Un incontro tra Regione e governo sui problemi urgenti del Piemonte

Un incontro tra Regione e governo sui problemi urgenti del Piemonte Un incontro tra Regione e governo sui problemi urgenti del Piemonte Chiesto al presidente del Consiglio dei ministri - Polemica del pri con Viglione sul "pacchetto" - Si recuperano dal bilancio cinque miliardi per spese urgenti Nell'ultima seduta del consiglio regionale era stato deciso di chiedere al governo un incontro per discutere i problemi urgenti del Piemonte. Ieri nella riunione dei capigruppo è stata costituita la delegazione: la compongono i presidenti della giunta e dell'assemblea, e i capi di ciascun gruppo. Il presidente Viglione ha avuto l'incarico di prendere i contatti con la Presidenza del Consiglio dei ministri per stabilire la data dell'incontro. Il tema di discussione di questi giorni è, ovviamente, il «pacchetto» anticrisi e a questo proposito il gruppo repubblicano in Consiglio regionale ha preso una posizione polemica contro le dichiarazioni rilasciateci dal presidente Viglione. Il capo gruppo del pri, Robaldo, sostenendo la tesi del ministro La Malfa che «il governo e il Parlamento debbono mantenere un potere di indirizzo della spesa pubblica», sulla quale «si è detto d'accordo anche l'onorevole Raucci del pei in commissione bilancio», dice: «Se ciascuna Regione fosse libera di determinare la propria spesa al di fuori di indirizzi programmatici dettati dal Parlamento, si accentuerebbero maggiormente gli squilibri che già esistono fra le Regioni». Il pri insiste poi sul fatto che «nonostante il formale impegno di Viglione e Libertini, il governo non ha ricevuto a tuti'oggì il programma di progetti esecutivi del Piemonte, Il presidente Viglione — conclude — respinge l'accusa di non essere in grado di presentare un piano dì appalti. Fino ad oggi, sfortunatamente per il Piemonte, questo piano non è stato presentato». * * La ricerca di «risparmi» nel bilancio regionale 1975 sta dando qualche frutto. La giunta e la I Commissione permanente hanno in corso un esame analitico di ciascun capitolo di spesa, si pensa di recuperare, secondo l'assessore Simonelli. dai 5 ai 7 miliardi. Il bilancio preventivo era di 347, ma in realtà la somma disponibile era di soli 147 miliardi, gli altri duecento essendo destinati alla gestione degli ospedali. Compaiono nel bilancio solo come registrazione di un passaggio di somme trasmesse dallo Stato con una precisa destinazione: in realtà anche questa partita rappresenta un problema per la Regione, perché lo Stato è sempre in ritardo ed essa deve anticipare agli ospedali da 14 a 20 miliardi il mese prelevandoli dai propri fondi. Cinque o sette miliardi da spen dere subito non sono molti. «Ma è — _ tutto quanto possiamo trovare dice l'assessore Simonelli sfruttando in modo particolare le somme previste per mutui che non sono stati fatti». E come saranno impiegati? Risponde il presidente della I Commissione, Rossi: «Per ora non possiamo pronunciarci, l'esame i appena a un terzo dei capitoli del bilancio, non conosciamo tutte le necessità. Terremo conto di queste, faremo una scala di priorità». Per l'impiego delle somme recuperate bisognerà fare una variazione di bilancio; va chiarito, perù, che si tratterà di interventi «una tantum», cioè non più ripetibili. Qualcosa andrà all'assistenza | scolastica per la quale sono stan- ziati 4 miliardi e ci sono richiesteper 12; qualcos'altro per gli asilinido. Su questo argomento .Simonelli ha annunciato che nei giorni scor- si ha firmato a Roma con il Con- sorzio di credito per le opere pub-bliche il contralto per un mutuodi 3 miliardi e 600 milioni da de- stinare alla costruzione di asili ni-do. Ne saranno firmati tra non molto altri due mentre si spera che le richieste modifiche al «pac , li regionali». chetto» ministeriale consentano diutilizzare il riparto dei cento mi-liardi destinati ai «progetti specia-

Luoghi citati: Piemonte, Roma