Una finale a sorpresa tra Karpov e Portiseli di Luciano Curino

Una finale a sorpresa tra Karpov e Portiseli Torneo internazionale di scacchi a Milano U f Una finale a sorpresa tra Karpov e Portiseli Smentiti i pronostici che prevedevano un duello tra due sovietici J tici. Ecco l'andamento della j competizione, che è incorniti- j ciata il 20 agosto al Centro I «Leonardo da Vinci». | Milano, 9 settembre. La finale del Torneo internazionale di scacchi viene dispulala tra il campione del mondo Karpov e l'ungherese Portiseli. Un accoppiamento imprevisto, poiché alla vigilia gli esperti avevano pronosticato una finale tra due savie- Dodici tra i migliori giocatori di nove Paesi hanno disputato un girone all'italiana per conquistare i quattro posti delle semifinali. Tutto il mondo scacchistico era attento al giovane Karpov, che dopo avere ottenuto il titolo mondiale per rinuncia di Fi1 scher, si misurava ora con alcuni dei più grandi maestri. j Karpov non è stato esaltante, spesso criticato nello stile. Tre vittorie in 11 partite, una sconfitta e 7 pareggi. Ha perso contro il giovane svedese Andersson e questo è stato il risultato più sorprendente del girone. La prima sconfitta di Karpov da quando è campione del mondo. Ma il sovietico è stato anche costretto al pareggio da Sergio Mariottì, il solo grande maestro italiano, che a differenza degli altri I concorrenti, tutti professioni! sti, non è giocatore a «tempo pieno», ma lavora in banca, è quindi semiprofessionista. Anatoli Karpov ha terminato il girone con 6 punti e mezI zo, dopo l'ungherese Portiseli. " punti. Lajos Portiseli, 38 an| ni, è sempre tranquillo, appartato, pare malinconico. E' stato sei volte campione magiaro e durante un torneo mangia quotidianamente due chili di limoni. Come Karpov ha perso una sola partita fanche luì contro Andersson), ma ne ha vinta una in più. Terzo e quarto classificato, a pari punti, con Karpov. sono stati il sovietico Petrosian e lo jugoslavo Ljuboevic. Tigran Petrosian. che fu campione del mondo 1963-69, è giocatore scarsamente aggressivo, ma è difficile da battere, perché possiede scaltrissima arte difensiva. Infatti, è il solo giocatore che non ha perso nessuna delle 11 partite del girone: 2 vittorie e 9 pareggi. Mariottì, oltre che la patta i con Karpov, può vantare an- jche quella con Petrosian, ma \dopo questa partita non ero affatto soddisfatto: «E' stato [come picchiare contro uh | bunker». j Ljubomir Ljubojevic, gran-1 de speranza jugoslava, è uno ! J dei più giovani (lui. Karpov, ì j Andersson e l'americano j Browne hanno 24-26 anni) e I con il sovietico Tal fimo dei \ | favoriti, ma è partito male. ! | I i con due sconfitte perché ammalato) è stato beniamino del pubblico. Contro il tedesco Unzicker ha disputato la partita più lunga: 128 mosse durante quattordici ore. I quattro primi classificati del girone hanno disputato i quattro incontri delle semifinali così accoppiati: PortischLjubojevic e Karpov-Petrosian. Le partite tra i due sovietici sono state quattro patte. Malumore e anche prote- ste del pubblico che, per lo I più, vi ha visto scarso impe- ■ gno ed ha pensato a un accor- 'do tra i due. Molta combatti-1vita, invece, tra l'ungherese e lo jugoslavo. Portisch ha pre- valso sul più giovane avversa rio e si è qualificato per la finale. Dei due sovietici, che hanno terminato le semifinali alla pari, è Karpov che dispu- ! iti la finale, in base ai risulta- j ti del girone di qualificazione. : Ora, Karpov e Portisch di- ; j sputeranno sei partile per il \ primo e il secondo posto (quasi 8 milioni al vincitore, [ la metà all'altro) e Petrosian | Ljubojevic altrettante per il j terzo e il quarto posto. Ha 1 possibilità l'ungherese di pre ! valere sul campione del mon ì do? Poche. E' più giocatore \ che si augurano la sua vitto ! ria, perché finora uno dei più | da tornei che da «finalissiI me». Comunque, sono molti tenaci e impegnati. Sull'altra scacchiera, il giovane Ljubojevic si accanirà nel tentativo di far saltare, almeno una volta in questo torneo milanese, il bunker Petrosian. Luciano Curino

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