Per i 15 bimbi uccisi dalla salmonellosi 4 comunicazioni giudiziarie ad Avellino di Giuseppe Fedi

Per i 15 bimbi uccisi dalla salmonellosi 4 comunicazioni giudiziarie ad Avellino Per i 15 bimbi uccisi dalla salmonellosi 4 comunicazioni giudiziarie ad Avellino Riguardano il direttore sanitario della clinica Malzoni, il pediatra, il primario del reparto analisi e il pediatra dell'ospedale di Avellino - L'accusa: reato colposo contro la salute pubblica - Altri piccoli gravi (Dal nostro inviato speciale) IAvellino, 16 settembre. Primo clamoroso sviluppo dell'inchiesta per la morte dei 15 neonati colpiti da salmonellosi nella clinica di Avellino. 11 sostituto procuratore della Repubblica Yuosi, che conduce le indagini, ha emesso quattro comunicazioni giudiziarie. Riguardano il dott. Carmine Malzoni, proprietario e direttore sanitario della clinica «Villa dei Platani », il prof. Ame- i!iI1'j,'deo Guarino, _ primario del Ireparto analisi dell'ospedale provinciale, il dott. Sproviero Danza, pediatra della « Malzoni », e Corrado Giordano, primario pediatra dell'ospedale di Avellino. L'accusa sarebbe quella di reato colposo contro la salute pubblica. Inoltre il ma- I Bistrato avrebbe ravvisato il reato di omissione o ritardo i nella trasmissione di atti di ufficio da parte di pubblico ! ufficiale. i Domani dovrebbero essere I invitati a recarsi a Napoli per essere interrogati alla procu1 ra della Repubblica i dottori ' Malzoni e Danza. Venerdì il sostituto Vuosi interrogherà j il dott. Giordano. L'inchiesta giudiziaria con, dotta dalla procura di Napoli ' e quella amministrativa prò- I mossa dalla Regione vanno avanti. Dopo i sequestri di do-cumenti e cartelle cliniche compiuti ieri sera nella «Villa dei Platani» da: carabinieri del nucleo di polizia giudizia- ria accompagnati dal sostitu-te procuratore Renato Vuosi (lo stesso che svolse le inda- gini sul colera), nel pomeriggio la commissione nominata dalla giunta regionale (due professori universitari di Napoli e due ispettori dell'assessorato regionale alla Sanità) ha interrogato nella clinica di Avellino il dottor Malzoni, il medico provinciale, il professor Guarino e il dottor Giordano dell'Ospedale civile. A Napoli, nella «sala dei baro- ni» del Maschio Angioino, il Consiglio regionale ha delibe-rato una serie di provvedimenti da adottare in seguito all'epidemia. Durante il dibattito, un consigliere del psdi, il dottor Costanza, dirigente sanitario dell'Enpas e ginecologo di Avellino, ha detto: «Il 5 settembre ero all'ospedale provinciale di Avellino. Nel reparto pediatria ho visto i risultati dell'esame di coprotura cui era stato sottoposto il piccolo Antonio Frongillo: salmonellosi di tipo "Wien". Avevo in cura questo neonato. I genitori, subito avvertiti, non ci hanno voluto credere. Erano convinti che si trattasse di una manovra per screditare la clinica "Malzoni". Si sono rifiutati di farlo trasferire al "Cotugno" di Napoli e lo hanno portato al loro paese,1 Taurasi, dove lo hanno cura-1 io. Guarino lo sapeva? Sì. Me ne andai dal reparto, sicuro che sarebbe stata fatta una denuncia al medico provinciale». Nella relazione del professor Guarino resa nota ieri c'era scritto: «Antonio Frongillo, ricoverato nella nostra pediatrìa dopo essere stato dimesso dalla "Malzoni" fu da noi riscontrato affetto da salmonellosi l'8 settembre. In tale data. ? Pomario del reparto 1 analisi trasmise la notizia al \ direttore sanitario del naso comw<. Giuseppe Aufiero e \ comunico telefonicamente il risultato al medico provincia1 *e d0"0' Carpinella segnalan d° anche il precedente caso ! dl Davide Picariello (scoperto , i «"» contraddizioni: il quadro ideile responsabilità appare 1 sempre più complesso - il 25 agosto) che, aggiungen dosi a questo, costituiva motivo di preoccupazione. Il dottor Carpinella chiese una segnalazione scritta che gli fu recapitata a mano il 9 settembre». Le date per ricostruire con esattezza le varie fasi dell'epidemia non quadrano mai. Confessioni ritrattate, nume¬ mentre