I tremila dell'Innocenti in "Cassa,, si presentano ugualmente al lavoro di Gino Mazzoldi

I tremila dell'Innocenti in "Cassa,, si presentano ugualmente al lavoro I tremila dell'Innocenti in "Cassa,, si presentano ugualmente al lavoro (Dal nostro corrispondenteI Milano, 8 settembre. I metalmeccanici milanesi sono decisi a salvaguardare i livelli di occupazione nelle varie fabbriche e non intendono autorizzare il ricorso alla Cassa integrazione, anche se la situazione è pesante in tutti i settori e potrebbe aggravarsi in previsione delle imminenti lotte per il rinnovo del contratto collettivo di lavoro. I tre complessi che sono finora entrati «nell'occhio del ciclone» sono quelli dell'Innocenti-Leyland (la casa automobilistica a capitale inglese con stabilimento a Lambrate), gli stabilimenti del Portello e di Arese dell'Alfa Romeo e lo stabilimento Pirelli della Bicocca: due aziende del settore automobilistico e una ad esso direttamente collegata che hanno risentito più di altre della pesante congiun- I | j j tura. Stamane, i 3000 dipendenti I deH'«Innocenti-Leyland», po- sti m Cassa d'integrazione a ; zero ore' si sono regolarmen-1 te presentati al lavoro, acco- : gliendo l'invito delle organiz- i zazioni sindacali, che avevano | già sperimentato questo sistema di lotta, la scorsa settimana, all'Alfa Romeo. La situazione delle due case automobilistiche, comunque, non è eguale: nei piani dell'Innocenti-Leyland figurerebbe la chiusura degli stabilimenti in Ita- lia, dopo la nazionalizzazione della casa madre inglese, | mentre all'Alfa esiste solo un | problema di «stoccaggio» che è andato oltre le previsioni. Il punto che ha portato alla rottura è stata la richiesta da parte della direzione dell'Innocenti-Leyland che venissero adeguati i tempi di lavorazione e che nella discussione del prossimo contratto di lavoro ! 1 venisse considerata la particolare situazione dell'azienda. I sindacati, ritenendo che tali richieste prescindessero dagli accordi raggiunti a Roma nel I luglio scorso, hanno rotto la | trattativa invitando nel conj tempo i 3000 dipendenti posti j in Cassa d'integrazione a pre I sentarsi egualmente al lavoro. Così stamane alle 6,30 assie ; me ai 1500 lavoratori «comare1 dati», sono entrati in fabbrica : anche gli altri 1500 del primo i e del 2" turno e successiva | mente gli altri 1500 del tur- i; no normale. I lavoratori che non hanno trovato il cartellino da timbrare hanno dato il loro nominativo ai delegati di reparto. Negli stabilimenti dell'Alfa Romeo di Arrese e del Portello il lavoro è invece ripreso _<.„_,„__ j | !*Sa2S«JSSSla™llindL°P° | una settimana di agtazioni e manifestazioni. La direzione dell'azienda aveva comunicato ai sindacati di aver deciso di porre in cassa integrazione dal primo all'8 settembre 15 mila dipendenti perché lo stoccaggio delle auto invendute era in aumento: le organiz- ! zfzion,j sindacali hanno rispo- 1 sto che tale considerazione non corrispondeva al vero in quanto l'eccedenza delle autovetture in giacenza era dovuto allo sciopero degli adetti alla motorizzazione civile che venivano pertanto invitate a presentarsi regolaermente al lavoro, come è avvenuto per i hanno impedito nuove imma-; tricolazioni. Le maestranze l'intera settimana scorsa, an- che se l'effettiva ripresa del lavoro è stata possibile sol- tanto oggi. Gino Mazzoldi

Persone citate: Arrese

Luoghi citati: Lambrate, Milano, Roma