No all'inceneritore perché costa troppo

No all'inceneritore perché costa troppo No all'inceneritore perché costa troppo I La giunta precedente aveva deciso un mutuo | d'urgenza per un miliardo - Quella attuale, vista la crisi economica, accantona il progetto Tra le delibere approvate in via d'urgenza dalla Giunta della precedente amministrazione, in attesa di ratifica del Consiglio comunale, c'era quella per il mutuo di un miliardo da contrarre con la Cassa di Risparmio per il parziale finanziamento del contri buio all'Azienda elettrica al (ino di costruire l'inceneritore dei ri liuti solidi urbani, Nella seduta di ieri, quando il documento è venuto Ili votazione, il sindaco ha annunziato che la Giunta attuale esprimeva « l'o ricntamento di non ratificare la deliberazione in esame ». Poi ha letto una dichiarazione, a nome della Giunta, ricordando i precedenti. Due anni fa il Consiglio approvava il progetto di massima per la costruzione dell'impianto di incenerimento dei rifiuti, con produzione di energia elettrica e con affidamento all'Acni per l'attuazione. Il 30 aprile '75 si stabilì di incaricare la società Aerimpianti di Milano di realizzare l'inceneritore, con questa esplicita avvertenza: «L'efficacia giuridica a tutti gli effetti, e l'esecuzione della delibera sono subordinati all'esplicita condizione del reperimento dei mezzi fi- temperatura di ieri notiziari per la copertura della spesa, calcolata nell'importo di l'i milioni -Itili mila lire; a tal fine sì fa riserva di successivi provvedimenti ». L'importo totale dell'opera è calcolato in 25,8 miliardi. L'Aem ha deciso di provvedere almeno al progetto esecutivo, che eosterà appunta un miliardo. Cioè la cifra approvala d'urgenza dalla vecchia Giunta, il 10 giugno scorso. La Giunta nuova, entrata in carica il 15 luglio, ha analizzalo la situazione finanziaria del Comune, .-sposta nel noto documento del vicesindaco e assessore al bilancio Borgogno. Intanto si stanno preparando i consuntivi per il '75 delle aziende c dell'amministrazione civica: « I conlatti Ira l'assessore Foppa e i responsabili dell'Acni hanno fatto rilevare una perdita d'esercizio per 11 1975 di circa 3.111 miliardi; mentre la perdila per il 1974 e slata di circa 1,91 miliardi e per il I!l7i; si previde un deficit di oltre 3 miliardi ». Naturalmente si tratta di voci da verificare, ma il Comune deve « riconsiderare I rapporti esistenti In quanto, com'è noto, ì passivi delle municipalizzate si riv:rberano nel passivo del bilancio generale ». Il passivo Aem I non era previsto. L'azienda lo giustifica con la politica di taI riffe preferenziali a favore del I Comune: « Ma va dello che, qua! loro l'unico mezzo per colisej guire il pareggio dovesse consistere nell'abolizione delle tariffe | preferenziali, si potrebbe anclv:, \ all'estremo, ipotizzare il venir i meno di ogni interesse da parte i del Comune veso l'azienda, non ; più in grado, ria pure per (tali . oggettivi, di assolvere alla firni zionc di una politica tariffaria I preferenziale verso il Comune ». j Considerando la situazione finanziaria municipale, la Giunla odierna « ha espresso un giudiI zio di inopportunità circa la deliberazione ora in ratifica ». Il problema dell'incenerimento, o comunque dello smaltimento dei rifiuti, va affrontato e risolto con carattere prioritario. Qualora però non venisse provata « lo capacità di sostenere gli oneri per la costruzione di un impianto destinato a bruciare i rifiuti e a trasformare il calore in energia già elettrica, sì dovrà riconsiderare la soluzione prescelta, pei ìnidrizzarsi verso soluzioni che pur perseguendo lo scopo dello smaltimento, non sviluppino ulteriori processi di trasformazione ». I costi del bruciatore, inoltre si ritiene supererebbero di molto i preventivati 25,8 miliardi. L'amministrazione considera doveroso approfondire la soluzione già deliberata, perciò ha incaricato gli assessori Borgcgno, Cardetti e Foppa di esaminare il problema per poi riferirne alla Giunta e al Consiglio. Tutto ciò prelude a una possibile proposta di cessione dell'Aem all'Enel? Può darsi. Comunque, al momento di votare il documento in questione Bastianini (pli) ha chiesto fosse accantonato fino a lunedì prossimo, per poterlo esaminare. La discussione è stata rinviata. Su richiesta dello stesso Bastianini, rinviata anche la variante 26 con le nuove norme per le costruzioni in collina.

Persone citate: Bastianini, Borgogno, Cardetti, Foppa

Luoghi citati: Milano