa è stata esaminata ieri sera a Roma in una lunga riunione al ministero dell'industria e commercio sotto la presidenza del ministro Donat-Cattin. Vi hanno partecipato per la federazione unitaria lavoratori tessili Caccia e Mastice! della Cgil, la dott. Codazzi della Cisl, Novaretto della Uil, i rappresentanti sindacali del consiglio di fabbrica dell'azienda. Era presente il direttore dell'ufficio del lavoro di Torino. La delegazione dell'azienda era guidata dal direttore dei servizi sindacali della Montedison dott. Lupo e dal direttore generale della Vallesusa. Il ministro ha aperto i lavori sottolineando l'assoluta necessità di un esame approfondito e preciso della vertenza nella convinzione che l'attuale situazione di grave incertezza per 1 3400 lavoratori del Vallesusa non si possa protrarre oltre. Il dott. Lupo ha illustrato le condizioni dell'azienda e ha precisato di non essere ancora pervenuti a nessuna decisione. La delegazione sindacale ha insistito per l'urgenza di una decisione che offra tranquillità e continuità di lavoro alle maestranze. Far passare il piano Montedison significa, a loro parere «avallare un processo di ristrutturazione vastissimo che metterebbe in ginocchio l'intero settore tessile nazionale». Non si tratta soltanto di salvare migliaia di posti di lavoro in vallate dove non esistono alternative ma di rilanciare un settore, quello tessile e dell'abbigliamento, che ha una sua precisa funzione nell'economia nazionale e piemontese in particolare. Proprio per questi motivi i lavoratori del Vallesusa sono intenzionati a respingere il piano Montedison e hanno già cominciato la mobilitazione con assemblee aperte e fermate sul lavoro. D'altra parte l'azienda non ha ancora confermato o smentito le voci che circolano con insistenza negli ambienti sindacali e raccolte, secondo le organizzazioni Cgil, Cisl e Uil, da «fonti autorevoli». Il ministro Donat-Cattin, ascoltate le parti, ha ricordato come ormai da circa due anni vi sia uno stato di insoddisfazione e di incertezza nell'azienda. « lavoratori — ha detto — non possono più attendere una decisione, soprattutto debbono poter lavorare in serenità, conoscendo il loro futuro ». Il ministro ha così proposto di fissare un termine ultimo per la definizione di uno studio sulla situazione dell'azienda. Questo termine è stato indicato nella fine di settembre e ha proposto per quella data un nuovo incontro al ministero dell'industria per l'esame dello studio aziendale nel quadro dei lavori della commissione speciale costituita in. questi giorni per i programmi di ristrutturazione dell'industria tessile. FEREOVIEEI — Si è concluso ieri sera alle 21 lo sciopero dei ferrovieri indetto in campo nazionale da Cgil, Cisl, Uil perché il governo non ha accolto le richieste che la categoria ha presentato da tempo. L'astensione dal lavoro è durata 24 ore ed in questo periodo il servizio è rimasto paralizzato in tutta Italia. Le Ferrovie hanno predisposto corse sostitutive con automezzi, ma soltanto sui percorsi più importanti, soprattutto quelli lungo i quali viaggiano quotidianamente i lavoratori « pendolari ». Cessato lo sciopero nazionale, nel compartimento di Torino è incominciato quello di 48 ore proclamato dall'organizzazione sindacale di estrema destra Usfl-Cisnal, ma non si prevedono arresti né gravi disguidi nella circolazione dei treni, perché gli iscritti al sindacato sono una piccola minoranza rispetto a tutti gli altri ferrovieri del Piemonte. Oggi, e sino alle 21 di domani, potrebbero verificarsi ritardi su qualche linea. CADOBINA (via Pessineto 29) — Stamane assemblea aperta in fabbrica. Alle 10 i sindacalisti terranno una conferenza-stampa per illustrare la vertenza. Come è noto lo stabilimento è da alcuni giorni presidiato dai lavoratori i quali si oppongono al licen¬ ziamento di 5 dipendenti su 8 annunciato dalla proprietà. I delegati sindacali informano di avere sollecitato una trattativa. « Ma finora il titolare non si è fatto vedere ». VENCHI-UNICA — I rappresentanti della nuova proprietà si sono incontrati ieri in Municipio con i sindacati per iniziare le trattative sul futuro dell'occupazione e dell'azienda. Il confronto società-sindacati avviene sugli impegni che i nuovi proprietari del pacchetto azionario di maggioranza avevano preso con il sindaco Novelli prima dell'acquisto. Si tratta di cinque punti: 1) Mantenimento degli attuali livel¬ li di occupazione. 2) Ristrutturazione e rilancio della Venchi-Unica. 3) Apporto necessario di nuovi capitali. 4) Esclusione di qualsiasi intenzione speculativa sulle aree di piazza Massaua. CARTOTECNICA BARONE — Domani alle 16 assemblea aperta nella fabbrica di corso Vigevano 33 presidiata dai lavoratori. Parteciperanno forze politiche, sindacalisti di altre aziende, rappresentanti del quartiere. COMMERCIO — I sindacati Cgil, Cisl, Uil hanno organizzato per oggi al Bit (c. Unità d'Italia 125) un convegno dei dipendenti dei csntri di calcolo per la definizione della piattaforma rivendicativa della categoria.

Persone citate: Codazzi, Donat-cattin, Novaretto

Luoghi citati: Italia, Piemonte, Roma, Torino