Mennea si ripete in 10 33

Mennea si ripete in 10 33 Eguagliato a Palermo l'«europeo» dei 100 metri Mennea si ripete in 10 33 I successi dello sprinter, di Liani (110 ost.), Grippo (800), Ferrari (alto) e della staffetta 4X400 hanno contenuto la prevista sconfìtta degli azzurri - Solo 109 a 102 per la Finlandia - Nei 5 mila Paivarinta batte Zarcone - Mennea resta allo sprint (Dal nostro inviato speciale) Palermo, 10 settembre. Ancora e sempre Mennea. Parlare per prima cosa di lui è II giusto tributo, indiscutibile, che gli spetta. Ieri ha corso in 20"3, cronometraggio manuale, d'accordo. Oggi, comunque, ha ottenuto anche un 10" netto sui cento, primato europeo eguagliato, che ripete il tempo ottenuto da lui il 16 luglio 1972, dunque tre anni la, a Milano, avendo di fronte un avversario e uno stimolo come Borzov. Occorre dunque subito parlare dei programmi di questo Mennea, che oggi ha azzeccato anche una partenza decente. Già ieri Pieretto aveva escluso di tentare l'avventura sui 400 in questa stagione, rimandando il discorso alle riunioni indoor, quando cioè ormai la preparazione invernale, basilare in questa annata olimpica visto che le gare di Montreal saranno in luglio, sarà in buona parte impostata e compiuta. Mennea sembra intenzionato addirittura a rimandare il tutto a dopo l'Olimpiade. Il suo discorso appare abbastanza chiaro: non si sente di rischiare in una gara, i 400, in cui non ha garanzie su quali potranno essere i risultati. Ed esaminando la situazione si possono capire anche le sue ragioni. Finora Mennea ha provato al massimo nel 300, dimostrando sempre una grande spinta nei primi 200 metri (passati in 20"6, 20"7). ma con pericolosi Irrigidimenti negli ultimi cento metri. Che potrebbe dunque succedere allungando ulteriormente la distanza? Óltre tutto all'Olimpiade bisognerà correre i 400 almeno quattro volte, e sempre su livelli di eccellenza. Dunque, ecco il perìcolo, mentre invece nei 200 (ed in seconda istanza nei 100). Pieretto ormai sa perfettamente guai è il suo valore. Che poi nel giro di pista, in teoria, esistano meno avversari qualiiicati è discorso relativo. Anche nella velocità le gare presentano abbastanza aleatorietà e non è detto che i Ouarry. i Williams, i Riddick. I Léonard arrivino a Montreal tutti nella migliore condizione. Abbiamo detto subito di Mennea trascurando il risultato finale di questo Italia-Finlandia (esattamente l'inverso di quello che fu nell'ultima occasione in cui affrontammo i nordici, e cioè 109 a 1021 che la squadra nordica ha finito per vincere, ma in cui gli azzurri hanno ben contenuto la sconfitta. Si temevano venti punti di margine per i nostri avversari e invece sono stati soltanto sette: due In meno del distacco che ci divideva al termine della prima giornata. E per di più, verso la metà di questo secondo giorno di gare, sembrava persino che si potesse vincere. Non disperiamoci, comunque, se il pronostico non è stato sovvertito. I finlandesi non sono stati arrendevoli come si sperava. Lo stesso caldo è stato patito in misura eguale dai nostri atleti come dai loro. Contentiamoci delle nove vittorie complessive, cinque delle quali ottenute in questa seconda vicinata. Oggi dunque è stala una giornata ottima per gli azzurri. Mentre i discoboli sfoderavano la migliore grinta, il primo successo veniva dalla prima gara di corsa con una doppietta: nei 110 ostacoli inlatti Liani e Butteri avevano ragione degli avversari con facilità e l'unica sorpresa può essere il fatto che a