Ranieri chiede troppi quattrini sciolta la compagnia di Viviani
Ranieri chiede troppi quattrini sciolta la compagnia di Viviani «Napoli: chi resta chi parte», lo spettacolo di Spoleto Ranieri chiede troppi quattrini sciolta la compagnia di Viviani del debutto in palcoscenico perchè Massimo Ranieri, che era il protagonista, ha fatto marcia indietro. Dopo aver accettato in un primo tempo 15 mila lire a sera e la divisione alla fine della stagione degli utili, il cantante-attore na- Ruma, 10 settembre. La compagnia «Sociale» che doveva portare in giro per l'i talia «Napoli: chi resta e chi ^ lQ spettacolo rivelazio. n€ aeil'ultìmo Festival di Spo ieto, si è sciolta ancora prima polctano ha avanzato una ri- chiesta sproporzionata per la gente di teatro: oltre quattrocentomila lire al giorno. «Con questo comportamento — ha detto il regista Patroni-Griffi — Massimo Ranieri mi ha deluso due volte. Non è ammissibile che un essere umano dotato di un talento teatrale, non senta il desiderio di tornare sul palcoscenico per riproporre al grosso pubblico un successo che fi- o e o r o - e i . a nora era rimasto circoscritto alla platea di Spoleto. Non è un attore chi si comporta in questo modo, ma un uomo di paglia. E poi mi dispiace che con questo atteggiamento Massimo abbia dato ragione a quanti lo considerano soprattutto un canzonettaro». Il regista Giuseppe Patroni■Griffi aveva messo in scena con il titolo «Napoli: chi re- i sta e chi parte», due atti unici di Raffaele Viviani con una compagnia da lui stesso for- i- mata per il Festival di Spole- a i è e o o - a a o e . n a o i , n a e e to. Accanto a Massimo Ranieri, che nel corso dello spettacolo doveva impersonare sei personaggi, c'erano Mariano Rigillo. Antonio Casagrande, Angela Pagano, Angela Luce e altri quindici attori. Venti J giorni fa. dopo aver constataio che. malgrado l'eco suscita- j ta dalle rappresentazioni di Spoleto e i clamorosi consensi della critica, nessun teatro stabile italiano si era fatto avanti per assorbire questo spettacolo di Viviani. la ?tes- ■ so regista Patroni-Griffi e gli attori, tra cui Ranieri, avevano deciso di formare una \ compagnia «sociale» impegnandosi a recitare per quindicimila lire a sera e a divideI re a fine stagione gli utili sulla base di una caratura stabilita dalle quotazioni di mercato. Naturalmente a Ranieri j sarebbe toccata la fetta più grossa. Formata sulla parola la | ! «sociale» e diffusasi la noti- ! | eia, immediatamente molti': 1 teatri italiani hanno richiesto lo spettacolo. Il debutto era , | stato fissato per il 10 ottobre \ ' al Politeama di Napoli, da do- \ ve lo spettacolo avrebbe do- vuto poi trasferirsi a Firenze i e a Bari per essere a Roma 1(teatro Quirino) il 25 novembre per consentire a Ranieri di partecipare contemporaneamente alla registrazione a I di uno show televisivo con e i Loretta Goggi. Anche il «Pic¬ colo» di Milano si era nei giorni scorsi offerto di ospita a 1 re il lavoro «lirico», mentre i J teatri siciliani, pur di avere lo - j spettacolo, offrivano tre mia ! lioni garantiti a sera, ■ Venerdì scorso Massimo Ranieri ha fatto sapere che avrebbe accettato di firmare il contratto per un compenso giornaliero di 400 mila lire oltre alla percentuale del venti per cento sugli incassi superiori ai tre milioni a replica. «Quando gli prospettai la "sociale" — ricorda PatroniGriffi — Ranieri mi era parso convinto, ma evidentemente i ha avuto pressioni. A Casa- grande che gli ha parlato perultimo avrebbe detto: "Ho molti problemi finanziari e di tasse per cui non posso per- mettermi di lavorare quattro o cinque mesi senza guada- gnare, quando con una sera- ta incasso milioni". Con questo atteggiamento Ranieri non ha evidentemente pensato che a 24 anni, recitare in teatro in uno spettacolo di successo è una capitalizzazione non indifferente. Forse dopo una stagione teatrale riuscita non gli avrebbero più offerto film come La cugina. Per avere Massimo nella « sociale » era- vamo disposti a dargli anche il cinquanta per cento della caratura! ». Patroni Griffi ha annuncia to che almeno per la stagio ne '75-'76 « Napoli: chi resta e chi parte» non sarà ripreso. Ernesto Baldo
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