saltano fuori le voci più disparate. Secondo una circolata oggi, la sera del 6 settembre, nella «Villa dei Platani» si svolse un vertice per con- cordare come «mettere a po sto le cose». Intanto si è appreso che ad Avellino la salmonellosi aveva fatto la sua prima apparizione nello scorso marzo. I primi giorni del mese, all'ospedale provinciale fu ricoverato un bimbo, Raffaele Labate, di Atripaldo, affetto da frequenti scariche diarroiche. Nel giro di una decina di giorni i ricoveri salirono a tredici (quasi tutti bambini in tenera età provenienti dai paesi della provincia). Furono fatti gli esami: otto risultarono affetti da salmonellosi di tipo Wien, cinque da tifo, e messi in isolamento. Fu allestito un reparto contumaciale. Quindi gli 8 colpiti dalla salmonella furono indirizzati al Cotugno di Napoli e al «Mercatello», in provincia di Salerno. Alcuni genitori rifiutarono il trasferimento. Solo oggi, però, si è venuto a sapere che uno di questi bambini è morto. Il 25 agosto, il giorno in cui fu accertato il caso del piccolo Davide Picariello, il prof. Giordano, primario del reparto pediatrico dell'ospedale provinciale, era in ferie. «Non ero il solo a mancare ad Avellino — ha detto —. Quel giorno erano assenti il dottor Malzoni, Carpinella e il dott. Aufiero, direttore sanitario del nosocomio. Lo sostituiva il prof. Guarino». — Se lei ci fosse stato avrebbe avvertito la clinica Malzoni? «No, non potevo. Avrei potuto ricevere una risposta cattiva. Mi potevano ribattere: "Lo dici tu"». «Al Santobono — ha spiegato il prof. Pietro Nocerino, della équipe medica dell'ospedale napoletano — siamo abituati a comunicare i casi di infezione alla clinica di provenienza del degente, all'ufficiale sanitario del paese d'origine e al medico provinciale». Guarino ha dichiarato d'aver telefonato a Malzoni verso la fine d'agosto, dopo la scoperta del primo caso, dopo aver avvertito, il 25, l'ufficiale sanitario. Lo conferma l'avvocato Enrico Giglio, comunista, del consiglio di amministrazione dell'ospedale provinciale. «Ero motto preoccupato dell'epidemia di salmonellosi — dice — e decisi d'interpellare il prof. Guarino. Mi riferì che, dopo aver scoperto il primo caso, quello di Davide Picariello, telefonò al dott. Carmine Malzoni, riferendogli l'episodio. Alla sua dichiarazione erano presenti altre ire persone. Il fatto sembrava normale, in quanto in quel periodo il prof. Guarino, in assenza del dott. Aufiero, rivestiva il ruolo di direttore sanitario ». A Napoli, durante la riunione del Consiglio regionale, Flammia, del pei — che ha chiesto l'immediata sospensione cautelativa del dottor Carpinella — ha detto: «La storia è sempre la stessa, miseria e abbandono. La tragedia dì Avellino non è dovuta alla fatalità, ma è la conseguenza diretta di un sistema sanitario asservito a pochi padrini, a pochi baroni, che speculano sulla salute». La casa di cura di viale dei Platani è sotto accusa. In particolare, un documento della Cgil di Avellino denuncia il fatto che «si siano continuate a ricevere partorienti anche nei giorni successivi all'accertamento dei primi casi di salmonellosi». Il capogruppo della de Virtuoso, dopo aver respinto le accuse dei comunisti, ha reclamato «il più celere disbrigo dell'indagine amministrativa e giudiziaria». «Chiediamo di sapere — ha detto — se le autorità sanitarie della pro¬ vincia di Avellino siano all'ai tezza dei compiti loro affidati. Vogliamo che sia indetta al più presto una nuova seduta che significhi la volontà della Regione di combattere ogni forma di lassismo». Il Consiglio regionale si è concluso con questi provvedimenti: aiuti economici alle famiglie dei neonati deceduti; impegno di accelerare l'inchiesta regionale in atto; sanare la situazione dell'ufficio del medico provinciale di Avellino; un piano di interventi sanitari in prospettiva per la provincia irpina; insediamento di una commissione regionale permanente con il compito di indagare. Giuseppe Fedi Napoli. Francesca Guida, trasferita ieri al Cotugno (Ap)