prevalere sia tornato proprio Liani. Intanto i discoboli gareggiavano ad altissimo livello, con Silvano Slmeon che, con 60,68, doveva contentarsi del quarto posto. De Vincentiis sfiorava successo e nuovo record italiano con la ventitreesima gara consecutiva oltre i 60 metri. Un record che crediamo non abbia riscontro eguale per nessun altro specialista al mondo. L'ultimo lancio dell'ascolano, poi, era eccellente, sennonché un nullo di pedana lo rendeva inutile, provocando la giusta rabbia di De Vincentiis che, gigante com'è, faceva persino effetto appoggiato alla gabbia con gli occhi lucidi. Nell'alto una distorsione ha impedito a Giordano Ferrari, reduce dal successo nei Giochi del Mediterraneo, di aggiudicarsi la gara con una misura superiore ai 2,15, superata con sicurezza alla prima prova, prima dell'infortunio ai successivi 2,18. Con lo sfortunato Ferrari però s'è avuta la lieta sor- presa di Bruni che, eguagliando il suo limite personale, 2,15, permetteva una preziosa doppietta per gli azzurri. Intanto Grippo otteneva una bella vittoria, seppure a ritmo non eccezionale, negli 800, e Fava scendeva generosamente in gara anche nei 3000 siepi, dopo la faticaccia (in pieno caldo) di ieri, sui 10 mila. Generosamente, perché Fava è atleta che non conosce la gara tattica, che sempre dà il massimo; e se ieri è stato il titolatissimo Viren ad avere ragione di misura su di lui, altrettanto è capitato oggi, dove Kantanen, medaglia di bronzo a Monaco, ha atteso l'ultimo giro per piazzare lo spunto vincente. Ma al di là della sconfitta rimane comunque la generosità dell'atleta, sempre pronto a sacrificarsi quando gli si chiede di farlo. Poi. i 5000, che potevano essere determinanti per II punteggio se I nostri avessero vinto. Ortis è stato coraggioso nel condurre j la gara e altrettanto lo è stato ' Zarcone nell'ultimo chilometro. Ma non è bastato: Paivarinta ha com; piuto un ultimo giro in 56" netti j e la generosità, a questo punto, non è bastata. E non ha contato 1 neppure che I nostri pesisti siano affondati in una gara molto incolore e che la 4 x 400, nella gara conclusiva, abbia trovato soprattutto la volontà per finire con un altro successo per gli azzurri. Giorgio Barberis Risultati RISULTATI DI IERI — M 110 ost. 1. Liani 14"; 2. Buttari 14"2; 3. Alanen 14"5; 4. Bryggare 15"1. Disco: 1. Tuokko m 62,56; 2. De Vincentiis 62,14; 3. Tuomola 60,78; 4. Simeon 60,68. M 100: 1. Mennea 10" (primato europeo eguagliato); 2. Raty 10"5; 3. Caravani 10"6; 4. Perttullat 10"8. Triplo: 1. Kuukasjarvi m 16,31; 2. Von Gerich 15,64; 3. Cucchiara 15,51; 4. Piapan 15,35. M. 1500 femm. (extra punteggio) 1. Virkberg 4'14"9; 2. Gargano 4'14"9; 3. Cruciata 4'17"; 4. Pietila 4'21"9. M 800: 1. Grippo 1'49"8; 2. Lolkkanen 1'52"6; 3. Diamante 1'51"8; 4. Tuppala 1'53". Alto: 1. Ferrari m 2,15; 2. Bruni 2,15; j 3. Pesonen 2,12; 4. Peltola 2,09. M 3000 siepi: 1. Kantanen 8'34"2; 2. Fava 8'36"2; 3. Cantoreggi , 8'51"2; 4. Huhtinen 9'08"6. j Peso: 1. Yrjola m 19,40; 2. | Jouppila 18,45; 3. Groppelli 17,79; i 4. Montelatici 16,98. M 5000: 1. i Paivarinta 13'51"; 2. Zarcone 13' e 53"2; 3. Orimus 13'55"4; 4. Ortis 13'56"4. Staffetta 4x400: 1. Italia (Abeti, Ballati, Magnani, Di Guida) 3'07"8; 2. Finlandia 3'08"5. Punteggio finale: Finlandia b. Italia 109-102. :gj|y?.. j ' ; j 1 j , j | i i Pietro Mennea, un'altra prova maiuscola a Palermo contro i finnici dove ha vinto i 100 eguagliando il primato europeo che l'atleta azzurro detiene con il sovietico Borzov in 10" netti